Il tempo che abbiamo

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Il mattino dopo, Ian si svegliò per ritrovarsi comodamente avvolto nelle braccia di Mickey, la guancia calorosamente premuta contro il petto del moro. Sorrise tra sé teneramente, pensando che fosse il modo migliore per svegliarsi rispetto a quanto era successo durante le ultime due settimane. In realtà non gli sarebbe dispiaciuto svegliarsi così ogni giorno.


Chiuse gli occhi e si rilassò, non volendo muovere un muscolo, timoroso di svegliare Mickey e di farlo scappare di nuovo. Voleva assaporare questo momento solo per un altro po' prima che accadesse l'inevitabile...ancora. Serrò il pugno contro il suo petto e si concentrò sul battito regolare del suo cuore mentre vacillava sul bordo del letto.


"Sei sveglio, Sleepyface?" chiese Mickey, la voce rauca.


Gli occhi di Ian si socchiusero e non poté sopprimere un sorriso, entusiasta per il fatto che Mickey era stato sveglio per tutto il tempo, perfettamente lieto di avere Ian tra le braccia, le gambe intrecciate, perfino con la sua bava sul petto. Alzò la testa e guardò gli occhi assonnati di Mickey, il sorriso ancora largo. Non poteva farne a meno.


"Giorno"


Mickey lo fissò, un tenue sorriso sulle labbra. "Ehi" disse, la voce profonda. Iniziò pigramente a sfiorare la spalla nuda di Ian con le dita. "Allora, su una scala da uno a dieci, quanto gay è tutto questo?"


Ian finse di pensarci su e assottigliò gli occhi. "Farsi le coccole? Mmh, alquanto gay. Probabilmente un nove"


Mickey ridacchiò e tacque immediatamente quando Ian si sollevò e lo baciò piano. "Almeno lavati i dannati denti prima di attaccarmi" scherzò quando Ian si separò.


Ian leccò giocosamente le sue labbra e rise quando Mickey fece una smorfia, fingendo di essere disgustato. Baciò poi la sua guancia e la punta del naso.


"Cristo" mormorò Mickey schiettamente.


"Non posso trattenermi" bisbigliò Ian disseminava il suo viso con teneri, dolci, spontanei baci. "Mi piace la tua faccia"


Quando Ian finalmente si scostò un po' per guardarlo, Mickey deglutì con fatica prima di dire, "Anche a me piace la tua faccia"


Ian sorrise e si mosse verso la sua bocca per un bacio più profondo. In un movimento rapido, Mickey cambiò le posizioni così che fu Ian a essere sulla schiena.


Mickey intensificò il bacio mentre faceva scorrere le mani sui suoi fianchi, trovando i suoi polsi. Sollevò le braccia di Ian e gli bloccò le mani sul materasso mentre gli si metteva a cavalcioni."Non sei più tanto timido, eh?" scherzò Ian.


Mickey lo fissò mentre gli era a cavallo. Poteva già sentire la propria erezione reagire, pensando che Ian fosse così sexy sotto di sé, col viso tutto arrossato e confuso e assonnato.


Ian inarcò la schiena mentre Mickey lentamente cominciava a strusciarsi contro di lui. Entrambi indossavano boxer di cotone, ma la frizione risultò incredibile.

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora