Svegliami

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Mickey avvertì i delicati, stuzzicanti baci lungo l'interno coscia prima ancora di aprire gli occhi. Sospirò languidamente e si inarcò contro la bocca di Ian. Decisamente questo modo di svegliarsi non era male, cazzo.Socchiuse gli occhi e osservò attraverso le ciglia Ian che trascinava la lingua su per la sua coscia, giungendo pericolosamente vicino al suo sesso, prima di togliersi per dispetto. Gli occhi di Ian furono sui suoi, lampeggianti di desiderio."Al diavolo Folgers. Questa è la parte migliore dello svegliarsi" mormorò Mickey assonnato."E tu che dici che i miei scherzi sono brutti""Vai a farti fottere""Okay" disse Ian, mordicchiando giocosamente la sua coscia.Mickey si prese il labbro fra i denti e lasciò fuori una piccola risata.Ian gli sorrise. "Buongiorno"Mickey lo afferrò da sotto le braccia e lo strattonò per sollevarlo su di sé. Fece uno sbuffo quando Ian gli cadde addosso. "Buongiorno a te" raspò mentre i suoi occhi cercavano il viso di Ian. Il rossino era sempre dannatamente bello come prima cosa da guardare al mattino. Era ridicolo, cazzo. Il suo sesso scattò contro la coscia di Ian in risposta."Ti ho svegliato?" Ian fece le fusa con finta innocenza mentre si allungava e accarezzava il suo membro."Con la tua lingua a qualche centimetro dal mio cazzo? Uhm, sì"Ian sorrise pigramente e fece cadere lo sguardo sulle sue labbra mentre continuava a toccarlo. "Mi dispiace""Uh uh. Certo che ti dispiace" mormorò Mickey, il cuore gli batteva in gola e il suo respiro era instabile mentre Ian proseguiva."Allora, stai bene?""Sì" fece Mickey. "Sto bene""Nessun rimorso per la notte scorsa?""No. Nessun rimorso""Quindi...sei pronto per una seconda volta, o ti fa ancora male?""Dritto al cazzo di punto, eh?" disse Mickey, grugnendo divertito. Ian si limitò a sorridere."Penso di potercela fare per il secondo round" borbottò Mickey, nuovamente atterrando con gli occhi sulle labbra di Ian.Ian sorrise di più e si spostò da Mickey, allungandosi oltre il ragazzo per prendere lubrificante e preservativi dal comodino. Mantenne gli occhi su Mickey mentre si risedette e si toccò per indurirsi totalmente e infilarsi il condom.Mickey lo osservò, la semplice visione di Ian che si accarezzava era sufficiente a farlo eccitare da matti.Ian gli regalò un sorriso esitante mentre si versava del lubrificante sulla mano. Si abbassò e lo penetrò con due dita, sapendo che era ancora pronto dalla notte precedente e non serviva troppa preparazione.Mickey emise un gemito e aprì ulteriormente le gambe, cercando di abituarsi. Faceva male ma in modo così bello."Voglio scopare stando faccia a faccia" disse Ian, muovendo le dita dentro e fuori lentamente, preparandolo. "Va bene? Prometto che farò piano"Mickey lo guardò con occhi socchiusi, mai si sarebbe aspettato di essere il passivo in una relazione sessuale, ma lo adorava, cazzo."Sì. Sì, fai quello che vuoi""Non devi ripetermelo due volte""Gallagher, stai zitto e scopami"Ian sorrise di nuovo mentre toglieva le dita e si posizionò contro la sua apertura. Si spinse in lui e lo baciò profondamente, tentando di distogliere la mente di Mickey dal fatto che gli stava entrando dentro.Mickey gemette nella sua bocca e affondò le dita nella sua schiena mentre quel dolore ancora inconsueto e bruciante si impennava.Ian si fermò quando fu totalmente dentro e si separò dal bacio per guardare Mickey negli occhi. Lisciò i capelli di Mickey all'indietro con fare amorevole.Mickey lo guardò a sua volta, ansimando e cercando di rilassarsi contro l'intrusione."Stai bene?" bisbigliò Ian chinandosi e premendo le labbra contro la sua fronte imperlata."Penso di sì" mormorò Mickey. "Cerco solo di abituarmi ad avere un cazzo in culo"Ian mantenne le labbra sulla sua fronte e sorrise contro la sua pelle, iniziando piano a muoversi, continuando a rimanere lento e pacato. Mickey fece passare le braccia sotto le sue ascelle e lo strinse in una morsa, il suo intero corpo formicolava e si serrava e si irrigidiva mentre Ian lo riempiva interamente a ogni spinta.Ian nascose il viso nella piega del suo collo, facendo l'amore con lui, provando ad assaporarne ogni secondo.Mickey era già vicino. Poteva sentire Ian che colpiva quel punto dentro di lui, e la frizione tra i loro corpi pressati era abbastanza per stimolare il suo sesso. Non si era mai sentito così prima d'ora, non aveva mai pensato che il sesso potesse essere così."Così bello" mormorò Ian contro il suo collo continuando a spingere. Lasciò baci umidi sulla sua pelle sudata e leccò lungo il suo collo arrivando alla sua bocca. Le labbra si incontrarono in un bacio feroce, le emozioni li vincevano, e Ian aumentò leggermente il ritmo, rimanendo attento a non ferirlo.Mickey gemette e gli si aggrappò disperatamente mentre si baciavano avidamente, meglio che potevano attraverso gli ansiti e i rantoli. Mickey venne per primo questa volta, l'orgasmo lo inondò, il suo corpo si immobilizzò e poi fremette, un grido capitolò dalla sua bocca e morse la spalla di Ian con forza senza volerlo.Ian continuò a spingere mentre si allontanava per osservare Mickey che viveva il suo orgasmo. Fu abbastanza per condurlo all'apice, perse il controllo e crollò con un grido di soddisfazione.Ian smaltì l'orgasmo e si accasciò tutto sudato accanto a Mickey, un largo e appagato sorriso sul volto imperlato. "E' stato meraviglioso, cazzo"Mickey si sforzò di recuperare fiato mentre guardava inespressivo il soffitto, i suoi sentimenti correvano selvaggi.Ian si sollevò su un gomito e lo guardò. "Dimmi ancora perché non l'abbiamo fatto tutto il tempo?" cercò il volto di Mickey e il suo sorriso si dissolse quando capì che Mickey non era dell'umore per scherzare. "Mickey, che c'è che non va?" chiese, improvvisamente preoccupato che Mickey volesse rimangiarsi tutto.Mickey voltò il capo e incatenò gli occhi ai suoi. Sembrava che volesse dire qualcosa di veramente importante ma, invece, lasciò semplicemente un sospiro rassegnato e si passò la mano sul viso sudato. "Niente. Cerco solo di riprendere fiato, tutto qui"Ian non sapeva se credergli, ma decise di non insistere per una risposta. Si abbassò e baciò delicatamente Mickey prima di scostarsi. "Dopo tutto ciò ho bisogno di una doccia" si alzò e esitò mentre si dirigeva verso il bagno, scrutando da sopra la spalla con fare seducente. "Vuoi unirti a me?""Nah, bello. Va' avanti" disse Mickey mettendosi a sedere e cercando le sigarette.Una volta udita la doccia che veniva azionata, si rilassò contro la testiera del letto ed emise un sospiro tremolante.Per tutto il tempo, aveva temuto che sarebbe stato Ian a prenderla sul serio, rendendo le cose più difficili di quanto non dovessero essere. Non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato lui, alla fine, ad aver paura dell'addio. Dopo che entrambi si furono lavati e vestiti, Ian raggiunse Mickey al tavolo, allungandosi e rubandogli un morso di Pop-Tart."Ti dispiace, cazzo?" lo rimproverò scherzosamente, riprendendosi il suo prezioso pasticcino e schiaffeggiandogli la mano. "Non si tocca il fottuto Pop Tarts di un uomo. Che cazzo hai che non va?"Ian alzò le mani in segno di resa con una risata buffa. Il suo volto tornò serio mentre si sedeva e guardava il denaro sparso di fronte a loro. "Allora, quanto abbiamo?""Qualcosa meno di ottomila dollari" disse Mickey con un sospiro sfregandosi dietro il collo."Okay, quindi ci servono altri duecento dollari. Grandioso. Come cazzo li recuperiamo? Abbiamo esaurito le idee"Mickey si reclinò all'indietro sulla sedia e si passò la mano fra i capelli umidi. "Non lo so, amico. Forse potremmo vendere il nostro sperma o una cosa simile""Nah, non guadagni molto con quello" disse Ian pensoso riprendendo il Pop-Tart di Mickey e dando un altro morso, Mickey non disse nulla. "Dovremmo masturbarci tipo duecento volte per fare abbastanza soldi"Al sopracciglio sollevato di Mickey, Ian spiegò, "Io e Lip abbiamo donato sperma più volte di quante ne possa contare per contribuire a risparmiare. Dovevamo trovare i soldi per l'elettricità in qualche modo""Fanculo allora, non mi viene in mente niente" disse Mickey, chinandosi indietro e sbattendo il mucchio di contanti sul tavolo con irritazione. "Forse potremmo tornare tra un paio di giorni e potrei vendere della coca, o una roba del genere. Non diamo nell'occhio per qualche giorno così mio padre non mi trova prima che abbia tutto il denaro""Non se ne parla, cazzo" disse Ian, scuotendo decisamente il capo. "Non voglio che lo fai""Stai scherzando, vero?" chiese Mickey incredulo. "Sai che vendo la roba normalmente, giusto? Perché ne fai sempre un gran problema? Non è niente di che""Sì, magari non lo è per te, ma non significa che devi continuare a farlo""Cristo" disse Mickey, passandosi una mano sul viso. "Sta diventando un altro momento da Dr.Phil del cazzo?"Ian si accigliò. "Scusa se mi importa, Mickey. Scusa se non voglio stare seduto a osservarti mentre fai cose stupide e ti rovini la vita""Stai seriamente tornando a quello, cazzo?" chiese Mickey irritato. "Qual è il fottuto problema? Non è che faremo parte l'uno della vita dell'altro dopo tutto questo, in ogni caso. Che cazzo ti frega di quello che faccio della mia dannata vita?" Le parole uscirono fuori dalla sua bocca prima che potesse fermarle. L'espressione sul volto di Ian gli fece istantaneamente venire voglia di tirare un pugno al cazzo di muro."Hai ragione" disse Ian piattamente dopo una lunga pausa, la mascella contratta. "Hai ragione. Una volta tornati a casa, puoi fare il cazzo che vuoi, Mickey. Vendere droga, andare in prigione, rapire altre persone mentre te ne fotti. Perché cazzo dovrebbe interessarmi, giusto? Non sono niente per te, solo un fottuto ragazzino che stai scopando da qualche giorno"Mickey osservò Ian che bruscamente si alzava e faceva per andarsene. Si allungò disperatamente, afferrando la sua mano e fermandolo. Sospirò e portò la mano di Ian alle labbra, baciando piano il dorso. Sapeva quanto fosse gay fare una cosa simile, ma non si trattenne. Sospirò e pressò la fronte contro la mano di Ian."Non intendevo questo, cazzo" mormorò, le parole a malapena udibili.Ian lo guardò, sorpreso dalla tenerezza che l'altro gli stava mostrando. "Solo perché non staremo insieme, Mickey, non significa che non mi importerà comunque. Lo odio. Odio il pensiero che non saprò cosa ti succederà, cosa il tuo padre del cazzo ti farà fare"Mickey non disse nulla, continuò a stringere la mano di Ian sulla propria fronte, gli occhi serrati, il respiro instabile.Ian si rimise seduto e si chinò verso di lui. Prese il suo viso fra le mani e appoggiò la fronte contro la sua. "Dicevo sul serio l'altra notte..." mormorò. "Ti amo. Anche se non ti vedrò più dopo tutto questo, mi preoccuperò sempre per te, Mickey"Mickey rimase in silenzio a lungo prima di aprire finalmente gli occhi e si sposta per guardare in quelli di Ian. "Perché io?" chiese, sentendosi più spontaneo, vulnerabile e aperto di quanto non fosse mai stato in nessun altro momento della sua vita.Ian Gallagher aveva l'abilità di fargli desiderare di provare, di aprirsi e di esprimersi e, ora che c'era quella persona nella sua vita, questa persona che lo amava e lo accettava per quello che era, lui avrebbe dovuto lasciarlo andare."Sono un pezzo di merda, Ian. Che cazzo c'è di così speciale in me, eh? Perché anche solo preoccuparsene?""Perché, per qualche ragione che non riesco a spiegare, sei una calamita per me" disse Ian, passando i pollici sulle sue guance. "E perché, anche se ti comporti come se fossi molto duro, sei solo un fottuto cuore tenero dentro" sorrise leggermente al cipiglio offeso di Mickey. "E perché sei dannatamente sexy, Mickey...così sexy. E anche se ti piace fingere di odiare i miei scherzi, ti becco che sorridi sempre, anche se pensi che io non lo veda. E-"Mickey si allungò e lo baciò."Mickey" sussurrò Ian quando si separarono."Non voglio parlare adesso, cazzo" disse Mickey, alzandosi e prendendolo per mano. Ian l'accettò e rise quando il moro lo tirò su all'improvviso, facendolo inciampare appena. Poi si ritrovò spinto verso il letto mentre Mickey avanzava su di lui."Sono pronto per il terzo round"

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora