Scontro

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Mickey aprì gli occhi all'udire la voce della sorella, ma non osò togliersi la coperta dalla testa, non volendo che lei vedesse la sua faccia rovinata. Non era dell'umore per le sue domande; domande a cui non avrebbe potuto rispondere perché lei non poteva sapere nulla di tutto ciò.

"Che cazzo ti prende?" chiese Mandy dall'ingresso. "Sei rimasto a letto negli ultimi due giorni. Sei drogato?"

Mickey chiuse lentamente gli occhi con un sospiro lieve. "Non hai scuola o una roba simile? Lasciami da solo, cazzo. Uno non può dormire un po' qui dentro?"

"Tutto ciò che stai facendo è dormire" rimbeccò Mandy.

"Lasciami solo, Cristo!" scattò Mickey, non avendo intenzione di essere rude, ma sapeva che era l'unica modo per farla andare, "e chiudi la cazzo ti porta"

"Va bene. Come ti pare, stronzo" poi addolcì il tono e disse, "Ho preparato le uova e le ho lasciate in cucina se ti viene fame"

Mickey non rispose, si limitò a stringersi addosso la coperta ulteriormente, desiderando chiudere fuori il resto del mondo.

Ian pressò la fronte contro il freddo metallo del suo armadietto e grugnì prima di sbatterci la testa qualche volta, provocando le occhiate di alcuni studenti che passavano. Li ricambiò fulminandoli, non dell'umore adatto.

Dopo essersi nascosto in casa per due giorni, finalmente si era deciso -con il lieve aiuto delle lamentele e delle petulanze di Fiona- che era il momento di tornare a scuola, e quel mattino si era costretto ad alzarsi e vestirsi. Era tempo di ricostruire nella sua vita una parvenza di normalità.

Dopo essere stato assente per tre settimane, era chiaro che i suoi voti erano per la maggior parte fottutamente carenti. Era rimasto indietro in tutti i corsi, e sapeva di dover trovare una via d'uscita per uscire da quel fottuto pasticcio.

Nei primi due mesi del semestre i suoi voti erano estremamente migliorati, grazie all'assistenza e alla guida di Lip. Ora, erano crollati. Sapeva di doversi fare il culo almeno per sforzarsi di rimanere a galla, anche se ancora sperava di farcela per West Point.

Inspirò profondamente e si spinse via dall'armadietto, passandosi una mano sulla faccia e guardandosi attorno nel corridioio affollato. Si bloccò quando i suoi occhi colsero Mandy Milkovich che camminava dritta verso di lui. Una volta che fu a pochi passi da lui, lei reagì a scoppio ritardato, rendendosi conto senza dubbio che lui la stava fissando con sguardo inebetito. "Posso aiutarti?"

Mandy era decisamente imparentata con Mickey, questo era sicuro. Dai capelli corvini, agli occhi blu di ghiaccio, all'atteggiamento tagliente e irriverente; Mandy era essenzialmente Mickey con una vagina.

Ian sapeva di calpestare un suolo pericoloso anche solo parlandole, ma lo fece comunque. "Sei Mandy, giusto? Mandy Milkovich?"

"Sì, tu chi cazzo sei?"

"Uhm, io sono Ian...Gallagher"

"Okay" disse Mandu lentamente.

Ian tirò ancora più in su lo zaino sulla sua spalla mentre strascicava nervosamente il piede. "Sei la sorella di Mickey, vero?"

"Non per scelta" replicò Mandy, apparentemente ammorbidendosi un po', anche se mantenne uno sguardo annoiato. "Perché?"

"Niente in realtà"

Mandy annuì bruscamente e fece per passargli oltre. "Bella chiacchierata, Ian Gallagher"

Prima di poter pensare completamente a cosa stava per dire, lui si voltò. "Uh, ehi, Mandy?"

Ransom. || GallavichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora