capitolo 1

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Prima di tutto ci tengo a dire che questa è la mia prima volta che scrivo su watpad quindi vi prego siate gentili,ci metterò tutto il mio impegno per non fare errori grammaticali,detto ciò vi lascio alla storia.

Cady's pov:

Ciao...sono Cady,o meglio "la sfigata" come tutti mi chiamano.Devo fare il quarto anno di liceo e non sono così entusiasta all'idea.Essendo che lo stato a scelto di toglierci la casa siamo stati costretti a trasferirci in un'altra città ovvero new york.Ho dovuto cambiare anche scuola,ma l'idea non mi preoccupa granchè,essendo che non ci saranno tante differenze.Nella mia vecchia città non avevo amici,diciamo proprio che nessuno dimostrava affetto nei miei confronti,ne a scuola ne a casa,quindi sinceramente non sono poi così terrorizzata.
Il motivo percui lo stato ha scelto di toglierci la casa è semplice.
Le urla,i pianti,i rumori,i vetri che si rompevano,le porte che si sbattevano...starei ore a precisare tutti i motivi ma preferirei non farlo.È facile intuire che la mia situazione famigliare non è facile,mia mamma non la vedo quasi mai perchè è sempre occupata.Ovviamente non c'è l'ho con lei ma molte volte sento molto il bisogno di
parlare e sfogarmi con qualcuno.E mi viene da pensare a lei,ma come faccio?non trova mai un minuto per me.Sta sempre fuori casa a fare i suoi "lavori".Ma non ho mai avuto il coraggio di andare da lei e chiederle perché non trovasse neanche un minuto del suo tempo per me,ha già troppi problemi nella sua vita,e uno dei suoi problemi è anche la mia nascita.Eh si,che ci crediate o no ma la mia nascita non era voluta,la mia nascita come dice papà è stata un'errore,non ero prevista,non ero voluta.Mia mamma faceva la prostituta ed è rimasta incinta di un suo cliente ovvero il mio vero padre,che non ho mai conosciuto né visto in tutta la mia vita,almeno lui è stato risparmiato a non vedere una come me,"una sfigata".Ormai non so nemmeno più qual'è il mio nome,il mio nome è "la sfigata", "la strana", "l'errore".Le persone mi ripetono sempre queste parole,ed hanno ragione,se solo non fossi nata non ci sarebbero tutti questi problemi,pure il mio vero padre non l'ho mai conosciuto.Non ho amici ne persone che mi stanno affianco,la vita non ha senso,alcune volte mi metto a guardare fisso il vuoto e pensare
perchè sono nata?perchè continuare a vivere se provo solo dolore.Non servo a niente,sono un peso...sono inutile....dovrei mettere fine alle mie sofferenze?...

Si....mi faccio molto spesso pensieri suicidi...ma veramente?perche continuare a vivere se provo solo dolore,dolore...come i tagli che ho sulle braccia...si...mi taglio...e questa cosa va avanti ormai da un pezzo,ogni volta mi prometto di smettere ma non ci riesco.Vorrei tanto sfogarmi con qualcuno ma non ho nessuno,nè amici nè nulla....solo me stessa.Lunico posto in cui mi rifugio e trovo serenità sono le mie cuffie,i libri e internet,quando ascolto la musica non penso più alla vita di tutti i giorni,alcune volte rimango sveglia fino alle 5 ad ascoltare la musica.Mi piace anche leggere,mi rifugio nei libri.Ma più di tutto mi piace internet,i social e tutto quello che riguarda il telefono,nei social posso mostrare una parte di me che mi piace e non "la sfigata".
Ma andiamo avanti con la mia vita...
Vi starete chiedendo "ma tuo padre?" Come ho detto prima il mio vero padre non l'ho mai conosciuto e in tutta la mia vita non mi sono mai interessato a lui,il "padre" ovvero il marito di mia madre ,che mi ha cresciuto e  con cui vivo è un mostro...
Spesso si mette a picchiarmi,diciamo che quando non ha nulla da fare entra nella mia stanza e...si mette a "giocare" con me.Quando è arrabbiato per qualsiasi cosa si sfoga su di me,quando non sa dove lanciare la birra la lancia su di me.Non ho mai raccontato nulla a mia madre,ha abbastanza troppi problemi e non voglio che si preoccupi per una nullità come me,non può lasciare il lavoro solo per me.Se non fosse per mia madre non avremmo manco un pezzo di pane,è lunica che ci fa campare.Quel mostro non lavora e passa tutto il tempo sopra il divano a ubriacarsi.
Ah vero,mi sono dimenticata di raccontarvi della mia infanzia,scusate.Come vi ho già detto prima la mia nascita non era voluta,fin da il giorno che ho aperto occhio, mio padre(marito di mia madre) mi ha sempre odiato,ha sempre abusato di me dal giorno 0,alcune volte anche della mamma,non riusciva ad accettare il lavoro che faceva,la chiamava "puttana".Litigavano tutte le sere e io ero a guardare ,ed ero piccola..non riuscivo a capire...ero troppo confusa.A scuola quando mi chiedevano che lavoro facessero i miei facevo scena muta,ho sempre fatto scena muta per qualsiasi cosa.Sono asociale e non mi piace immischiarmi tra la gente,le persone mi vedono come se fossi un virus,sopratutto in questi anni,inoltre soffro di attacchi di panico,ansia sociale,depressione e ho anche la sindrome di asperger.Ma ciò che mi fa rimanere a bocca aperte è il fatto che in questa generazione le altre ragazze della mia età stanno tutto il weekand a fare serate nelle grandi discoteche,si fanno belle,hanno amiche,hanno il fidanzato.E io?io sono tutto l'opposto.Non ho avuto l'amore di un padre una madre assente e dovrei pensare di ricevere amore da un ragazzo?non ci penso proprio.Probabilmente è lultimo dei miei pensieri.Anche se mi piacerebbe ma la mia timidezza è la mia personalità asociale dicono NO.


Allora?come vi sembra il primo capitolo,si l'ho fatto corto,ma era solo per farvi conoscere la vita e l'infanzia della protagonista.💞

Ciauuu

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