capitolo 35

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Anni prima...

Il piccolo Kyle quella sera non riusciva a smettere di pensare a quel ragazzo e al suo gesto,chiedendosi il motivo per cui anche lui voleva incominciare ad alzare le mani alle persone.Lui non era così...anzi vedeva la violenza come una cosa priva di senso come gli aveva insegnato sua mamma.Kate era una donna di puro cuore,sempre pronta ad aiutare il prossimo,ma sopratutto metteva i figli prima di qualsiasi altra cosa.E Kyle per lei era stata la cosa più bella mai capitata,ma purtroppo suo marito non era come lei.Si...È vero che era ben istruito,bello ecc...Ma il suo carattere era parecchio discutibile.Lui non pensava ad aiutare il prossimo,all'amicizia e all'amore,anzi.L'unica cosa che gli importava erano i soldi,e che suo figlio diventasse esattamente come lui.Micheal infatti,fin da quando era bambino aveva sempre avuto un carattere forte.Non conosceva nessu'altro amore tranne i soldi,suo figlio e il lavoro,e forse anche Kate,ma quest'ultimo era troppo orgoglioso per ammetterlo.Era una persona che dava sempre la colpa ai altri e non vedeva mai niente di sbagliato in quello che faceva.

"Oh andiamo luke,facciamolo entrare nel gruppo!"
Si lamentava Mason con il suo braccio destro,mentre il piccolo Kyle era lì presente.
"Amico,ti ripeto che lui è troppo piccolo!"
"Oh dai!ma se è piccolo allora vorrà dire che crescerà con noi!"
Continuava.
"Uff...eh va bene"
Si arrese Luke.
"Evvai!"
Esultò felice il ragazzo.Quest'ultimo avvolse il braccio nella spalla del più piccolo e incominciarono a camminare.
"Ora dobbiamo presentarti ai altri!"
Urlò euforico Mason.Quel ragazzo era piuttosto infantile...
"M-ma.."
"No no tranquillo,loro sembrano dei tipi non raccomandabili ma fidati che sotto sotto son gentili!"
Continuò.A Kyle di conoscere altri ragazzi come loro se non più grandi e delinquenti non gli andava molto a genio,da una parte perché era piuttosto timido ma dall'altra perché sapeva che suo padre non ne sarebbe stato contento.
"Mason io penso che questa storia non andrà a finire bene"
Disse Luke.
"Ti sembra il caso di dirlo davanti a lui?"
Gli rispose quest'ultimo.

Fu allora che Kyle li vide,e ne uscì con un brutto brivido alla schiena.
"Ecco loro sono i nostri amici!"
Urlò Mason indicando con la mano il gruppo che era davanti a loro.Il piccolo gli guardò bene a uno ad uno.Erano in 5 e tutti davano l'aria di essere dei delinquenti e 2 di loro erano di pelle scura.
Era una sorta di baby gang.
"Eh-hm ciao..."
Sussurò il piccolo imbarazzato.
"Quindi è lui quello che volevi aggiungere al gruppo?"
Chiese uno di loro a Mason.
"Sisi è lui!"
Rispose quest'ultimo sorridendo.
Uno di loro si avvicinò al piccolo Kyle e lo guardò bene.
"Quanti anni hai?"
Chiese.
"Ehm...quasi 11..."
Rispose imbarazzato.
"Ehi Kyle hai mai provato a fumare?"
Gli chiese un'altro.
"Beh ecco io...non ho mai provato.Sono troppo piccolo"
"Dovresti incominciare,è una figata!"
Continuò.
"Dai ragazzi,pian piano gli insegneremo volta per volta!"
Si intromise Mason.
Il piccolo era piuttosto confuso e timido.

Kyle in quel momento si trovava i compagnia di Mason e di Luke, seduti sopra una panchina.E Per tutto il tempo era dovuto riuscire a sopportare quel disgustoso odore di fumo che emanavano i suoi 'nuovi amici' .
"Ehi Mason"
Disse Luke chiamando l'amico.
"Hai notato che quei due coglioni è da prima che ci fissano?"
Sembrava infastidito.
"Te lo stavo per chiedere,andiamo a pestarli"
Mason e Luke incominciarono a sorridere e si alzarono dalla panchina buttando le sigarette.
"Ehi Mason dove andate?"
Chiese il piccolo Kyle.
"Oh noi dobbiamo dare una bella lezione a quei due perdenti laggiù"
Rispose Mason sorridendo come sempre.
"Vieni con noi,guarda e impara"
Kyle allora li seguì e dovette assistere quell'orribile scena dove i suoi nuovi amichetti pestavano di botte due ragazzi della loro età.
Non aveva mai visto tanta violenza,ad un certo punto si era pure spaventato e non sapeva che cosa fare.

Ad un certo punto però si fece sera ed era ora di tornare a casa.In quel momento c'erano solo Kyle e Mason,in un parco totalmente deserto e silenzioso.Mason era seduto su uno scivolo mentre il piccolo Kyle sopra le scale di quest'ultimo.Tra di loro regnava il silenzio più totale,finché Kyle cercò di farsi avanti.
"Mason...posso farti una domanda?"
Chiese il moro e al più grande.
"Oh ma certo!"
Gli rispose entusiasta il castano.Il più piccolo prese coraggio e parlò.
"Perchè prima tu e Luke vi siete accaniti così tanto su quei ragazzi?"
A quelle domanda Mason gemette confuso,di certo non si aspettava una domanda simile.
Kyle aveva In volto un'espressione interrogativa e anche un po' turbata e questo ovviamente non poteva non passare all'occhio del più grande.
In quel momento il vento passò,facendo muovere i capelli dei due ragazzi.
"Vedi Kyle..."
Incominciò il più grande.
"Noi ci troviamo in un mondo di merda,dove sono tutti dei bastardi,dove l'ignoranza regna sovrana e non c'è alcuna possibilità di trovare la pace.Sono tutti dei codardi con due faccie e ovviamente non hanno mai le palle per affrontare certe cose.Per esempio tutti dicono 'no alla violenza' Ma come si può non usarla quando qualcuno allo stesso tempo la sua su di te?in questo mondo se non si è un mostro si è una preda, e l'unica scelta che hai è dimostrare di essere superiore...e come...?picchiando ovviamente!"
Kyle ascoltava attentamente quel discorso,quelle parole sembravano pura verità per lui.
"Per esempio quel giorno...quando ci siam visti per la prima volta...tu Stavi scappando da quel branco di idioti...ma poi...io sono intervenuto dando un ceffone a uno di loro e poi magicamente non ti hanno più preso in giro..."
"Questo insegna che la violenza serve a qualcosa e io non la uso solo per questo...io la uso per dimostrare la mia superiorità.Voglio che tutti sappiano che io sono migliore ,da non aver poi nessuno che mi metta i bastoni tra le ruote...ad essere gentili la si prende sempre nel culo,mentre usando l'arroganza si può avere tutto dalla vita,Non credi?"
Il castano pronunciava quelle parole con un ghigno stampata in volto.
"E la stessa cosa la devi fare tu..."
Kyle spalancò gli occhi e gemette a quelle parole confuso.In che senso doveva diventare anche lui così?
"Inoltre...mi pare di capire che anche tuo padre la pensi alla mia stessa maniera..."
Continuò Mason.Ora che ci pensava... aveva ragione,anche suo padre era esattamente come Mason.Forse doveva diventare anche lui così?forse...quella era la strada giusta per lui?
"M-mason io voglio diventare esattamente come te!"
Urlò orgoglioso il più piccolo.Il più grande udendo ciò ne uscì con un sorriso fiero.
"Bene...a partire da domani sarai esattamente come me...vedrai che nessuno poi mai tornerà a prenderti in giro...anzi...sarai tu a farlo!"

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