Eveline's Pov
Sei anni prima
-Ehi Eve, hai preso in considerazione il caso di Arnold Dormer?-
Sono completamente concentrata sulle mie scartoffie quando Mark mi interrompe abbracciandomi da dietro
-Mh, sì, gli ho dato un'occhiata ma non ho ancora trovato nulla di utile-
Rispondo lasciando adagiare la mia schiena sul suo petto e portando leggermente la testa indietro. Il suo odore di muschio mi avvolge e mi fa sentire protetta: è sempre stato così con lui, è da quando eravamo piccoli che siamo inseparabili e che Mark ha un grande senso paterno nei miei confronti
-Non sei obbligata a farlo. So che è sospettato di avere delle fabbriche in Russia-
-Quindi?-
-Hai sempre rifiutato di occuparti personalmente dei casi che ti ricordano la nostra patria-
Ha ragione: sono sempre stata una codarda, ho lasciato che i miei uomini si sporcassero le mani con le associazioni russe, che sono tra le peggiori, solo perchè avevo paura di aprire il mio armadio dei ricordi; so che dentro di esso si trovano numerosi scheletri, ci sono, mi osservano sempre, ma non ho mai avuto il coraggio di aprirne le ante e guardarli a pieno, non ho mai avuto il fegato di prendere a pieno consapevolezza della loro presenza. Così ho lasciato che la loro presenza mi aleggiasse sulla testa come un presagio oscuro, come qualcosa che mi si acuiva sempre di più, ed io, presa dalle mie ansie e paure di ricordare qualcosa che non volevo, ho lasciato che tale mostro che incombeva condizionasse il mio modo di vivere, solo troppo tardi mi sono resa conto di essermi annullata per così tanto tempo; non voglio che quello che ho passato durante l'infanzia influenzi chi sono adesso
-Voglio farlo, Mark-
-Posso occuparmene io, sai che lo farei-
Risponde dandomi un delicato bacio sotto l'orecchio: per alcuni potrebbe essere strano che due amici si comportino come noi, molti nel corso del tempo hanno creduto che tra noi ci fosse un sentimenti diverso rispetto a quello che ci unisce, ma questa, secondo il nostro modo di vivere il nostro rapporto, è la semplice normalità. Da quando siamo arrivati a Long Island la mia salute mentale è degenerata sempre di più e Mark mi è stato vicino in modi che solo un padre o un fratello possono fare: mi ha retto i capelli mentre vomitavo a causa degli attacchi di panico, si è fatto picchiare quando la notte, durante i miei sonnambulismi, convinta che lui fosse Viktor, lo massacravo, è stato lui a festeggiare con me il mio primo ciclo, quello con cui ho spento le candeline di ogni compleanno e, sopratutto, quello che mi ha dato una nuova vita
-Non sono io quella che a quattro anni chiedeva l'elemosina ai passanti che, puntualmente, gli sputavano a dosso, Mark-
-Non sminuire i tuoi traumi, Eve, ciò che abbiamo passato io e Josh non è paragonabile a quello che hai dovuto sopportare te. Gli attacchi di panico si sono calmati da poco, non accelerare le cose-
Sempre stando appiccicata a lui riprendo in mano i fascicoli che avevo poggiato sulla scrivania e li scruto con attenzione sfogliandone le pagine: Arnold Dormer II ha un'azienda, la "Dormer's clothes society", che ha delle entrate sospette di merci da Mosca e ci hanno chiesto di indagare su ciò; per ora non ho trovato nulla che possa provare che sia colpevole di qualche reato ma, sia io sia tutti i mie soci, siamo convinti che ci sia qualcosa che non va.
Continuando a passare in rassegna tutti i documenti vedo, uno ad uno, gli identikit dei suoi quattro figli: solo il maggiore è coinvolto nei suoi affari, a quanto mi risulta, ma sono tutti suoi soci. Mi soffermo sull'immagine di un ragazzo e lo osservo: è molto bello, dalle generalità posso dire che sia un ragazzone, date la sua stazza e la sua altezza, ha i capelli scuri, la mascella squadrata, gli zigomi pronunciati, le labbra sono di un rosa tenue e molto carnose; sembra una brava persona, la sua fedina penale è immacolata e, date le ricerche di Paulo, è un giocatore di hockey professionista nella squadra NYR (New York Rangers), prima in classifica della NHL (national hockey league). Mi sembra assurdo pensare come un padre possa coinvolgere i suoi figli innocenti nelle sue merdate lavorative.
-Farò parte della squadra che si occuperà di questo caso, ho bisogno di voltare pagina, Mark-
Ribadisco più a me stessa che a lui mentre fisso un paio di occhi, colorati da splendide tonalità di verde, che mi guardano dal foglio che reggo in mano.Mi manca l'aria: la stanza è completamente buia e mi sono svegliata colpita da una fitta lancinante allo sterno; mi bastano pochi secondi per capire che qualcuno si trova sopra di me con le mani intorno al mio collo. Porca puttana.
Lo spirito di sopravvivenza prende il sopravvento e inizio a combattere come se fossi posseduta: tiro dei calci potenti ma prendo solo l'aria, provo a togliermi di dosso i palmi sudaticci che mi stanno strozzando, graffio quello che sembra essere il petto del mio aggressore, che è sicuramente un uomo, fino a che non sento sgorgare il sangue sulle mie unghie e provo ad afferrare i suoi genitali per colpirli ma non ci arrivo. Sento che sto iniziando a perdere conoscenza, la testa comincia a diventare leggera, i suoni sono come ovattati e i muscoli delle braccia e delle gambe smettono lentamente di combattere: buffa la vita, vero? Non sono mai stata trattata meglio di adesso dai fratelli Dormer, in passato mi hanno sparato trapassandomi il fegato, picchiata, lasciata patire la fame e la sete, sono stata in coma dei mesi e in questo momento devo morire qui, in una camera dignitosa, con dei vestiti puliti e la pancia piena. Non voglio smettere di reagire ma inizio a sentirmi terribilmente stanca, ho le palpebre pesanti e gli occhi sembrano premere per uscire fuori dalle orbite: lascio la presa dalle mani che mi stanno stringendo e le lascio cadere a peso morto suoi miei fianchi
-Perchè hai dovuto farci questo?-
Sento un sussurro e poi l'aria che torna a bruciarmi i polmoni; la luce della camera, adesso accesa, mi fa male agli occhi che ci mettono un po' per riuscire nuovamente a vedere: porca puttana, ho dolore ovunque. Quando metto a fuoco la figura che è ancora seduta sopra di me la bocca mi si spalanca in un riflesso involontario
-William ma che cazzo stai facendo?-
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Skull (Dormer's series #1)
RomanceWilliam, Lima, Ethan e Luke sono 4 attraenti fratelli da poco usciti di galera che cercano vendetta: a causa di una donna sconosciuta, non solo hanno passato tre anni in carcere, ma loro padre si è tolto la vita. Eveline, dal passato corrotto da vio...