Gelosia

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Will's pov
Sento ancora le sue spalle tremanti intorno alle braccia e il suo profumo sulla pelle. Non riesco a credere a ciò che è accaduto negli ultimi minuti e, per quanto io possa essere consapevole che Lima mi ucciderà se dovesse venire a scoprire quello che ho fatto, sono estremamente sollevato. Sono stato un vigliacco a non voler vedere Eveline e solo troppo tardi mi sono reso conto di quanto fosse critico il suo stato di salute: non pensavo si potesse dimagrire così tanto nel giro di appena una settimana e sentirle dire che avrebbe ricominciato a mangiare mi ha fatto sentire un uomo appena migliore.
Passano un bel po' di minuti e appena esce dalla porta rimango senza fiato: è bellissima, sempre bellissima, anche se è troppo magra, con gli occhi infossati e le labbra secche. Immediatamente mi precipito verso di lei e le afferro il viso incavato tra le mani: sento gli occhi pizzicare ma cerco di trattenermi
-Non ti dirò di cosa abbiamo parlato-
Mi informa immediatamente irrigidendosi sotto il mio tocco ma senza ritrarsi
-Non te lo avrei chiesto-
Rispondo sinceramente piegando la schiena per avvicinare le nostre teste. Sento il respiro di Eveline mozzarsi mentre un groppo enorme mi si forma in gola: mi è mancata, fino ad adesso non mi ero mai accorto di quanto mi fosse mancata. La sua assenza è stata dilaniante e ogni secondo senza i suoi commenti acidi, le sue rispostine impertinenti, i suoi rari attimi di dolcezza e i suoi occhi infiniti sono stati un inferno. In questo momento mi sento vivo accanto a lei
-Sono ancora furiosa con te-
Sussurra tenendo il capo basso per non incrociare i miei occhi. Un sorriso appena accennato mi compare sulle labbra mentre sento il cuore scaldarsi e ricominciare a battere come non faceva da giorni
-Era proprio quello che speravo-
Rispondo teneramente mentre, senza pensarci, poso un delicato bacio sulla sua fronte fredda. A tale contatto Eve si scansa e incarica un sopracciglio: se non vedessi le sue guance tingersi di un delicato rosa che fa irrigidire ogni parte del mio corpo (letteralmente, nessuna esclusa), penserei che è incazzata nera
-Tu sapevi del mio omicidio che aveva programmato Lima, non è vero?-
Rimango paralizzato ma non riesco a mentirle, quindi scelgo la via del silenzio: la realtà mi piomba a dosso senza alcuna pietà e immediatamente torno ad essere consapevole del fatto che dovrò uccidere questa ragazza. I suoi occhi ghiacciati continuano a scrutarmi e, non appena sto per aprire bocca per spiegarle che non è l'epilogo che arei voluto per lei, Eve mi sorprende con un'affermazione che mi fa vacillare le ginocchia
-Beh non dovrai più farlo. Josh ha parlato con Lima, finito il lavoro mi lascerete libera. Mi porti nella sala da pranzo?-
Lei...Josh...Cosa??
-Io non...-
-Ti spiegherà a breve tuo fratello. Mi accompagni o no?-
Rimango completamente immobile mentre lei mi sorpassa con passo deciso
-O magri dovrei chiederlo a Luke?-
Lo giuro, non ho avuto controllo sul mio corpo, è la mia testa che, appena ha sentito quella frase, si è girata nella direzione di quella piccola stronza
-Mi stai provocando, per caso?-
Le chiedo con la voce più profonda e cattiva di quanto avrei voluto. Se il diavolo tentatore potesse avere il sorriso più arrapante di questo mondo, allora avrebbe l'espressione di Eveline in questo momento. È la prima volta che la vedo sorridere così spontaneamente e, porca puttana, potrei guardare per ore quei denti perfetti che spuntano incorniciati dalle sue labbra rosa e carnose. Immediatamente sento la chiusura lampo dei jeans stringersi sempre di più e una scossa di adrenalina mi percorre da testa a piedi facendomi avere un fremito
-Semplicemente sembra quello che ci sa fare di più con le donne-
Alza la esile spalla in segno di indifferenza mentre, senza darmi il tempo di replicare, si allontana verso la sala da pranzo.
Se solo lei sapesse quanto cazzo le donne per me siano un libro aperto, di come sarei capace di farla venire e di farle urlare così tanto il mio nome da non ricordarsi altro, non parlerebbe così.
Un giorno se ne renderà conto e, se continuerà a provocarmi, quel momento arriverà molto presto.
La seguo a grandi passi fino alla nostra destinazione e, poco dopo che ci siamo messi a sedere, le domestiche portano il pranzo
-Sai, Luke è bravo a scopare-
Inizio a tossire il vino che mi era arrivato a metà dell'esofago mentre la bastarda se ne sta impassibile ad osservarmi con occhi affilati reggendo in modo elegante il suo calice. Mi auguro che stia scherzando: se solo dovessi scoprire che mio fratello minore se l'è fatta potrei improvvisamente scoparla fino a che non avrà più le forze per muovere un muscolo e finire in galera nel giro di un giorno. Finiti gli spasmi della tosse contraggo la mascella mentre poggio la mano tatuata a pugno chiuso sul tavolo
-Ma non mi dire-
Rispondo secco in modo da finto curioso
-Oh sì, pensavo che mi avessi sentito dalla tua camera dato che siamo vicini: sai, solitamente sono molto rumorosa a letto-
Piccola stronza. Sento il cazzo ingrossarsi prepotentemente nei pantaloni fino a farmi male mentre mi immagino la creatura più bella e sensuale che Dio abbia mai creato gemere come una brava puttana sotto di me. Percepisco i muscoli irrigidirsi sempre di più e uno strano senso di rabbia sorda si impossessa di me
-Evidentemente non è stato così bravo come dici; da quello che ricordo tu sentivi molto bene le donne che fottevo accanto alla tua stanza nei primi mesi della tua permanenza qui-
-Si sentiva chiaramente che fingevano-
Quanto vorrei soffocarla in questo momento: vorrei poter vedere il mio cazzo sparire dentro la sua bocca impertinente, i suoi occhi pieni di lacrime e le sue unghie che mi graffiano il culo mentre mi chiede silenziosamente di farle riprendere fiato
-Solo gli uomini mediocri si vantano delle loro performance, però puoi chiedere ad Olivia, lei saprà darti tutte le info che richiedi-
Colpita e affondata. Anche se ha provato a non farlo notare ho visto come le sue sopracciglia si siano alzate impercettibilmente per lo stupore: come Eveline ha notato quanto io la desideri e quanto la presenza di mio fratello accanto a lei mi mandi in bestia, anche io ho percepito il desiderio invaderla qualche volta e so che il tasto di Olivia è stato un duro colpo per il suo orgoglio femminile
-Devi essere proprio un disperato per sbattertele tutte-
Dichiara impassibile finendo il suo piatto di carne accompagnato da un'ultima sorsata di vino
-O magari uno che non ha mai trovato una fica che valesse davvero la pena di continuare a riempire-
Alzo le spalle in modo tragico mentre con un sorrisetto la osservo alzarsi infastidita: dandomi le spalle mi porge il dito medio e in pochi secondi è uscita dalla porta della sala da pranzo. Dio, questa ragazza mi farà diventare matto.

Skull        (Dormer's series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora