7• 🄵ire in my 🄱🄻🄾🄾🄳

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-Walkin' out of time
Lookin' for a better place
Something's on my mind
Always in my head space

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Ciao bellezze, prima di lasciarvi al capitolo vi ricordo di scatenarvi con i commenti e fatemi sapere cosa ne pensate. È importante💖
~•~

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

«Armi da sparo, sono tutte quelle cose atte a lanciare uno o più proiettili mediante una forza propellente dovuta o all'azione di un esplosivo o ad altra energia.»

Non riesco a concentrarmi sulla lezione.
Il formatore parla delle varie tipologie di armi da fuoco ma nella mia testa sento solo un ronzio di fondo.

La mia mente viene costantemente deviata e mi trasmette pensieri contrastanti. Lascio cadere la penna che fino a poco prima tenevo in mano e mi liscio i capelli all'indietro per scaricare la tensione.

Guardo fuori dalla finestra, in lontananza si vedono grosse nuvole cariche d'acqua.
Capita molto raramente che inizi a piovere qui in Texas, ma ci stiamo avvicinando all'autunno quindi il clima è altalenante.

Sono persa nei miei pensieri che non mi accorgo che il professore Robinson mi ha appena posto una domanda, probabilmente mi ha vista assorta.

«Mi scusi, ero distratta. Non capiterà più.»
«Assolutamente, infatti per la prossima volta le farò delle domande generali sulla lezione di oggi signorina Jhones.» mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo.
«Si, signore.» Al diavolo!

~•~

Un paio di ore più tardi mi trovo in mensa con Thommy al mio fianco, un suo compagno di corso Greg,  Angel che mi è davanti insieme a Esme.

Stiamo chiacchierando del più e del meno quando Thommy, dal niente, si alza in piedi prende un bicchiere di vetro e ci batte la forchetta ripetutamente per richiamare l'attenzione su di se. Quando vede che tutti hanno i timpani perforati e sono attenti si decide a proseguire.
Si schiarisce la voce e urla mettendosi le mani davanti alla bocca per formare un "megafono".

«Sono salito di categoriaaaaaa uuuuooooohhhhh!» alza le braccia e le abbassa incoraggiando gli altri a seguirlo con gli urli di gioia, sembra un gallo impazzito.

Tutti applaudono e iniziano a battere gli scarponi a terra  creando un gran baccano.
Mi alzo in piedi anch'io e lo abbraccio. Sono così contenta per lui, lo desiderava da tanto tempo.
Anche quelli della nostra tavolata si complimentano.

Dopo un po si risiede con il viso arrossato e l'euforia di quando sai che hai raggiunto un traguardo importante.

«Domani si festeggia!» batte il palmo della mano sul tavolo.

Si gira verso di me, con un sorriso sornione.
«Anche tu carotina mia, a costo di venire a prenderti e caricarti in spalla come un sacco di patate.» Si Thommy, stanne certo!

Il weekend è arrivato e come al solito sono rannicchiata sotto alle coperte e mi sono fatta il mio fortino con i cuscini.
Angel mi spinge delicatamente, esco con la testa e la guardo. Mai nome fu più azzeccato.

È stupenda. Ha un vestito fino al ginocchio color azzurro pastello chiaro di un tessuto leggero. Le si appoggia addosso come una piuma, delicato come lo è lei. I capelli color del grano raccolti in uno chignon lasciano scendere qualche ciocca ma rimane comunque molto composta ed elegante.
Il viso pulito, ha solo un po di blush rosato sulle guance e il mascara che le allunga le folte ciglia.

«Ana, lo sai che Thommy se la prenderà se non vieni, ci tiene molto. Magari provi poi se ti annoi ti riaccompagno io.»
Con il suo tono dolce e pacato mi ha quasi convinto. Quasi.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora