22• 🄸 want it 🄰🄻🄻

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-ℓιρѕ σƒнσηєу
єуєѕ σƒ ƒιяє

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

Il ragazzo spalanca gli occhi e sono completamente neri, senza parte bianca.

Prima di svenire nuovamente, fa fuoriuscire dalla sua bocca frasi e parole senza senso.

Nel frattempo mi sono già avvicinata, ma ha una forza impressionante.

«Il.. macc...macellaio..»

Sia io che Angel finiamo a terra nel momento in cui lui perde i sensi e lascia la presa ferrea, la mia amica tossisce e si passa la mano più volte nel collo sottile cercando di alleviare il dolore.

«Fammi vedere le sposto le mani e inizia a intravedersi un segno rosso che la circonda da una parte all'altra.

Sta tramando e sembra in uno stato di shock perché non parla, inizio ad agitarmi anche io.
Con la mano tremolante mi passa in il suo cellulare.

Guardo la schermata e ci trovo il nome di Mat, faccio partire la chiamata, nel contempo la allontano di poco per riuscire a tenerla più tranquilla.

Ogni tanto lancio delle occhiate in direzione del ragazzo ma è privo di sensi, scusami amico, meglio così.

«Ciao diavoletto, come posso esserti utile?» il tono allegro e tipico suo mi giunge dall'altro lato del cellulare.

«Generale King, sono Anastasia, l'amica di Angel. Ci sarebbe un problema...»

«Angel sta bene?»

Sposto lo sguardo sulla mia amica che al momento è rannicchiata addosso al mio petto e sospiro, trema e singhiozza appena.

«Credo sia in uno stato di shock»
Non mi risponde nemmeno e riaggancia il telefono.

Passano nemmeno dieci minuti, il tempo di riuscire a portarla quasi di peso fuori che lo vedo arrivare.

Si inginocchia alla nostra altezza, siamo sedute per terra nel marciapiede, le sposta le ciocche di capelli dietro alla schiena ed esamina la sua situazione.
Torna a guardare me e mi chiede: «Cosa è successo?»

«Devi vedere una cosa!»

Siamo davanti all'uomo ancora svenuto.

«Cazzo che brutto!» vi volto nella direzione del generale King e non avrei mai immaginato che se ne fosse uscito con un'affermazione del genere.

«Beh, è messo bene adesso» sentiamo la porta aprirsi e vedo Alexander entrare, mi giro per non guardarlo.

Mantieni la calma, non fare scenate.

«Cosa ci fa lui qui? » chiedo a Mat che è al mio fianco.

«L'ho chiamato io...»

«Va bene, ma perché?»

Sento l'odore inconfondibile del generale Thorne che mi arriva vicino, stringo i denti perché potrei tirargli un pugno in faccia.

«Cosa succede qui?» la voce bassa che giunge alle mie orecchie mi fa venire i brividi lungo tutta la schiena.

Lo odio.

Mi allontano, esco direttamente dalla stanza, non lo guardo nemmeno e solo una volta che sono all'esterno riesco a respirare liberamente.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora