14• 🄷🄴🄻🄻🄾 it's me

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-È in te che ho conosciuto
così tanto di me.

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

Il weekend l'ho passato con febbre e tosse, ho ancora gli strascichi dell'influenza che non mi lasciano in pace. Devo ringraziare la mia "amica" fortuna per essere stata dalla mia parte e che mi sia capitato nel weekend senza saltare ore di lezione.

Mi sono presa la mattinata per rimettermi in sesto, ho la faccia bianca come un lenzuolo e i capelli in disordine.
Dopo aver fatto una bella doccia rigenerante mi sento già molto meglio.

Ho scoperto che anche la vipera è tornata a casa quindi per un po non la vedrò e questo mi mette di buon umore.

Mi incammino per le stradine di Graham, c'è un venticello pungente che mi solletica le guance. Mi copro meglio.
Guardo il cielo ed è minaccioso, nuvole spesse grigie e nere ricoprono l'azzurro.

Qualche goccia di acqua mi bagna la testa inizio a correre in direzione dell'area A, ritrovandomi al mio arrivo zuppa di acqua.
Mi fiondo dentro e si scatena un putiferio nell'esatto momento in cui mi rifugio all'interno dello stabile.
I chicchi della grandine battono impetuosi sul tetto creando un rumore secco e continuo.

Sono nel bagno che mi asciugo con il Phon attaccato al muro quando entra una ragazza che riconosco all'istante.

È vestita con la divisa militare e tiene una tabella nelle mani. Mi guarda dalla testa ai piedi e si dirige al lavello.
I capelli scuri come ali di corvo sono perfettamente piastrati e tengono la piega anche con questa umidità, le labbra colorate con un accenno di rossetto color borgogna.

«Non dovresti essere già in formazione?» dice con un tono accusatorio.

«Sono stata ammalata, sto rientrando ora. Signora!» mi guarda con sufficienza.
Mi accorgo che ha una targhetta sulla divisa con scritto Tenente Harper Green.

Quindi non è un generale.
Assottiglia gli occhi, mi concede un'ultima occhiata e esce dal bagno senza più rivolgermi la parola.

Finita la lezione mi sento estremamente stanca, il mio corpo è stato messo a dura prova dalla febbre alta e il mio sistema immunitario strilla.
Quando esco il temporale è passato e il cielo si sta schiarendo, ho i brividi e l'aria fredda non aiuta per niente.

Mi stò dirigendo verso la seconda lezione della giornata quando vedo un ragazzo alto che mi sta venendo in contro dal lato opposto della strada.
«Ehi fragolina, ci rivediamo!»
«David, sei tu?»

Ha la divisa marrone da pilota, si toglie il caschetto e si sistema i capelli castani ramati sorridendomi come se fossi la cosa più bella che abbia mai visto.
Mi imbarazzo subito, stupida linguaccia. Cosa sono andata a raccontargli quell'episodio?

Devo avere sicuramente un aspetto orribile perchè questa mattina allo specchio ho visto occhiaie da film horror. Ho provato a camuffarle con litri di correttore ma potrei far invidia ad un panda.

«Non ti ho vista all'Under» Mi torna subito a alla mente la nostra uscita del weekend! Sono una stupida, come ho potuto dimenticarmi?

Sto per raccontargli la mia serata all'insegna di fazzoletti e starnuti quando una voce roca mi giunge alle orecchie.

«E non la vedrai capitano» Non può essere.
Mi giro con movimenti meccanici e trovo Alexander alla mia destra che ci scruta impassibile.

Inarco un sopracciglio fulminandolo. Cosa ha appena detto?
David spalanca gli occhi e sembra in difficoltà.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora