32• 🄲ount🄳own I

200 32 49
                                    

-La cattiveria umana
non ha limiti.

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

«Sei pronta a sentire la vera storia
Quando pronuncia quelle parole entrano nella stanza Zayd: con il sorriso da sadico stampato in viso e David: con la testa bassa evitando il mio sguardo accusatorio.

Sono già abbastanza scossa così, se non fosse che dei tacchi a spillo riecheggiano nella stanza accompagnati da un passo sicuro e ritmato.

«Ti presento i miei figli, fiorellino» lui sorride vedendo i miei lineamenti che poco a poco si irrigidiscono.

Un misto tra sgomento e delusione.

«Non te lo aspettavi vero?»
Non escono parole dalle mia labbra socchiuse, una lacrima mi bagna la guancia mentre osservo la ragazza dai capelli verdi avvicinarsi a noi.

Sorride quando incrocia il mio sguardo, sembra compiaciuta dalla sorpresa dipinta nel mio viso.
Allarga le braccia, solleva le spalle e le abbassa.

«Ciao amica mia» si avvicina agli altri ragazzi, io sono ancora in un tumulto di emozioni.
Non sono in grado di realizzare la cosa.

«Cosa sta succedendo?» chiedo con un filo di voce, forse lo dico tra me e me.

«Ora che sono tutti presenti possiamo iniziare!» si solleva di scatto, e si allontana da me.

«Brutta zoccola!» sento delle urla, non mi ero accorta, troppo concentrata sulla mia famiglia che Chatrice si trovava poco distante da noi.

Incatenata anche lei al muro, è visibilmente scioccata mentre si muove in continuazioane.

«Che cazzo succede? Esme che ci fai lì?» è disperata e continua ad urlare mente io non riesco più a dire niente.

«Mi dispiace tesoro, niente di personale»
le fa l'occhiolino e torna a guardare me incrociando le braccia al petto.

Mi si spezza il cuore, anche per Chatrice che poco alla volta realizza di essere stata ingannata.

«Io ti amo stronza, te ne sei dimenticata?» urla, ma Esmeralda non la degna più di uno sguardo.

«Guardami!» il macellaio si avvicina nuovamente a me alzando gli occhi al cielo, sembra infastidito dalle urla di dolore.

«Stronza! Mi f-fidato di te». I singhiozzi iniziano a spezzargli la voce e io incupisco sempre di più.

«Si chiama recitare. Ora trova un contegno, sei ridicola.» questa affermazione detta senza un briciolo di tatto mette a tacere Chatrice che si raggomitola su se stessa con la fronte appoggiata alle ginocchia, piange silenziosamente.
Mi si spezza il cuore nuovamente.

Quanto ha finto bene?

«Ora che questo teatrino di scarso livello è finito, posso finalmente parlare» sbuffa e si avvicina a me.

Il mio petto si alza e si abbassa sempre più velocemente, i mugolii e i singhiozzi non si interrompono mai.

«Vuoi che ti racconti una fiaba, fiorellino?» mi chiede mentre passa l'indice sulla mia guancia, giro la testa schifata.

«Sarebbe un no?» mi prende con forza il viso in una mano e fa scattare la testa nella sua direzione.

Il dolore più grande lo provi quando realizzi di esserti fidata nuovamente di persone che ti hanno manipolato e come perfetti attori sono riuscite a ingannarti, facendoti credere di essere tuoi amici.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora