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Buongiorno tempestose creature ✨

Ricordatevi di lasciare una stellina e preparatevi a questi capitoli turbolenti.

🚫🚫🚫
*Saranno presenti scene di violenza.

Buona lettura

***

-Ascolta sempre le tue sensazioni
non sbagliano mai.

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

Una luce intensa mi acceca quando riapro le palpebre, strizzo gli occhi con forza e li richiudo.

Continuo così per un paio di volte fino a quando non mi abituo all'intensità dei colori.

Mi gira la testa e sono sorretta da due braccia muscolose, una mano passata sotto alle mie gambe e l'altra dietro alla schiena.
Ad ogni movimento sento delle fitte sempre più forti al costato, mugugno qualcosa e qualcuno mi parla.

«Ehi, tutto bene?» poso gli occhi sul ragazzo che mi tiene stretta e incrocio due iridi calde e rassicuranti, lui mi sorride.

David.

Sento una mano che si posa sulla mia spalla con fare sicuramente meno dolce, ma altrettanto contento di vedermi...viva.

«Carotina... mi hai fatto prendere un bello spavento» dice Thommy stringendomi in un abbraccio da strangolamento, tossisco e lui lo scioglie subito.

«Attento! Le farai male» e in effetti è così, ma non mi lamento perché per un attimo me la sono vista veramente brutta.

«Dove...siamo?» chiedo con un filo di voce, mi guardo attorno e le pareti sono bianche, intenso, un colore quasi medicale.

«Ti porto fuori da qui» dice David guardandomi in modo rassicurante, mi irrigidisco all'istante.

«Riportami indietro, subito!» dico risoluta muovendomi tra le sue braccia per cercare di arrestare la sua camminata spedita.

«Ana...non possiamo» dice David.
«Col cazzo!» interviene Thommy nello stesso momento.
Quest'ultimo vedendo la mia espressione avvilita mi accarezza la testa come se fossi una bambina capricciosa, ho capito che ero in pericolo ma sono qui per una ragione.

«Ana, ci sono state parecchie vittime dei nostri dopo l'esplosione. È un miracolo che siamo vivi, Chatrice e il generale King non si trovano».

Spalanco la bocca e gli occhi mi si inumidiscono all'istante.

«Dobbiamo tornare indietro» dico con la voce che trema, loro non capiscono.

«Io...» sottolinea con tono duro «torno indietro a cercarlo con Greg e un'altra squadra, tu invece andrai con Duran verso l'uscita.» indica prima se stesso, poi me e in fine il ragazzo che mi sorregge.

«No Thommy, io vengo con te.» lo capisce dalla supplica che gli riservo che ho bisogno di andare con lui.

Mette entrambe le mani sul mio viso e appoggia la fronte alla mia, chiudiamo gli occhi nello stesso momento e lascio che le lacrime scorrano nelle mia guance coperte di polvere.

«Non posso permettere che ti succeda altro, sei ferita, ti voglio al sicuro.»
provo a muovermi ma il dolore è troppo forte anche solo per sollevare una gamba.

Realizzo, che sono impotente.

Annuisco, e lui passa i pollici sotto ai miei occhi poi mi bacia la fronte e fa qualche passo all'indietro.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora