10• 🄸 came in with 🄶ood intentions then I let it go

510 48 78
                                    

-Don't fuck with my freedom
I came up to get me some
I'm nasty, I'm evil
Must be something in the water
Or that I'm my mother's daughter


~•~
Ciao bellezze, saranno presenti scene forti in questo capitolo!
Vi aspetto nei commenti
Buona lettura.💖
~•~

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

A cosa ho appena assistito?
Sono ancora frastornata che quasi faccio un colpo quando Esme mi si piazza davanti.

«Ciao, spiona!»

«E-Esme?» dico incredula nel trovarmi faccia a faccia con la mia amica.

«Dai vieni, dobbiamo parlare» mi lascia lo spazio necessario per uscire mentre si rimette le scarpe.

Siamo sedute fuori in una panchina, non so esattamente cosa dirle. Sono alquanto imbarazzata per questa situazione.
Lei rompe il giaccio per prima ma ha lo sguardo basso e schiva i miei occhi.
«Mi guarderai in modo diverso ora?»
la sua voce è bassa e esitante.

«Assolutamente no! Cosa vai a pensare? Sono solo stata presa alla sprovvista» le prendo la mano nella mia.

«Sai...i miei genitori mi hanno sempre giudicato per questo mio lato "deviato", così lo definivano, che alla fine ci ho creduto anch'io. Di essere sbagliata» le accarezzo la mano con il pollice, so quanto coraggio ci vuole ad esprimere i propri disagi interiori.

«Non devi mai permettere a nessuno di dirti cosa fare e chi desiderare. La vita è tua! Tu sei il capitano della tua nave. Hai sempre la possibilità di scegliere chi essere, a chi non sta bene può andarsene a quel paese» inizia a rilassarsi e mi sorride timidamente «Grazie Ana, te ne sono grata. Sono stata veramente fortunata ad averti incontrata».

Le rivolgo un sorriso sincero «Certo che con tutte quelle che ci sono, proprio la vipera?» la guardo alzando un sopracciglio.
Scoppiamo a ridere insieme .

«Cosa posso farci? Mi piacciono le stronze!»
È sempre quello il guaio.

❤️‍🔥

Da quando hanno intensificato i turni di guarda non riesco più ad andare nel mio posto speciale. Però un giorno ho scoperto per caso, una porta che dava nel tetto del dormitorio.
È molto spazioso ed è difficile essere scoperti, quindi ottimi per me.

È più tranquillo, sono sdraiata a terra sopra alla mia felpa. In realtà non doveva andare così quindi ho improvvisato. Sto scrutando la volta celeste in cerca di un desiderio da sussurrare al cielo. Saprei anche già quale chiedere, mentre il vento mi scompiglia i capelli.
È tappezzato di tanti piccoli puntini come lucciole che illuminano la notte.

La luna è sempre una mia cara amica, è come se la conoscessi. Le confido le mie paure più segrete, so che mantiene le promesse ed è leale.

Ho questo rapporto con lei da quando sono piccola. Quando tutte le mie amiche d'infanzia e non solo, si sono rilevate per quello che erano  davvero ho perso fiducia. Nelle perone.
È  difficile per me aprirmi e lasciarmi andare, in mia discolpa posso dire di essere una brava ascoltatrice.

Ho appoggiato le gambe in alto sopra ad un muretto per permettere alla circolazione di fluire meglio. Rimango così fino a quando i piedi non iniziano a formicolare.
Metto le AirPods e faccio partire una canzone.

«Non dormi mai?» sussulto dallo spavento, sfilo una cuffietta.

«Cosa ci fai qui? Come mi hai trovata?» lo guardo inclinando la testa per vedere dietro di me.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora