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Ciao tempestose creature ⚡️

Come state? Siete pronte per questi ultimi capitoli?
Siccome manca sempre meno alla fine di Rebirth fatevi sentire e scatenatevi con i commenti e le stelline!

Come sempre vi aspetto su ig (stormyysbooks)

Buona lettura

🚫🚫🚫
*Saranno presenti scene forti e violenza.

***

- Tranquilla, è tutto
fuori controllo.

ANASTASIA POV:
❤️‍🔥

Il mio migliore amico si avvicina a me e mi mette la mano sulle spalle guardandomi dritto negli occhi: «Niente sciocchezze intesi? Stai vicino al tuo gruppo»

Annuisco nonostante la sua preoccupazione sia infondata, capisco di essere impulsiva a volte però credo sia esagerando.

«Non creare problemi, ti lascio indietro se dovesse succedere qualcosa per colpa tua» mi sussurra la vipera.

Non ho intenzione di creare problemi, sono decisa a riportare qui "la mia persona".

Stringo con forza l'arma al petto, siamo in formazione: ogni gruppo è costituito da quattro soldati.
Thommy e Chatrice sono con il mio.

Ci avviciniamo alla rete che avevo visto molto tempo prima, mesi fa, ricordo ancora come se fosse oggi la sensazione che ho provato trovandomi nei pressi.
Eppure ero nella parte dietro, a kilometri di distanza dallo stabile abbandonato: questo mi fa capire quanto deve essere grande questo posto disperso nel nulla.

Il generale King che fa parte di un altro gruppo tiene aperta la spessa rete, era già sollevata indice che anche l'altra volta fossero passati da qui.

Non comunichiamo verbalmente ma solo con i segni, ci indica dapprima la rete e poi i sensori di movimento posizionati più in alto.

La tensione elettrica che circonda tutta la zona non è la cosa scalpito dalla voglia di ricevere in questo momento.
Decisamente no.

Quando ci incamminiamo tra rottami abbandonati e sterpaglie varie la mia angoscia si alza alle stelle, vedo tutti sicuri e convinti mentre io tremo come una foglia, cazzo.
Avanti Anastasia, fatti forza! Non sei una debole!

Alexander starà bene?
Dove lo tiene prigioniero?

«Andrà tutto bene» bisbiglia Thommy al mio fianco, ci provo a credergli e annuisco forzatamente.

Arriviamo di fronte a un portone abbandonato, mi accordo della presenza di alcune telecamere, ci nascondiamo dietro a un rottame e comunichiamo tra di noi nel tentativo di escogitare una nuova strategia.

"Non c'erano giorni fa" dice Mat con il labiale.

Torno a guardarle, quanto deve essere problematico questo tizio se in così poco tempo si è già preparato al nostro arrivo?

«E se anche ci vedesse?» chiede Chatrice, la guardo negli occhi e sembra convita di quello che dice.

«Ormai siamo qui, ci starà aspettando. Andiamo a rompergli il culo!» stranamente, potrei essere d'accordo con lei.
Riporto lo sguardo sugli altri gruppi e le espressioni pensierose mi fanno capire che non hanno scartato del tutto l'idea.

яєвιятнDove le storie prendono vita. Scoprilo ora