DIVENTEREMO GENITORI...

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Ho aperto gli occhi, accorgendomi che era sera. Mi sono alzata, con quel pensiero fisso in testa. Non ha mai smesso di esserlo.

Ora mi sto avviando in sala Grande, dove appena arrivo vedo le mie tre compagne di stanza parlare. O meglio, Stella e Sveva lo fanno. Passo avanti sperando che non mi notino. Non so perché l'ho fatto, forse perché Angel è l'unica che lo sa. Mi siedo invece accanto a Lily, che sembra assorta in qualcos'altro, come incantata.

Lei è ancora assorta in non so cosa, io guardo il piatto pieno di roba che non finirò.

"Oh, ciao Rose... non ti avevo vista..." dice sorridendomi.

"Fa niente... che guardavi?" Chiedo con una voce piatta, annoiata.

"Oh no niente..."

"Ragazzi? Corvonero? Chi?"

Di colpo diventa paonazza, e
abbassa lo sguardo di botto mentre mormora un nessuno.

Sforzo un sorriso.

"E a te? Con Scorpius come va?"

Vediamo... oh si, sto con lui, lo amo con tutta me stessa ma ho appena scoperto che diventerò madre ma lui non sarà il padre... che strano caso...

"Tutto bene, come sempre" mi limito invece a rispondere.

"Lo inviterai a Natale alla Tana, no?"

Ecco. Sarebbe l'occasione perfetta per dirla ai miei genitori, ma se c'è lui verrà a scoprire tutto. Quindi dovrò dirglielo prima, anche se so che finirà tutto non appena lo saprà.

"Certo" rispondo giocando con gli spinaci.

"Bene..." anche lei prende a giocare con il cibo.

"Ehilà ragazze, come va?" Roxanne sorride e si siede accanto alla Potter. Dietro di lei un corpicino esile e minuto mi affianca.

"Ehi, ciao Rox! Lucy!" Le saluta sorridendo Lily.

"Ciao Roxanne. Lucy" saluto invece io distrattamente.

"Ciao Rose, ciao Lily. Ho una fame che neanche ci vedo, quindi buon appetito a tutti!" Ammette sorridente la mora.

"Io vado, non ho più fame" dico già in piedi.

"Ma non hai toccato niente!" Mi fa notare Lucy, come se già non lo sapessi.

"Emh... si.. non avevo fame. Ci vediamo ragazze" mi affretto a dire mentre mi dirigo all'uscita.

Entrando nella sala comune noto che è vuota, e per fortuna.

Sto salendo le scale in quel silenzio che avvolge la stanza.

Sospiro mentre mi butto pesantemente sul letto.

Fisso il soffitto mentre penso.

Penso che tra nove mesi sarò madre.
Penso che Albus sarà padre.
Penso che tra meno di un mese rinuncerò a Scorpius.
Penso che questa vita, la mia vita, faccia schifo.

E non mi sono neanche accorta che ho portato istintivamente una mano sul ventre. E che per quanto ci provi non riesco a odiare quel piccolo essere vivente dentro di me.

Sento la porta socchiudersi.

"Rose..."

"Angel..." ripeto mentre lei si siede accanto a me.

"Come va?"

"Male" e per una volta non ho nascosto ciò che provo, per una volta non ho mentito, come faccio da un po'.

"Angel ho paura" dico mentre gli occhi bruciamo.

"Ci sono io Rose... forse non sono il massimo ma sappi che per te ci sarò sempre. Puoi rivolgerti per qualsiasi cosa"

NONOSTANTE TUTTO TU SCEGLI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora