Stringo più forte le dita per non piangere, mentre continuo a camminare. La pioggia mi bagna i capelli, scivola su essi, mi bagna la camicia, poi la gonna, le calze ormai zuppe e le scarpe che non sono da meno. Ma devo essere forte. Sono Rose Weasley, cavolo! Cavolo...
In un attimo rammento tutto, come se fosse giunta la mia ora e tutto questo fosse un riepilogo della mia vita in breve. Questo riassunto, dopo aver descritto la mia nascita, la mia distrasosa quanto assurda infanzia, la mia lettera ad Hogwarts, il mio mettermi con Scoprius, eccetera, si sofferma sull'ultimo anno. Lo rivedo a rallentatore, anche se non voglio.
Albus che mi bacia...
No. Io sono forte. Si che lo sono.
...La festa di Halloween...
Non devo tornare indietro.
...il test...
Ispira, espira.
...Scorpius e le sue convinzioni...
Posso farcela.
...Natale, papà...
È facile, tutto sommato.
...Louis e quella maldetta serata dimenticata...
Potessi riverla, ripartire da lì.
...La prima foto della bambina...
Rivivrei quel momento all'infinito. Meglio di questo, almeno.
...Quella verità...
Continua a pensare positivo.
...Rachele e la sua stupidità, Kevin e la sua intelligenza...
Vivrò attimi più belli, credo.
...la litigata con Angel...
Si ma poi abbiamo fatto pace.
...Lily, Rox, le gemelle, James, Louis e tutti gli altri, finalmente felici...
Si ma io no.
...il treno che sto per prendere.
E che prenderò. Stringo ancora la valigia, e caccio dentro le lacrime. Sinceramente, sto piangendo troppo in questo periodo.
Ho detto addio, oggi, solo a poche persone. Ma solo per mancanza di tempo, ecco.
Albus l'ho salutato ieri. È stato, nonostante ciò, il peggiore addio, di tutta la mia vita anche. Non ho mai dato addii, in fondo.
Angel l'ho abbracciata a colazione, davanti a tutti. Non ho detto nulla, poi sono scappata nuovamente. Ricordo ancora la sua espressione imbarazzata e stupita allo stesso tempo.
Poi, tornando in camera ho visto Louis. Gli sono saltata addosso, ma è stato un attimo soltanto. Meglio di niente.
Scorpius l'ho visto venendo ad Hogsmade, qui, ma salutarlo avrebbe dato nell'occhio, mi sono accontentata di un ciao nella mia mente.
Ai miei genitori ho lasciato una lettera, poi.Intorno a me, le persone mi guardano un po' stranite. Le sento le loro occhiate. Come biasimarli, però? Sono l'unica ragazza sola, che piange immobile, con una mano sulla pancia che è più grande di lei.
Riapro gli occhi che ho chiuso momentaneamente, e le perone intorno a me svaniscono. Sono sola, sotto la pioggia. Nessuno c'è mai stato qui, nessuno mi sta guardando piangere, e non so se è meglio o peggio.
Asciugo velocemente quelle gocce calde sulle guancie, e tiro su col naso. Andrà tutto bene, mi ripeto.
Dovrò andare in quella che chiamano la Londra babbana, vivrò da babbana per quattro anni. Poi tornerò. Quel giorno che tornerò, prenderò mi figlia per mano e torneremo alla Tana, e sorriderò. Perché le spiegazioni le darò dopo. E soprattutto, le troverò con il tempo.
Chiederò di Angel, e tornerò a salutarla e scusarmi. Cercherò Louis, che mi dirà dov'è Stella e Sveva. E con loro, saluterò Scorpius.
Ci siederemo tutti al tavolino, con uno dei the della mamma davanti, e parleremo. E io racconterò di quesi quattro anni, mentre la bambina passerà dalle braccia di tutti, che le sembreranno nuove, che sono la sua famiglia.
Poi, credo che tornerà lui. E mi vedrà, perché io vedrò lui.
E poi può succedere di tutto, l'importante è che tornerà, come tornerò io.
STAI LEGGENDO
NONOSTANTE TUTTO TU SCEGLI ME
FanfictionUn amore sbagliato, ingiusto. Perché Albus è stanco di soffrire e illudersi. Perché Rose non si era lasciata condizionare, ma neanche lei lo sapeva. Perché sono cugini. Perché sono Potter e Weasley, e non può accadere di nuovo. Perché sognano di ess...