SEI TROPPO... IRRUENTE.

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"C-cosa?" Balbetta lei, fissandoci immobile.

"Oh sacrosanto Merlino" sussurra invece Angel.

"Parckinson... emh... ciao" dico forse con troppa enfasi, mentre faccio un passo avanti.

"Tu... tu sei... incinta?" Chiede più sicura.

"No. Beh vedi io..." cerco di dire, ma lei mi interrompe, ignorandomi totalmente.

"La Weasley incinta? Questa si che è bella!" Esclama adesso ridendo. Odio quella risata. Odio lei.

"Senti Parckinson ti abbiamo detto che non è così!" Obbietta Angel facendo un passo avanti.

"Oh andiamo, vi ho sentito perfettamente!" Ribatte lei smettendo di ridere.

"E..." ma mi blocco. Non so che dire: sa tutto, o quasi. Effettivamente, per la prima volta, non ho la battuta pronta contro la Parckinson.

"E cosa? E dimmi, il papà è il Malfoy, dato che ora non ti parla più? Che è, ti abbandona proprio nel momento in cui hai più bisogno?" Chiede con ironia, gesticolando mentre fa un passo avanti. Espiro per non saltarle addosso.

"Senti Parckinson, vai a dare fastidio a qualcun'altro, okay?" Sbraita prima di me la biondina al mio fianco.

"Oh, lo farò. Ma non pensate di averla finta qui, posso benissimo vendicarmi di tutto quello che mi hai fatto in questi anni Weasley" afferma convinta diventando di botto seria. Poi fa un passo indetro, afferrando già la maniglia della porta. "Ci vediamo Weasley, sta attenta" dice infine, prima di girarsi e sparire dietro la porta.

Quest'ultima si richiude, ma nessuno delle due sembra notarlo o esserne particolarmente interessata.

In effetti l'unico mio pensiero in testa, adesso, è: lei lo sa. Rachele Parckinson sa della mia gravidanza, e sicuramente come vendetta lo dirà a tutti (preferisco sorvolare sulla domanda "come lo fara?") e se va ancora peggio, il che è molto probabile, Scorpius si metterà con lei. E questo accadrà perché non c'è niente che vada bene in questa storia.

"R-Ro..." mormora Angel, mentre mi iro per guarsarla.

"Cosa vuoi fare ora?" Mi chiede ancora, incastonato i suoi occhi nei miei.

"Non lo so An. Lei lo sa, e io vorrei solo scappare lontano. Ma escludiamo per scontato la seconda, rimane solo che lei lo sa." Concludo con un sospiro, mentre mi giro e mi appoggio al lavanino. Stringo il bordo tra le mani, e fisso la poca acqua rimasta al suo interno.

"Si ma... lei lo dirà a tutti!" esclama lei, appoggiando il fianco al lavandino affianco al mio.

"Tanto prima o poi lo sarebbero venuti a sapere, tutti quanti. Quindi magari so che sarà peggio così, ma tanto gli altri non ci faranno caso. Penseranno solo a me e... alla bambina" sospiro girando la testa verso di lei. "Infondo è questo che vuole, no?"

Si limita ad annuire di poco, e io ritorno a guardare le gocce sulla pietra.

"Sveva e Stella..." comincia lei, ma non ha intenzione di continuare.

"Cosa..?" La incito. Questa volta mi guardo intorno, come a scovare qualcuno, e non faccio battute ironiche.

"Non pensi di doverglielo dire... prima che lo faccia la Prckinson, no? Ti ho già detto anche che sospettano qualcosa... dovresti dirlo prima della Parckinson."

"Non ho la minima intenzione di quando lei lo urlerà ai quattro venti!" Le ricordo, sbuffando. Perché so che di certo non lo dirà sussurrando studente per srudente. Che situazione...

"Appunto, quindi prima che lo faccia, per favore, va a dirglielo" mi ordina, con l'ombra di un cipiglio severo.

"Vieni con me?" La invito un po' titubante.

NONOSTANTE TUTTO TU SCEGLI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora