Girovagando tra i corridori, sola come al solito, cerco qualcosa da fare. Quel qualcosa si chiama Albus Severus Potter, e lo trovo seduto sotto un albero a leggere. Il mio cuore ha un tuffo. È a meno di dieci metri da me, dopo giorni che non lo vedo. È lì, immerso nella lettura, seduto sotto un albero. Dentro di me sta succedendo di tutto e di più, ma guardandomi intorno nessuno sembra notarlo particolarmente. Strano.
Lo vedo sempre più vicino, mentre i miei piedi affondano nell'erba. Mi rendo conto di essere in piedi davanti a lui in poco tempo, ma tanto che basta per lasciarmi quello per non fare la figura dell'idiota e sedermi accanto a lui.Lui mi nota subito dopo, e leggo lo stupore nei suoi occhi. "Rose?" Mormora.
"Ciao Al" il mio tono è pacato. Ora che sono qui, posso avviare una conversazione che spiegherà tutto. O almeno ci provo.
"Che... che ci fai qui?"
"Vuoi che me ne vada?" Non so perso se me ne andrei, se me lo dicesse.
"No no..."
"Voglio parlarti" lui annuisce, chiude il libro e lo poggia al suo fianco, l'altro, e gira il busto più verso di me.
"Bene... da cosa cominciamo?" Sussurra. Il mio sguardo è posato sulle mie gambe, mi torturo le mani.
"Perché sei sparito, dopo... tu sai cosa?" La mia domanda è carica di esasperazione, curiosità e ansia allo stesso tempo.
"Perché... oddio, non lo so"
"Lo stesso motivo per cui è successo la prima volta?" Mi mordo il labbro. Non devo piangere. No. "Non ho neanche capito perché lo hai fatto, la prima volta"
"Perché avrvo paura... ed è lo stesso motivo di adesso, si..."
"Paura? Di cosa? Di me..?" Annuisce. Una pugnalata al cuore.
"Io... come facevo a farti paura?" Poi mi balena in mente un'idea. Okay, non può essere perché... perché si. Non può essere questo il motivo. Giusto?
"Non è per lo schiaffo, vero?" È una supplica in una risposta negativa, è la voce tremolante pre-pianto.
"No! Come ti salta in mente?!" Il suo tono è severo, deciso, e mi solleva leggermente.
"E allora cosa?" Devo essere sicura che non menta.
"Della tua reazione... non volevo sparissi tu..." sinceramente, era quello che speravo.
"Ma... io... non dovevi Al!"
"Si invece! E se non l'avessi voluto? Come la prima volta? Se avessi reagito alla stessa maniera?" Il mio sguardo si incupisce. Lo schiaffo. È quello. L'immagine di mia figlia con le lacrime agli occhi, che mi vacilla nella mente mi fa girare la testa, e solo una volta tornata in me guardo Albus, che si affretta a dir qualcosa.
"No, non lo schiaffo!" Ribadisce.
"Si invece... è... quello... cosa se no?" Solo allora mi rendo conto che sto piangendo. O forse è un'impressione. Non mi asciugo le lacrime, vere o immaginarie, resto piuttosto a fissarlo.
"È il fatto che... sparissi tu. Preferivo sparire io, che non vederti più in giro..." ah, così stanno le cose? È sparito per paura delle conseguenze? Perché aveva paura che sparissi io, e che lui ci stesse troppo male? E se invertiamo i ruoli, non crede che io le sue paure, che sono anche le mie, io le ho vissute?
"E non hai pensato a me?! Io quelle tue paure le ho vissute!" Do voce ai miei pensieri, una voce forse un po' troppo alta.
"Io pensavo che tu ce l'avresti fatta!"
"E cosa ti ha portato a pensarlo?!"
"Il fatto che tu sei una Grifondoro e io un Serpeverde!"
"Ancora con questa storia?! Albus cresci, il coraggio serviva una volta. Adesso tutti ce lo abbiamo!" Urlo definitivamente, alzandomi in piedi. Attiro l'attenzione di alcuni studenti, ma il mi sguardo basta a liquidare il loro.
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NONOSTANTE TUTTO TU SCEGLI ME
FanfictionUn amore sbagliato, ingiusto. Perché Albus è stanco di soffrire e illudersi. Perché Rose non si era lasciata condizionare, ma neanche lei lo sapeva. Perché sono cugini. Perché sono Potter e Weasley, e non può accadere di nuovo. Perché sognano di ess...