NONOSTANTE TUTTO TU SCEGLI ME.

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-Albus pov's-

Lei se n'è andata. Angel me lo ha detto. E descrivere ciò che ho provato in quel momento, non è facile.
È come se... il mondo mi sia crollato addosso, ecco. E odio questa sensazione.
Il primo pensiero dopo questa sensazione, è stato quello in cui mi riconoscevo solo come egoista.
Anche io me ne sono andato, sono sparito, ben due volte.

Ma stavolta, il modo in cui Rose è scomparsa, è diverso dal mio. Io sono sempre rimasto in queste mura, lei no. Lei se n'è andata. Angel ha trovato una lettera per i suoi genitori, anche se non me l'ha fatta leggere. Mi ha detto solo, però, venendo in camera, che non tornerà presto.
E poi è scoppiata a piangere. E io volevo abbracciarla, rassicurarla, ma non riuscivo neanche a consolare me stesso, non riuscivo ancora a crederci. Ad accettarlo.

Sono passato alla seconda fare. I sensi di colpa. Mi sono sentito in colpa per esattamente due ore. Non ho fatto altro che rimanare sul letto, anche se non piangevo. Per due ore, ho pensato ininterrottamente.
Dopo due ore, sono arrivato alla conclusione che piangermi addosso, non l'avrebbe fatta mica tornare. E quindi mi sono alzato. Perché non aveva minimamente senso neanche ricordarmi dell'emerita cavolata che ho fatto.

Poi ho cercato qualunque traccia di lei che mi riguardasse. Sono andato in camera sua.
È ordinata, nonostante il suo angolo sia mezzo vuoto, ma soprattutto è meglio della mia.
Ho cercato una lettera, un biglietto, un indizio, una foto, ma nulla.
Quindi mi sono seduto sul suo letto, e mi sono arreso.
Uscendo dalla camera, l'unica cosa che ho portato con me è il maglione con il suo profumo. Lo portava il giorno in cui l'ho baciata.

È proprio lì che mi trovo ora. Sotto l'albero, con lo stesso libro di Trasfigurazione, e il suo maglione stretto al petto. Voglio rivivere quei momenti, anche se è impossibile.
Respiro il suo odore a tratti, per paura che si consumasse.
Chissà cosa farà zio Ron, una volta scoperto che lei se n'è andata. Probabilmente dovrei guardarmi le spalle, e dormire con un occhio aperto la notte, dato che quando seppe che Rose era incinta, la sera dopo lo sentii confabulare con papà su una mia possibile morte. Papà, anche lui era incavolato come mamma, ma non ha tentato di uccidermi.

Il buio, in questo momento, mi fa sentire al sicuro. La notte, in questo momento, la adoro.
Ricordo ancora una canzone babbana, il testo mi era sempre piaciuto. Com'è che faceva? Ah, si. Ma la ricordo...

Di notte le emozioni sembrano più dense, di notte.
Di notte nascono le melodie più dense, di notte.

L'unica melodia che esce ora, però, dal mio cuore è la tristezza. È un suono orribile.
Così comincio a canticchiare a tratti la canzone, per sovrastare il suono.

"Di notte un bacio vola verso l'infinito, di notte..."

Chissà se Rose mi sta pensando ora. Anche se non credo... se è scappata... lei non mi ama...

"Di notte esce la forza di non dirmi che hai bisogno di me."

Sospiro, e mi guardo intorno. Non c'è nessuno. E in questo momento, ci sono solo io, e Rose. Anche se non mi sta ascoltando.

"Di notte il mondo è giusto perché sta dormendo"

Le persone sono giuste quando dormono. Perché i pensieri si spengono. E sognano.
Tu stai sognando? Io no. O almeno non sto chiudendo gli occhi per sognarti.
È sbagliato, tutto quindi?

"Di notte il tuo dolore già mi sta uccidendo"

Il dolore che provi, cara Rose, che non mi è nemmeno chiara, mi sta uccidendo. I rimorsi, ciò che non ti ho detto, viene a galla solo ora. Ma tu non ci sei per guardarli in superficie. Tu sei già più su, no?

"Stanotte ti amerò come se non potessi farlo mai più" la voce, in questo verso, mi esce strozzata. Per quanto questo tizio che canta usi il condizionale, per me è vero. Lei ha scritto che non tornerà presto.

Ma è sicuro che torni? E se non torna, la bambina?
La nostra bambina?
La mia bambina?

Sono pur sempre il padre, credo di avere diritto nel vederla nascere, nel vederla crescere... giusto?

"E rideremo ancora, come sempre come ora.
Gli angeli vivono in cielo ma tu resta qua con me..."

Lei è scappata. L'ultima conversazione che abbiamo avuto, è stata quella di trovare una soluzione per non litigare. Per ridere.
Non so lei, ma io di certo non sto ridendo.

"E fa male quando dici che stai male, e non sto con te...
E fa male con un dolore che ti assale, e non sto con te"

Più canto, più vado avanti, e più mi sembra che Rose abbia sempre fatto finta di amarmi. E io che mi sono fidato, anche... forse era quello che voleva. Voleva darmi pan per focaccia...

"E fa male quando non sono all'altezza di star con te..."

E in effetti non lo sono mai stato. Ho sempre dato per scontato un sacco di cose. Tipo il fatto che lei non mi meritasse. Chiudo gli occhi, e la stanchezza mi inghiotte in un sonno che speravo di non incontrare.

E fa male quando nonostante tutto tu scegli me...

Ti amo, Rose Weasley.

#SPAZIOAUTRICE#
Forse un po' corto... ma è il pov di Al! Eh eh... ora.
Non ho pubblicato ieri, in segno di lutto per la Francia, ho sentito che girava questa "usanza", chiamiamola così.
Scusate se il capitolo è corto, ma era quello un po' speciale. Quindi si, questo è il penultimo... spero sia piaciuto... e... niente, a domani, se vi va lo pubblico domani... eh... okay, vado da un'altra parte ad essere triste.
Okay, bene, allora a domani e... LASCIATEMI UN COMMENTINOOOO

-ClaudiaAlways011

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