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Lapo si trovava seduto sul sedile di un taxi diretto a Castel Malnome, la sede del C.I.I.
La mente piena di pensieri, rifletteva sul recente incontro con padre Amaury e sulle informazioni emerse durante la discussione con Roberto. Prima di lasciare il vaticano aveva deciso di trattenersi nello studio del Cardinale ancora per un po', desideroso di approfondire la questione del tatuaggio e di acquisire ulteriori conoscenze sull'ordine monastico di Santiago. Le notizie ricevute non erano affatto rassicuranti, e la conversazione con il Cardinale era ancora fresca nella sua mente.
Roberto si era seduto di nuovo dietro la scrivania, visibilmente sconvolto dall'idea che un membro dei Cavalieri stesse vagando indisturbato all'interno del Vaticano. Doveva ancora metabolizzare la notizia, ma tutto sembrava improvvisamente più chiaro, compresa la morte di Ettore Colonna.
«Cosa la preoccupa veramente?» chiese Lapo, scrutando il volto del Cardinale in cerca di una risposta sincera.
Roberto sembrava titubante, come se non fosse ancora pronto a condividere i suoi veri timori.
«Senta, perché non inizia parlandomi di questo ordine?»
Annuì, quindi alzò lo sguardo su di lui e cominciò. «L'Ordine di Santiago, o per meglio dire l'Ordine di San Giacomo di Compostela, è un antico ordine monastico-militare sorto nel XII secolo nel Regno di Leòn. Il suo nome trae origine dal santo patrono di Spagna, Giacomo il Maggiore, sotto la cui egida i cristiani iniziarono nel IX secolo a combattere i Musulmani nel loro territorio. La sua fondazione fu voluta dal re Ferdinando II di Leòn che incaricò un gruppo di cavalieri di formare l'ordine. Solo, in seguito, e sotto il regno di Alfonso VIII di Castiglia, esso ricevette l'approvazione religiosa tramite la bolla papale voluta da Alessandro III nel 1175.
La regola che avrebbe guidato i suoi membri venne però composta solo qualche anno più tardi dal Cardinale Alberto Morra, il futuro papa Gregorio VIII.»
Lapo annuì, cercando di comprendere la portata delle informazioni ricevute. «Finora non vedo nulla di particolarmente preoccupante», ammise con un'espressione interrogativa.
«Non ancora. Vede i cavalieri del nuovo ordine furono immediatamente coinvolti nella lotta contro i musulmani che invasero i loro territori. Negli anni successivi riuscirono a respingere gli infedeli dalla Spagna, guadagnandosi terre, castelli e privilegi come ricompensa per le loro importanti vittorie.
Durante il XV secolo l'ordine arrivò addirittura a possedere e gestire gran parte dei territori della Spagna accumulando immense ricchezze. Queste ultime, insieme alla loro enorme influenza, furono usate per sostenere le pretese della corona di Castiglia.
Ma le implicazioni non si limitarono a questo..
Il loro potere aumentava sempre di più e le terre che venivano loro donate dagli aristocratici e dai ricchi che aderivano all'ordine, fecero sì che esso si espandesse anche al di fuori della Spagna, nei territori limitrofi e persino in Italia. Tutta questa ricchezza però finì per trasformare profondamente l'organizzazione interna. Da semplice aggregazione di fedeli dediti a una causa comune, esso divenne una sorta di congrega di elitari e nobili.
Solo individui di alto lignaggio, discendenti da famiglie nobili e devoti cristiani, potevano essere ammessi nell'Ordine. Successivamente, fu introdotta una regola secondo cui nessun aspirante ai Cavalieri di Santiago poteva avere antenati di altra fede oltre al Cristianesimo. Era richiesto che tutti i membri fossero ferventi cattolici. Queste disposizioni escludevano coloro che erano stati accusati di simpatizzare con eresie o che avevano commesso atti contrari alla fede cattolica. Tali regole attirarono l'attenzione della Chiesa di Roma, che le apprezzò al punto da designare l'Ordine come suo braccio armato, collaborando con gli inquisitori nella lotta contro le eresie.»
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I custodi del destino
Fiction HistoriqueMontsegur - 16 Marzo 1244 Sono passati più di trent'anni da quando Papa Innocenzo III ha indetto la terribile crociata contro gli eretici albigesi e la situazione sta volgendo al suo drammatico epilogo. Migliaia di innocenti sono stati massacrati, e...