26. Sola

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POV Carli

La casa di Kaya era sul confine tra la Fossa e la città, proprio ai piedi della collinetta che portava al cuore di Norgree.

Era stata una lunga camminata, ma il dolore nei polpacci si era rivelato una piacevole distrazione.

Non appena suonai il campanello, la porta si aprì solo di uno spiraglio, lasciando intravedere uno degli occhi verdi di Kaya, e un paio dei suoi riccioli.

"Carli..."

Le sorrisi mostrando tutti i denti. "Ho trovato uno skate abbandonato, l'ho nascosto alla pozza. Ci vuoi fare un giro?"

"Ecco..." La porta rimase quasi chiusa. C'era una catenella tirata sopra le nostre teste che ci divideva a metà. "In verità mio padre è molto arrabbiato che ho saltato la scuola. Dice che non devo più vederti."

Tenni il mio sorriso in posizione.

"E quindi?" Infilai le mani in tasca, mi guardai attorno. Suo padre non era mica lì. "Chi se ne frega di cosa dice."

Kaya puntò lo sguardo alle mie scarpe. "Mi dispiace, Carli." 

Chiuse la porta lentamente, facendola cigolare.

Rimasi a fissare lo spiraglio sbarrato ancora per un minuto. Poi feci dietrofront e tornai sulla strada.

Mi sarei riabituata subito ad andare in giro per conto mio. Non mi serviva Kaya.

Presi a camminare verso il centro della Fossa, dando le spalle al lato civilizzato della città. Non avevo grandi piani per la giornata, ma di sicuro avrei trovato qualcosa di interessante da fare gironzolando a casaccio. 

Avrei potuto andare alla pozza per conto mio e provare quello skateboard. Ma anche mentre ci riflettevo, sapevo che non ci sarei andata. Gli skateboard erano un'ossessione di Kaya, a me non fregava niente di quei cosi, ma almeno erano stati una distrazione decente.

Cosa mi rimaneva?

Avevo un bel po' di soldi addosso, potevo trovare il modo di spenderli. 

"Hey, Carli." Una voce mi fece sollevare lo sguardo verso il minimarket. 

Terry Flinch era appoggiato sulle vetrine sporche che mi faceva segno di avvicinarmi.  A ridergli appresso c'erano i suoi due amici senza cervello.

Terry aveva quattordici o quindici anni. Era tutto coperto di piercing ed era un vero coglione.

"Che c'è? Te la fai sotto? Vieni qua, Carli."

Tenni le mani nelle tasche mentre mi facevo avanti. "Che vuoi?"

"Dov'è la tua amichetta sfigata?"

Un altro giorno avrei tirato fuori i pugni. A quelli come Terry piaceva prendersela con le persone come Kaya. Nemmeno mi ricordavo perché avevo iniziato a difenderla, e in quel momento ne avevo ancora meno voglia del solito.

"Non lo so. Che cazzo vuoi, Terry?"

I suoi amichetti fecero il loro versi di uuuuh e oooooh che mi fecero alquanto irritare.

"Rilassati, stronzetta. Vogliamo solo mandarti in missione speciale."

"Missione?"

Terry indicò le porte a vetri del minimarket. "Ce l'hai presente il vecchio Jim? Se ci vede di nuovo entrare nel suo negozio ha promesso che ci spara nel culo. Ma tu sei ancora fresca e verginella. Ce le hai le palle per un lavoretto?"

Un lavoretto.

Adocchiai gli scaffali polverosi dall'altra parte del vetro.

"Te la fai sotto, vero? Ragazzi, ve lo detto che si cagava."

Coyote e OssicinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora