7 agosto
Era finalmente arrivato il giorno del matrimonio tra Melany e Vladimir. Sofia era al settimo cielo perché sentiva vicina la partenza, quel giorno decise per il bene di tutti di sotterrare l'ascia di guerra.
-" ma che razza di nome ha questa chiesa!"esclamò Sofia -"chiesa del Salvatore sul sangue versato... certo che i russi sono proprio strani, per dare un nome del genere ad una chiesa!" disse facendo ridere le bambine, mentre si recavano tutti dentro l'imponente abbazia .
-" Sofia ti prego, la chiesa è bellissima chi se ne frega del nome!"disse Emily.
Konstantin sollevò gli occhi al cielo e scosse la testa, la prese per un braccio e la fece entrare.
-" guarda che so camminare da sola, non occorre che mi trascini"
L'uomo la fece sedere vicino a Ivan, Sofia sbuffò e incrociò le braccia al petto, facendo ridacchiare l'uomo.
L'intera cerimonia cominciò, le piccole Petrov camminavano orgogliose per l'intera navata, spargendo petali a destra e a sinistra, mentre la sposa camminava accompagnata da Konstantin che una volta giunto all'altare la consegnò al fratello, dopo di che si sedette vicino a Sofia, che prese in braccio Dasha, mentre Elizaveta si sedette in braccio al padre,dopo un ora dalla cerimonia, le bambine dormivano profondamente, Sofia guardò l'orologio, -" quando finisce?"chiese sottovoce a Konstantin.
-"abbiamo ancora un'altra ora e mezza davanti!" Sofia sbarrò gli occhi e lo guardò...sconvolta -"così tanto?"
L'uomo annuì, la ragazza gemette, in quel momento invidiava le bambine, che ronfavano beatamente.
Finalmente dopo due ore e mezza la messa finì, le bimbe si svegliarono e corsero fuori insieme agli zii, Sofia cercò di scappare anche lei, ma Konstantin l'afferrò e la prese per mano facendola sbuffare.
-"ma insomma! Non sono una bambina che mi devi tenere per mano!"
-"a no? A volte mi sembri più bambina tu che le mie figlie!"
Sofia si morse la lingua per non rifilargli una rispostaccia, si era ripromessa che avrebbe fatto la brava e lo avrebbe fatto.
Salirono tutti sulla limousine,questa volta anche con lo sposo.
-"santo cielo, che lungo che è stato questo matrimonio, ma sono sempre così prolissi?"chiese Sofia.
-"certo!"rispose Vladmir sorridendo.
-"le messe ortodosse durano molto di più di quelle anglicane "disse Ivan.
-" oook allora quando vi sposerete.." Sofia indicò Ivan ed Emily, che arrossì, -"io vi manderò un bel biglietto d'auguri e anche un regalino, ma non ci penso a sorbirmi un altra messa così, che anche se so un po' di russo non ho capito nulla di cosa ha detto il prete".
Sofia si girò a guardare fuori dal finestrino, per ammirare un po' la città,perdendosi così l'espressione triste delle sorelle, Konstantin sospirò, si sistemò meglio la piccola Dasha in braccio, e guardò la giovane ragazza che teneva premuto in naso sul finestrino della macchina, intenta a guardare il panorama.
-"prima all'andata non avevo notato nulla, che cos'è quel palazzone?"
-" è il museo dell'Ermitage" rispose Konstantin -" e invece quello è il palazzo d'inverno!"
-" ma che bello, è che bel nome, perché si chiama così?"
-" è nata come residenza invernale degli Zar"rispose l'uomo.
-"ci abitavano le principesse!"disse Elizaveta, che seduta vicino a lei, le si coccolò vicino, in cerca di tenerezza.
-"ah!"rispose Sofia, accarezzando i lunghi capelli della bambina, guardandola affettuosamente , ciò non sfuggì a Konstantin, che aveva notato come in quel mese le bambine avessero legato moltissimo a lei, Sofia aveva riportato il sorriso e la serenità nei loro volti.
Arrivarono alla villa, che nel frattempo era stata addobbata a festa.
-" mio Dio, ma quante persone ci sono? Ma cosa siete delle celebrità russe?"
-" no, semplicemente siamo gente in vista, gente importante!"disse enigmatico Konstantin.
Il pranzo fu lungo, con varie portate e strane usanze, Sofia non vedeva l'ora che finisse quella giornata, alle bambine era stata risparmiato tutto ciò, e le invidiava! Konstantin non aveva ancora trovato una tata, probabilmente gli andava bene che lei giocasse con le sue figlie.
Verso sera, Ivan e Konstantin poterono finalmente sedersi al tavolo, per la felicità sopratutto di Emily.
Sofia continuava a osservare le persone, ad un certo punto fu attirata dall'arrivo di nuove gente .
Una bellissima donna alta, dal fisico mozzafiato, fasciata da un abito verde acqua, che metteva in risalto i lunghi capelli biondi,si avvicinò al tavolo in cui erano seduti i fratelli Petrov.
-"Konstantin!" L'uomo si alzò e la baciò sulla bocca.
-"Veruska!"
Sofia pensò che era veramente bellissima, in quel momento la stava invidiando, mentre le osservava il vestito, lo paragonò al suo, che aveva il colore della lavanda, sua sorella Melany, aveva fatto fare apposta quel vestito per il matrimonio, senza tenere conto se potevano piacere o no.
Sofia sospirò, mancavano tre giorni, doveva resistere e poi finalmente sarebbe tornata a casa, nella sua amata Bristol.
-"ragazze, voglio presentarvi Veruska Iloka, la mia fidanzata."
-"piacere di conoscervi ragazze, siete bellissime, avete proprio una bellezza tipica inglese , assomigliate molto a vostra sorella Melany"
Wow pensò Sofia oltre ad essere bella, sa parlare benissimo anche l'inglese .
-"vi piace San Pietroburgo?"chiese la donna.
-"si certo le due cose che ho visto dalla macchina oggi, le ho trovate molto interessanti..."disse Sofia molto soavemente.
-"Konstantin! Non le avrai tenute chiuse in casa per tutto il tempo?"
-"non c'è stato il tempo per portarle in giro!"
Sofia inarcò un sopracciglio ma stette zitta e si ripeté nella mente: tre giorni, mancano tre giorni poi San Pietroburgo e i fratelli Petrov possono andare a quel paese, compreso il loro cibo.
-"Sofia ? Ti chiami Sofia ?"
Sofia guardò la donna è capi stava parlando con lei
-" ehm scusa... ero distratta pensavo ad altro"
-" Non importa, posso solo immaginare come ti senta persa in questo posto. Dimmi un po' parlami di te, San Pietroburgo è più bella della tua citta? Hai il fidanzatino?"
Fidanzatino ma quanti anni credeva che avesse ?
-"la mia città è bellissima, ho un amico con cui mi sto frequentando!"
Konstantin registrò l'informazione, pensò a quel Charles che aveva letto nella relazione...
-" Sofia parli di Charles ?" Le chiese Emily .
Sofia incrociò le braccia al petto, -" bhe si, problemi, se esco con Charles ?"
-" oh no affatto"disse la sorella, ora era sicura di aver agito bene, rimanere lì a San Pietroburgo e non far più tornare Sofia a casa.
A Veruska non sfuggì lo sguardo che Konstantin aveva lanciato alla giovane Foster.
Nella sala calò il silenzio, gli sposi al centro della pista iniziarono a volteggiare, Sofia rimase affascinata dalla grazia con cui sua sorella si muoveva.
Un po' alla volta la gente riempì la pista, si sentì afferrare per un braccio e trascinare nella sala da ballo.
-"Konstantin!! Io... io non so ballare e comunque potresti anche chiederlo"
-" io non chiedo mai nulla Sofia , meglio che lo impari!"
-" tra tre giorni parto, per cui non avrò più di questi problemi."
L'uomo la strinse di più a se guardandola negli occhi, quella ragazzina lo faceva impazzire, la prima volta che l'aveva vista, gli era sembrato di rivedere sua moglie, invece conoscendola Sofia era totalmente diversa, era ancora più ribelle, cocciuta, dopo tanto tempo, aveva sentito una scossa all'inguine e gli era venuta voglia di possederla nel prato.
-"tre giorni eh? Vediamo..."
Il ballo era finito e la riportò al tavolo. Veruska era seduta a braccia incrociate, sembrava arrabbiata.
-"Konstantin, spero che adesso inviterai ME a ballare!" le disse alterata la donna.-"sono due mesi che non ci vediamo..."
-" ma certo cara..." Konstantin le offrì la mano, insieme si diressero in pista.
-" che belli che sono, fanno una bella coppia!"disse Sofia ammirando quanto stavano bene insieme soffocando la strana sensazione di dolore che aveva al petto, mentre volteggiava in pista con lui, si era sentita diversa, non sapeva spiegarsi le sensazioni, che lui le aveva suscitano perché erano nuove.
-"stanno insieme da un anno, Veruska appartiene ad una delle famiglie più importanti della Russia, suo padre, è definito duca del gas per i giacimenti che possiede!"disse Ivan.
-"capisco... ma come mai essendo la fidanzata, non è venuta prima alla cerimonia?"chiese Sofia curiosa.
-"perché a breve, anche se non hanno fissato una vera e propria data, si sposerà con Konstantin, ha passato due mesi alla Blue Lagoon d'Islanda, una delle terme più belle al mondo, perché voleva prepararsi al meglio per il suo sposo, ha perso però la coincidenza arrivando a quest'ora.
-"ah... due mesi di terme?"Sofia era scioccata, trovava anche la cosa molto sciocca, ma evidentemente lei se lo poteva permettere.
Tre giorni Sofia e poi diciamo addio a tutto questo.
Stanca di stare lì decise di andare a fare un giro fuori.
La fresca brezza della sera la fece rabbrividire, il sole stava tramontando, Sofia fece una passeggiata per i giardini, raggiunse l'altalena, aveva desiderio di salirci e dondolarsi un po', si guardò in torno furtiva e scoprì che Konstantin l'aveva seguita.
L'uomo si avvicinò a lei, si tolse la giacca e gliela posò sulle spalle.
-" Ylenia amava quest'altalena, questa l'avevo costruita per lei, ci andava sempre, tutti i giorni, appena l'aria si scaldava, veniva sempre qui, quando è nata Dasha ne ho costruita un altra, così ce n'era una per Elizaveta e una per Dasha, sai Ylenia faceva proprio come te, si dondolava nell'aria insieme alla bambina!"
Konstantin prese per un braccio Sofia che turbata dal racconto, non si oppose quando l'uomo la riportò dentro, ma anziché andare in sala dagli altri, la portò in camera.
L'uomo chiuse la porta dietro di se, Sofia iniziò a indietreggiare mentre l'uomo avanzava, arrivò a toccare il bordo del letto, vi si sedette e sollevò il viso verso di lui.
-" buonanotte, piccola Sofia!"
L'uomo si voltò e la lasciò sola. Sofia rimase a fissare la porta, cercando di capire cosa era appena successo.
-"mi ha messa a letto come una bambina!" Sofia incrociò le braccia e scosse la testa.
Konstantin sei un enigma.
Decise di docciarsi, poi una volta uscita trovò sotto le coperte le piccole Petrov addormentate , che ormai ogni notte venivano a dormire con lei, occupando la metà del letto che per poco era stato occupato da Emily.
Accarezzò i capelli biondi delle bimbe, e pensò che lasciarle sarebbe stato duro, ma era necessario per lei andare via da quel posto, non sopportava le regole e in quel mese era stata messa a dura prova la sua pazienza, si era morsa tante volte la lingua, per non venire più sculacciata.9 agosto
-" oh che bella giornata che è oggi, il cielo è nuvoloso, minaccia pioggia, ma non me ne frega niente , perché domani parto e ritorno nella mia amata Bristol!"
-"attenta a come parli ragazzina!" le disse Konstantin mentre tutta la famiglia si accingeva a fare colazione in silenzio. Le sorelle di Sofia erano taciturne,non osavano incrociare lo sguardo della sorella.
-"scusa, mi sono lasciata trasportare dall'emozione! Emily, hai trovato i biglietti aerei? E poi qualcuno sa dove sono finiti i miei documenti?" Melany iniziò a piangere, -"scusate non c'è la faccio!" scappò in camera, Vladimir la inseguì.
Sofia sospirò e cercò di finire la sua colazione, scosse la testa, l'ultima cosa che voleva era essere punita per non aver finito di mangiare, aveva capito che Konstantin non era un uomo che ascoltava, ma anzi agiva di conseguenza.
In silenzio salì le scale e finì di preparare il borsone. Guardò la camera enorme, guardò il letto, sospirò, -"come abbiano fatto ad innamorarsi così su due piedi, per me rimane un mistero!"
Uscì dalla camera ancora una volta guardò il cellulare che non prendeva nulla.
Andò a cercare le sorelle, le trovò in soggiorno, insieme agli uomini, quasi aspettassero il suo ingresso, si avvicinò a Melany. -"sorellona, non voglio farti soffrire con la mia partenza, io non... lo sai... e anche se detesto questo posto... verrò per la nascita della bambina!"
Melany si morse le labbra, Vladimir le circondò le
spalle -"non è detto che sia una femminuccia..."
Sofia sorrise e l'abbracciò, io mi sento che sarà una bambina..." poi si girò verso Emily, le prese la mano tra le sue, la guardò negli occhi e disse:-" Emily..." la sorella la interruppe,-"Sofia , ricordati che noi ti vogliamo bene, nessuna di noi vuole il tuo male..."
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Imperator
ChickLitSofia parte con sua sorella Emily, per Pietroburgo, dove devono raggiungere Melany, la sorella maggiore che convolerà a nozze con Vladimir, uno dei fratelli Petrov. Qui conoscerà Konstantin, il capo famiglia... ⚠️attenzione ⚠️ Presenti scene di sess...