Un forte bussare, interrompe il cicaleccio, la signorina Pavlov entrò, diede un occhiata alle bambine e fece una smorfia quando vide, che avevano lo smalto sulle dita.
-"immagino che è opera di vostra madre!"
-"si è opera mia, non è che lo smalto, dato ogni tanto, le manda fuori dai binari.
E comunque si rilassi, oggi è una giornata di festa, queste due damigelle, hanno da fare un sacco di cose e non hanno bisogno di lei."
-"Sofia!"disse Melany. -"io invece si, Natasha sta facendo i denti, rimarrà a casa con lei, non me la sento di portarla in chiesa"
La signorina Pavlov annuì.-"molto bene conti pure su di me! Conosco un massaggio gengivale russo, se me lo permette lo applicherò alla bambina!"
Melany sorrise e la ringraziò.
Dopo un ora, erano tutte in chiesa. Vladimir era seduto in mezzo a Sofia e a sua moglie.
Quando la musica partì, Konstantin accompagnò Emily all'altare, le piccole Petrov distribuivano petali dispensando sorrisi a destra e a sinistra. Konstantin le guardò con orgoglio, quello era merito di Sofia. A cerimonia finita in macchina al ritorno, nella grande limousine dei Petrov, le bambine commentavano il matrimonio, mentre il padre , guardava le loro unghie accigliato.
Lanciò un occhiata a sua moglie ma non disse nulla, era inutile.
Lei gli sorrise in risposta baciandolo sulla bocca.
La festa di matrimonio proseguì, in casa Petrov,tutto procedeva alla grande.
Alla sera, Sofia che era rimasta impegnata tutto il giorno a chiacchierare a destra e a sinistra, si rese conto che era da un po' che non vedeva le bambine.
-"Kon, ma dove sono Dasha ed Elizaveta?"
-"erano stanche le ho mandate a letto con la tata!"
-"ma Kon! Lo sai che mi piace metterle a letto, perché non me lo hai detto?"
-"perché stavi chiacchierando!"le disse lui sorridendo.
-"Kon!! Vado a dargli un bacino, anche se dormono! Sono le mie figlie, punto e stop!"
Il marito alzò le mani e le sorrise, la guardò salire le scale fino a quando non sparì, poi tornò alla festa.
Era un po' nervoso, sentiva come se da un momento all' altro, sarebbe successo qualcosa, ma si disse che il problema era che non avevano ancora trovato quel Charles.
Sofia in camera baciò le bambine.
La signorina Pavlov la guardava di sottecchi, un piccolo sorriso le incurvò le labbra mentre, continuava a leggere il libro.
Ad un certo punto la corrente saltò, si sentirono le esclamazioni di stupore generale provenire dal pianterreno.
-"oh questa dannata luce, un'altra volta è saltata!"
Improvvisamente, un forte odore di bruciato arrivò alle narici di Sofia, che allarmata si guardò intorno, seguendo le luci di emergenza, aprì la porta e guardò fuori in corridoio dove vide un fumo denso risalire dal pavimento.
-"Sofia??"
-"Kon?? Kon cosa sta succedendo?"
-"non lo so, giù c'è fumo e fuoco, non stiamo capendo niente, prendi le bambine e vai fuori da qui con Victor!"
-"ma dove dobbiamo andare? Kon ho paura,e le mie sorelle e gli altri?"
-" Sofia vai!" La baciò e la lasciò al suo uomo di fiducia.
La guardia Victor prese Sofia ed entrò in camera, prese le bimbe, e per un passaggio segreto che conosceva l'uomo portò in salvo le donne, compresa la tata, quando uscirono all'aperto il buio li avvolse.
Sofia si guardò intorno, e quado girandosi vide orripilata la scena, villa Petrov era avvolta dalle fiamme. In lacrime si voltò, e vide il corpo della guardia che giaceva per terra, un uomo teneva in braccio Elizaveta e la signorina Pavlov teneva in braccio Dasha.
-"ma cosa..." qualcuno le tappò la bocca, era premuta contro un corpo duro, provò a liberarsi ma nulla valsero i suoi movimenti, fu caricata in macchina insieme alle bimbe, in lacrime guardò l'uomo, che l'aveva tenuta, quando lo vide spalancò la bocca, davanti a lei c'era Charles.
-"Charles?"
-"ciao Sofia! Te l'avevo detto che sarei venuto a riprenderti!"
-"Charles, la villa va a fuoco, c'è mio marito e le mie sorelle la dentro, dobbiamo aiutarli! dove stiamo andando ?"
-"In Inghilterra! Per quanto mi riguarda tuo marito e le tue sorelle a quest'ora saranno cenere, ho fatto chiudere tutte le vie della villa. Mi ha aiutato la
mia cara mamma!" Charles indicò la tata, -"grazie anche all'aiuto di Veruska, che ha studiato tutte le uscite e i passaggi."
Sofia impallidì, si toccò il ventre, iniziò ad urlare, non potevano essere morti suo marito, le sue sorelle. Ivan... Vlad.
La signorina Pavlov, le somministrò, insieme all'aiuto del figlio un calmante, che la fece addormentare subito. Per le piccole non c'era problema, il sonnifero che gli aveva dato, le avrebbero fatte dormire fino ad arrivare nel Regno Unito.
Nel frattempo, a villa Petrov, Veruska aveva aperto le vie di accesso.
-"cosa stai facendo" le chiese suo cugino Dominik.
-"non erano questi gli accordi, Konstantin doveva essere mio non finire in cenere!"
-"andiamo via, prima che Kumar ti veda e ti faccia fuori!"
-"troppo tardi!"
Una scarica di proiettile stroncò la vita di Veruska e di Dominik.
Gli uomini della bratva invasero le uscite, Kumar roso di rabbia dovette levare le tende, per evitare di essere preso, ma non rimase a lungo arrabbiato, suo figlio Charles, aveva la piccola Foster.
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Imperator
ChickLitSofia parte con sua sorella Emily, per Pietroburgo, dove devono raggiungere Melany, la sorella maggiore che convolerà a nozze con Vladimir, uno dei fratelli Petrov. Qui conoscerà Konstantin, il capo famiglia... ⚠️attenzione ⚠️ Presenti scene di sess...