5 maggio
Il dottor Davies, fu chiamato a villa kumar, questa volta perché due bambine, avevano la febbre.
Quando il dottore arrivò e le visitò, le trovò pallide, e con uno sguardo triste. Si spaventò.
-"ma che trauma hanno subito queste bambine per ridursi così?"
La signorina Pavlov, sollevò le spalle e raccontò al dottore, che avevano perso i loro genitori in un incidente stradale.
-"poverine, capisco allora perché sono così tristi! Bhe posso dare una cura blanda, un leggero antidepressivo, ma andrebbero aiutate da un psicologo."
Il dottore prese lo stetoscopio e visitò Dasha. -"come ti chiamai?" la bambina lo guardò apatica, aprì la bocca e mimò il nome Dasha, la tata rispose al posto suo.-"si chiama Eta."
La bambina sentendo quel nome, si ritirò ancora di più dentro il suo guscio.
Al dottore vennero dei dubbi, ma stette zitto. Poi visitò Elizaveta, aveva la stessa espressione vacua della sorella, chiese anche lei il suo nome, sentì un flebile Elizaveta. Anche qui la tata intervenne dicendo che si chiamava Naira.
Il dottore si appuntò il nome russo, che la bambina aveva detto. A casa avrebbe riflettuto.
Prescisse gli anti depressivi, e le vitamine, disse di farle uscire svagare, giocare e di farle vedere da un psicologo.
-"le bambine ogni giorno vanno ad Hyde Park, perché sono consapevole della loro tristezza!"
Il dottore annuì dubbioso, se ne andò e quando rincasò pensò al nome Elizaveta, si chiese perché mai una bambina, dovesse dire un nome diverso da quello proprio, tra l'altro nelle condizioni in cui stava.
-"Elizaveta è un nome russo...cosa mi sta sfuggendo!"
Ripensò al tatuaggio di Sofia, provò a collegarlo con qualcosa di russo. Le bambine gli ricordavano tantissimo lei, per lo sguardo perso, era sicuro che in qualche modo erano legate.
Il dottore pensò, poi gli venne in mente cosa gli ricordava .
-"ma certo! Il mio collega Tchaikovsky! Lui ha lo stesso tatuaggio! Che siano legati in qualche modo?"
Davies decise di chiamare il suo vecchio amico.
T:-"pronto? L'ascolto!"
D:-"Tchaikovsky, da quanto tempo che non ci sentiamo, sono Davies, ti chiamo da Londra, eravamo compagni all'università, l'ultima volta che ci siamo visti, è stato l'anno scorso al convegno sulla salute, a Ginevra!"
T:"da quanto tempo! Mi fa piacere sentirti, anche se questo non è un buon periodo, ad ogni modo, perché mi hai cercato?"
D:-"in questo mese mi è capitato di visitare, una ragazza, incinta, è al quarto mese. Questa ragazza ha un tatuaggio come quello tuo!"
Tchaikovsky rimase in silenzio, un paio di secondi prima di rispondere.-"la... la ragazza... si chiama Sofia?"
D-"si!"
Tchaikovsky inspirò a fondo, ora sapevano dov'era la ragazza. -"ci sono anche delle bambine?"
D:-"si sono bionde, una di chiama Eta, ha fatto fatica a dirmi il suo nome, non sono convinto sia il suo, me lo ha detto la sua tata. Invece l'altra bambina che è un po' più grande, mi ha detto di chiamarsi Elizaveta, anche se poi la tata ha detto che si chiama Naira.
Sono due bambine molto fragili, sono in uno stato depressivo... la tata mi ha detto che i loro genitori dono morti in un incidente stradale.
Anche la ragazza non è messa tanto meglio, è molto stressata e ha rischiato più volte di perdere il bambino!"
T:-"zaebis! Maledetti... Davies tu non puoi immaginare, che bella notizia che mi hai dato, ora non posso dirti molto, per non metterti in pericolo, tu continua a fare quello che fai, ti chiedo solo se posso raggiungerti con un certo numero di persone... uno di questi è il marito di Sofia !"D:-" lui... quello che mi ha chiamato per visitare Sofia... lui mi ha detto che lei era sua moglie, la ragazza non ha confermato né smentito, ma non mi dava l'aria di essere felicemente sposata con lui, scommetto che sono state fatte prigioniere..."
T:-"non portano addosso segni di violenza, vero?"
D:-" no, quello no, non hanno lividi ne nulla, solo sono perennemente tristi."
T:-"capisco... senti, chi è l'uomo che ti chiama per visitare Sofia?"
D:-" Charles Shan!"
T:-"bingo! ti richiamo più tardi, devo avvisare Konstantin il marito di Sofia, ti faccio sapere quando partiamo, e tutto il resto, non sai quanto ci sei stato di grande aiuto !"
Entrambi i medici si salutarono,
Tchaikovsky corse dal suo più caro amico Konstantin, finalmente avevano il luogo preciso in cui approntare il piano.
L'imperator era nel suo studio, aveva davanti una cartina geografica dell'Inghilterra e una dell'India.
-"brat, ripassiamo i punti e vediamo cosa ci sfugge.
Qui abbiamo tutti i movimenti di Shan, non si è mai mosso da Bristol fino ad ottobre, ha frequentato il college di Sofia e una volta diplomato è rimasto a Bristol, poi è partito per la Russia, le sorelle di Sofia, hanno raccontato che Charles, negli ultimi mesi di scuola era diventato una presenza fissa, abbiamo fatto delle ricerche su di lui, che ci ha dato come risultato che era avanti di tre anni rispetto gli altri.
A Bristol frequentava però i stessi luoghi di Jay Shui e di Teo Kaia. Abbiamo capito che lì c'è un covo mafioso, quindi il ragazzo rappresentava un pericolo come gli altri,ed era per questo che abbiamo obbligato a stare qui Sofia, il covo non c'è più, gli altri si trovano a Liverpool, Birmingham, Leeds e Londra."
Konstantin fece una pausa poi proseguì.
-"Passiamo a kumar. Quest'ultimo però si trovava in India, non Inghilterra dove ha comandato fino a circa tre anni fa, quasi come si fosse ritirato, lasciando spazio a questi baldi giovani.
In qualche modo questi quattro personaggi sono collegati tra di loro."
I fratelli annuirono.
-"pensi che siano in India? O ci sono altri posti in Inghilterra dove non abbiamo pensato di guardare?"
gli chiese Vladimir.
-"kumar, ha abbassato la guardia come gli altri, alcuni dei nostri uomini sono lì piazzati in attesa di un mio segnale, ma per non mettere in pericolo Sofia e le mie figlie, per il momento non li faccio intervenire. Anche in Cina, hanno abbassato la guardia, anche lì sono pronti a far saltare la base, idem in Turchia e Kazakistan. Io sono sicuro che Sofia e le miei figlie, sono in Inghilterra, dove di preciso non lo so, per evitare di fare un buco nell'acqua, e di mandare l'allarme agli altri mafiosi, con il rischio che le sposti o le uccide, meglio procedere con cautela, anche se ciò uccide me, e agire solo quando tutti i dubbi saranno dissipati.
Dobbiamo concentrarci in uno di quelle città inglesi, ci sono troppe zone, sia dove è stato kumar sia quello frequentati dai 3 uomini. Non sono neanche sicuro che stiano in uno di quei posti L'unica certezza è che a Bristol non ci sono."
Vladimir annuì e anche Ivan.
Bussarono alla porta, Tchaikovsky entrò.
Konstantin lo guardò, in genere se non chiamato, il dottore stava per i fatti suoi.
-"Konstantin... ho una notizia da darti! Oggi ho ricevuto una chiamata da un mio collega, ci conosciamo dai tempi dell'università. Mi ha chiamato dall'inghilterra, precisamente Londra.
Sta seguendo una paziente incinta, che ha lo stesso simbolo che ho io nel polso."
L'Imperator rianimandosi, si avvicinò al suo amico dottore.
Tchaikovsky lo guardò e annuì, rispondendo alla domanda muta -"si è lei, ci sono anche Dasha ed Elizaveta, dobbiamo andare al più presto da loro, mi ha garantito che non hanno subito violenza fisica, ma devono averne subita molto di quella psicologica e non so di che tipo. Con loro c'è Charles Shan!"
I fratelli Petrov, erano in piedi, pronti all'azione.
-"partiamo subito?"chiese Vlad.
-"Da! Raggruppa gli uomini, dobbiamo partire a scaglioni per non dare alcun sospetto."
Konstantin si rivolse poi a Tchaikovsky,-"il tuo amico ci può ospitare per organizzarci?"
-"credo di sì, ad ogni modo glielo avevo già accennato lo devo richiamare!"
L'imperator gli ordinò di chiamarlo, aveva bisogno di sentire di più su Sofia e le sue figlie.
Il dottor Davies non poteva rispondere, era a villa Kumar a visitare nuovamente Sofia, le era comparso un rush cutaneo, dovuto all'ansia e allo stress.
-"stai tranquilla Sofia, è una condizione che può capitare a molte donne, ti lascio questo tubetto, è una pomata a base di erbe, di aiuterà a sentire sollievo e in giro di poco andrà via."
-"Grazie dottore!"disse con voce flebile Sofia.
-"senti ti va di andare un po fuori a passeggiare ti farà bene!"
Sofia annuì stancamente. Charles li guardò accigliandosi, non li perdeva mai di vista, per paura che Sofia dicesse qualcosa al dottore, sebbene gli avesse fatto varie raccomandazioni tra cui, mandare via le bambine prima del tempo, non si fidava comunque a lasciarla da sola.
Il dottore la fece camminare un po' sotto il sole, stettero in silenzio, Davies aveva capito che da solo con lei non ci sarebbe stato.
La fece sedere in una panchina. Sentiva il cellulare vibrare nella tasca, non osò prenderlo, sentiva di essere osservato e non voleva che succedesse nulla a nessuno.
Passati dieci minuti all'aria aperta, quando vide che un po' il colore nelle guance a Sofia gli era tornato, si accomiatò, raccomandando la paziente di stare ancora un po' all'aria se se la sentiva.
Una volta a casa, rispose al telefono
-"Tchaikovsky! Scusa se prima non ho risposto, non sapevo se eri tu, ma ero a casa da Sofia, non volevo destare sospetti, quel Charles è un cane da guardia!Dimmi tutto!"
T:-"sono con il marito di Sofia, Konstantin, vuole parlare con te!ti metto in viva voce"
D:-"sono tutto orecchie."
K:-"mia moglie... Sofia come sta?"
D:-" non bene, non so com'era prima che iniziassi a visitarla ma... ogni volta che vado mi pare sempre più apatica, come se si fosse spento il sole.
Prima sono stato da lei, mi ha chiamato quel Shan, mi ha detto che continuava a grattarsi, poveretta, dallo stress le è venuta un'orticaria. Le ho dato una cura e lo portata fuori all'aria aperta, volevo parlare un po' con lei da solo, ma quel Shan era sempre presente!"
L'imperator sospirò e strinse il pugno, la voglia di spaccare qualcosa era forte!
K:-"grazie che ti prendi cura di lei, le mie bambine invece?"
D:-"come Sofia, parlano poco, ma almeno loro le portano al parco, le ho viste ad Hyde park, ma non giocavano come normali bambine, sembravano controllate nei movimenti. A quell'età li, si deve saltare, correre, arrampicarsi e sbucciarsi qualche ginocchio, invece loro sembravano delle bamboline di porcellana!"
Konstantin levò lo sguardo al cielo, corse fuori dallo studio e all'aria aperta urlò, iniziò a rompere tutto ciò che incontrava.
Vladimir e Ivan corsero fuori, anche Dimitri lo raggiunse. Non riuscirono a fermare la sua furia, dovettero intervenire altri uomini, dopo averlo placato Dimitri, gli parlò. Riuscì a calmarlo.
Intanto Tchaikovsky dalla finestra, osservava la scena mentre prendeva accordi lui con il dottor Davies.
Dopo un'ora Konstantin riuscì a rientrare, ed era abbastanza calmo.
Tchaikovsky lo informò che aveva organizzato tutto per il viaggio.-"Konstantin, domani partiamo, presto rivedrai tua moglie, la riportiamo qui insieme alle bimbe e vedrai che andrà tutto bene!"
Konstantin si sedette, mettendosi le mani in faccia, -"perché non oggi, abbiamo l'aereo privato!"
-"no!"disse Vladimir, -"se dobbiamo avere un profilo basso, non possiamo andare con il nostro aereo. Dobbiamo prendere un aereo come tutti gli altri!"
-"14 ore di volo! Dimmi che partiamo al mattino presto!"disse l'imperator.
-"ma certo! L'aereo parte alle 3.00 dall'aereo porto di Pietroburgo, atterreremo a Londra alle 17 circa."
Konstantin annuì.
Quella sera il boss più temuto di tutti, si affacciò alla finestra, guardò il cielo color purpureo, si chiese cosa stessero facendo la sua malen'kiy, e le sue bellissime figlie.
Nello stesso momento Sofia guardava il cielo inglese. Come gli mancava Pietroburgo, come gli mancava suo marito.
-"oh Kon! Come farò a vivere senza di te! Mi avevi promesso che non mi avresti mai lasciata sola, che ci saresti stato per la nascita del bambino!" s'inginocchiò piangendo disperata, non faceva altro in quei giorni.
In quel momento entrò Charles .-"stai ancora piangendo per quello? Basta Sofia! Devi voltare pagina, se solo ti lasciassi andare con me..." l'uomo la prese tra le braccia, la portò nel letto, le prese il volto tra le mani e la obbligò ad aprire le labbra sotto il suo famelico bacio.
-"brucio per te, che voglia di scoparti!"
Sofia cercò di ribellarsi, di togliersi quelle mani di dosso, che la palpavano in modo rude.
-"Charles basta, mi fai male! Il bambino..."
-"oh basta con sto bambino! Questo schifo che porti in pancia, te lo toglierei se solo potessi! Invece fino a che non partorisci rimarrà li... ma appena sarà successo non ti darò il tempo di riprenderti, ti prenderò così tante volte che rimarrai incinta di mio figlio in poco tempo! Hai capito Sofia!"disse con rabbia l'uomo sbattendole la testa nel materasso ripetutamente.
Dopo di che Charles si alzò e la lasciò sola. Quando la raggiunse a letto più tardi, la trovò febbricitante, Sofia scottava. La obbligò a prendere del paracentemolo, il giorno dopo avrebbe chiamato nuovamente il dottor Davies.

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Imperator
ChickLitSofia parte con sua sorella Emily, per Pietroburgo, dove devono raggiungere Melany, la sorella maggiore che convolerà a nozze con Vladimir, uno dei fratelli Petrov. Qui conoscerà Konstantin, il capo famiglia... ⚠️attenzione ⚠️ Presenti scene di sess...