Cap 1

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Bristol 20 giugno

-"allora sei pronta Emily ?"esclamò Sofia  tutta emozionata. Presto lei e la sorella sarebbero partite per San Pietroburgo, avrebbero raggiunto la sorella maggiore Melany per il matrimonio.-"Sono quasi due anni che non la vediamo! Da quando Vladimir l'ha portata a vivere con lui in Russia!"
-"vero, però che bella coppia che sono... poi lei sembra sempre così felice quando la sentiamo!"disse Emily sognante.

Il volo durò circa  15 ore, arrivarono verso sera.
Degli uomini dalla corporatura robusta tenevano un cartello sollevato con scritto il loro cognome.
-" penso che quelli stiano aspettando noi!" Sofia indicò alla sorella il trio di uomini vestiti di nero.
Le ragazze si avvicinarono, -"io non so parlare bene il russo" disse Emily -"speriamo riescano a capire ciò che che dico...Dobryy den'..."  Uno degli uomini la stoppò, -"buonasera signorine, seguiteci, vi porteremo a villa Petrov  dove vostra sorella Melany, vi sta aspettando!"
-"oh bene, molto bene, andiamo!"disse Sofia  un po' innervosita da tutta la situazione.
Salirono in una limousine.
-"Wow che macchina lussuosa, i Petrov devono essere  una famiglia molto ricca" disse Emily.
-"Melany non ci ha mai parlato molto di loro,ne sul lavoro di Vladimir, io ho capito solo che tutta la famiglia Petrov  sono degli imprenditori" disse Sofia. Le mancava molto sua sorella, era la più grande, aveva 25 anni lei ed Emily erano l'unica famiglia che aveva, in quanto i loro genitori erano morti quando erano piccole, ritrovandosi a crescere in una casa famiglia.
-"anch'io, ho capito così, comunque sia per un po' staremo insieme,del resto siamo una famiglia, c'eravamo fatte una promessa quando siamo uscite dalla comunità, di rimanere sempre unite!"disse Emily.
-"già ma poi Melany ha conosciuto Vladimir e se  le portata via!"disse Sofia incrociando le braccia, ricordando ancora il momento in cui le aveva salutate improvvisamente, così su due piedi per partire con il suo amore, un amore appena conosciuto,in quel momento aveva odiato il russo.
Arrivarono dopo circa un ora, un maestoso cancello si aprì, lasciando passare la macchina, dal finestrino le ragazze videro ampie distese di boschi a destra e a sinistra della strada, poi un enorme distesa di verde  li accompagnò per altri 5 minuti, per poi aprirsi in un  vasto giardino imponente , variopinto,ricco di una varietà di fiori e alberi che  lasciarono a bocca aperta le ragazze.
La macchina parcheggiò davanti ad una grandissima Villa. Vi scesero , si guardarono intorno, Sofia  guardò i muri alti che circondavano l'intero posto.-"mamma mia, che brividi!"
-" in effetti fa un po' freschetto!"disse Emily pensando che quello che aveva detto la sorella fosse dovuto all'aria fresca della sera.
Entrarono nella magione.
-"oh mio Dio, ragazze finalmente!" la voce squillante di Melany le raggiunse, subito furono travolte dal suo abbraccio. -"mi siete mancate tantissimo, sono così felice che siate qui, Sofia... sorellina mia!" Melany l'abbracciò stretta stretta e poi la guardò. Le sorelle non si assomigliavano molto, Sofia  era bassa, magra, con i capelli castano chiaro, dalle sfumature rosse d'orato e occhi del color del miele, invece Emily ed Melany era più alte, leggermente in carne, con capelli castano scuro come gli occhi. -"finalmente posso presentarvi Vladmir dal vivo, non credo che Skype gli rendeva giustizia."
L'uomo fece un passo avanti, sorridente, si presentò alle ragazze baciandole sulle guance una ad una.
-" lieto di fare la vostra conoscenza, la mia bellissima fidanzata non stava più nella pelle di vedervi. Sopratutto tu Sofia , la piccolina di famiglia." L'uomo sorrise quando la ragazza sbuffò, aveva 18 anni. sei in meno di Emily che ne aveva 24, e sette da Melany.
-"Vi presento mio fratello minore Ivan,manca solo nostro fratello maggiore Konstantin che si trova a Mosca per affari, dovrebbe tornare domenica!" L'uomo si presentò baciando le ragazze sulle guance com'era loro usanza.
Sofia   osservò i due fratelli, si assomigliavano molto, erano alti, robusti, con gli occhi azzurri e i capelli corti quasi rasati a zero.
-"penso sarete un po' stanche dal viaggio, Melany accompagnale nella loro stanza, tra un paio di ore sarà pronta la cena, ci vediamo dopo ragazze!" disse Vladmir lasciando il corridoio insieme al fratello.
Le ragazze salutarono e guardarono Melany . -"venite vi mostro la vostra camera, oh mio Dio sono così felice, abbiamo tanto da chiacchierare!" la sorella maggiore le  trascinò su per le scale, alcuni uomini avevano  portato già  su le loro valige.
-"ma quanti anni hanno i fratelli di Vladimir?"chiese Sofia  curiosa.
-"dunque Ivan ne ha 26, Vladimir ne ha 29 e invece Konstantin ne ha 30"
-"caspita sorellona, te lo sei scelto vecchietto!"
-"Sofia ma cosa dici?" Melany rise -"sei la solita scema" le disse affettuosamente scompigliandole i capelli.
La sorellina le rispose con una linguaccia.
Entrarono in una camera enorme, un letto matrimoniale, due comodini, delle lampade e un armadio completavano l' arredamento.
-"allora Melany, come mai questo matrimonio? Insomma state insieme da quanto due anni?"disse Sofia diretta .
-" emh ma ci amiamo molto, insomma stiamo bene insieme!"disse Melany sorridendo.
-"ma starai sempre qui, non tornerai più a Bristol?"
Melany, abbassò lo sguardo e si torturò le mani,-"no...abiterò qui, in questa villa, Vladmir ha la sua vita il suo lavoro qui!"
-" ma Melany... l'università di Giurisprudenza? Avevi detto che la tenevi in sospeso, insomma, non vuoi più diventare un avvocato?"chiese Sofia.
Melany guardò sua sorella e sorrise -"no, non m'interessa più diventare avvocato, voglio sposare il mio Vladmir... io..."  la ragazza prese la mano di Sofia e se la posò sul ventre. -"aspetto un bambino, 
nascerà a gennaio!"
Le ragazze aprirono la bocca sconvolte, Sofia  aveva ancora la mano appoggiata sul ventre di Melany, solo allora si accorse della leggera  rotondità, del fatto che avesse anche il viso più pieno e che fosse più luminosa, non se n'era accorta perché indossava un vestito largo.
-" Melany... io non so che dire, santo cielo, mamma a 25 anni. Sarò zia ...oh mio Dio sarò zia!!!" Sofia abbracciò la sorella -"sei felice Melany?"
La ragazza annuii.
-"allora lo sono anch'io  per te!" disse Sofia.
-" si anch'io sono felice, che diventerò zia !" disse Emily, -"non posso crederci, mio Dio che notizia, per questo allora vi sposate?"
-"si, Vladimir non vuole che nasca fuori dal matrimonio, sono molto antichi nelle loro usanze!"
disse Melany.
-"bhe ma scusa, se tu non lo vuoi sposare, potevi dirglielo, chissene frega delle loro usanze!"disse Sofia sbuffando.
-"va bene così Sofia,io sono contenta!"le rispose Melany.
Emily abbracciò la sorella maggiore, poi si voltarono e invitarono nell'abbraccio la sorellina, che era ancora corrucciata.
-"su Sofia, non fare quella faccia, che ti fa sembrare una prugna!" le disse la maggiore delle sorelle.
La piccola sbuffò, ma poi si arrese e si unì all'abbraccio. Stettero un po' così poi iniziarono a chiacchierare di tutto e di più, di quello che avevano fatto a Bristol in quell'anno, Melany raccontò loro di quanto era dolce Vladmir e di com'era la sua vita a Pietroburgo.
-" ma quindi, per uscire devi uscire solo se c'è lui?"
domandò Sofia.
- "si, non posso mai uscire da sola, è... pericoloso!"
-" ma perché scusa? Ci sono... c'è gente cattiva che gira  qui a Pietroburgo?"chiese Sofia  preoccupata, spaventando anche Emily.
-" emmh si più o meno!"disse Melany senza approfondire altro.
-"ma... che brutto posto! Ma sei sicura che vuoi rimanere qui? Non Potete venire stare a Bristol?"chiese Sofia angosciata.
-"no, sto bene qui, non preoccuparti, per quello che ti ho detto prima, Pietroburgo non è pericolosa li per sé, solo che  i Petrov, sono gente facoltosa, uscire...c'è sempre l'invidioso... capisci?"
Melany non poteva sbilanciarsi molto, sperò che le sorelle capissero.
-" ok ho capito, quindi questi due mesi che passeremo con te... staremo...staremo sempre qui?"
-" ma no tranquilla Sofia, usciremo si, con Vladmir e i suoi fratelli. Stasera no, ma domani forse si, vi facciamo vedere tutte le cose belle che ci sono qui a Pietroburgo!"
Sofia sorrise alla sorella, anche se le rimase l'ombra di preoccupazione, che razza di posto era se per uscire avevano bisogno della scorta! poi continuarono a chiacchierare finché una cameriera bussò loro la porta.
-"signorina Melany, è pronta la cena, i signori Petrov vi aspettano."
-"arriviamo!"
Le ragazze si prepararono velocemente e scesero a tavola dove gli uomini le stavano aspettando.
-" bene ragazze,  la nostra cuoca ha preparato piatti tipici russi, spero siano di vostro gradimento"disse Vladmir sorridendo alle ragazze.
Venne servito il borsch, Sofia  guardò dubbiosa la strana zuppa loro servita, deglutì preoccupata, non era un amante dei cibi strani, però non poteva neanche pretendere di mangiare le cose a cui era abituata. Sospirò, sarebbero stati due mesi  lunghi.
Con gran fatica mangiò la zuppa, nel frattempo le sue sorelle interagirono  con i due fratelli , Emily chiacchierò molto con Ivan.
Alla fine della prima portata Vladimir si rivolse a Sofia.-"ora che hai terminato il college, quali sono i tuoi progetti per il futuro?"
-" voglio andare all'università di giurisprudenza , voglio diventare un magistrato!"
Vladmir  la guardò e sorrise.-"un magistrato eh? In famiglia avete proprio la passione per la giurisdizione?"
-" eh si! A noi non piacciono le ingiustizie, a Bristol abbiamo molte cose che non funzionano, c'è un alto tasso di criminalità, la British Firms, la mafia inglese si sta espandendo un po' troppo, vanno sistemate un po' di cose!"
Melany sputò fuori l'acqua che stava bevendo e iniziò a tossichiare.
-" Melany! Che combini!"chiese Sofia preoccupata.
-"si scusate... io" Melany si asciugò la bocca.
-" è la tua bimba che ti fa fare questo!"disse Sofia  sorridendo alla sorella che l'aveva vista pallida.
-" bimba??"chiese Melany guardandola con curiosità.
-" si bimba, avrai una bimba perché l'ho deciso io, avrai 3 femmine, come noi, le migliori sorelle al mondo!"
Melany sorrise e strinse la mano alla sorella.
Vladimir e suo fratello Ivan osservarono la scena in silenzio e non dissero nulla.
Ad un certo punto in sala da pranzo, sbucarono due bambine bionde, che corsero vicino ai fratelli Petrov, una piangeva disperata inseguita da una cameriera.
-" Elizaveta, Dasha cosa fate qui? Vera perchè non sono con Polina?"chiese Vladimir prendendo in braccio la piccola Dasha, mentre Ivan cercava di tranquillizzare Elizaveta.
La domestica, abbassò lo sguardo e scosse la testa,-"ha bevuto di nuovo signore, e sta dormendo!"
-"ora basta, ogni volta che mio fratello si assenta, Polina fa ciò che gli pare, è licenziata, chiama Sergey e digli di buttarla fuori!"
Vera fece un inchino e corse ad eseguire l'ordine,  nel frattempo la piccolina smise di piangere.
-"va tutto bene piccola, visto che siete qui, Dasha ed Elizaveta vi presento le sorelle di Melany!"
La piccola Dasha guardò Sofia ed Emily con circospezione, invece  Elizaveta, si alzò in piedi e fece un inchino e si presentò.
-"dovete scusare Dasha, non parla da quando è morta la loro madre!"disse Vladimir, mentre la piccola nascondeva la testa nel petto dello zio.
Sofia guardò le bimbe con tristezza -"mi spiace, anch'io ho perso la mamma che ero piccola come voi, quindi vi capisco!" Si alzò e fece una dolce carezza sulla testina della piccola, poi andò da Elizaveta e come le aveva visto fare poco prima, s inchinò di fronte a lei, presentandosi -"molto piacere di conoscerti,  Io sono Sofia!"
La bambina le sorrise e le strinse la mano.
Vladimir si alzò in piedi -"bene, ora salutate, vi porto a letto, più tardi  avviserò vostro padre e vedrà lui cosa fare!" Melany lo aiutò a portare le bimbe in camera .
-"povere piccole! La loro mamma le ha lasciate troppo presto!"disse Ivan.
-"e di cosa è morta se si può sapere!"chiese curiosa Sofia.
-"incidente stradale, è stata ricoverata d'urgenza, Konstantin aveva chiamato i migliori medici affinché la salvassero, ma purtroppo la forte botta che aveva preso in testa, l'aveva portata in coma irreversibile, era  in uno stato di profonda incoscienza, tutte le funzioni del cervello e del tronco encefalico,  erano morte. Dato che non si sarebbe mai più risvegliata, era inutile mantenerla in vita!"
Sofia rimase sconvolta dal racconto, povera donna,
-"quanti anni aveva?"
-"25 anni! È successo due anni e mezzo fa, a gennaio, la strada era ghiacciata, guidava lei, non poteva, lo sapeva, le regole, ma lei era un po' ribelle, aveva convinto la guardia, inutile dirti che è morta anche quella!"

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