-"l'altra volta sei stato molto cattivo, non meritavo una punizione così dura, ho paura che sarà peggiore....non voglio andare nei sotterranei..."
-"non ti porterò nei sotterranei,e non sarà come l'altra volta.Ma non te la lascerò passare liscia. Ti disciplinerò affinché tu possa capire che ogni azione ha una conseguenza."
Sofia si morse le labbra.
-"non morderti le labbra!"le disse l'uomo, toccandogliele con l'indice.
-"se ti prometto, che non scapperò più, che non farò più nulla che ti faccia arrabbiare, mi lascerai stare?"
-"Mi dispiace piccola, la trasgressione non si cancella per il semplice fatto che hai cambiato idea. Quando sei con me, io ho il comando.
Questo significa che mi prenderò cura di te, sempre!"
"Ma prendersi cura di una persona, non implica una punizione" protestò la ragazza..
"Certe volte, prendermi cura di te significa disciplina, sei cresciuta senza una guida, Melany ci ha raccontato che quando stavate a Bristol , tu non obbedivi mai alle regole, ne in casa famiglia ne a casa, come per esempio il copri fuoco..."
-"Melany poteva stare un po' zitta e farsi gli affari suoi!"disse Sofia incrociando le braccia.
-"ecco qui il tuo caratterino, forza, spogliati, puoi rimanere in biancheria!"
-"non... non puoi punirmi da vestita?"
-"No! Spogliati, non farmi perdere la pazienza, vuoi che te li tolga io?"
Sofia sospirò e si tolse gli indumenti.
-"Molto bene brava, vieni!"
L'uomo la trascinò nel letto, la rovesciò sulle sue ginocchia.
Sofia si ritrovò a fissare il pavimento, piegata all'altezza della vita sopra le sue ginocchia.
-"Ehi, aspetta!" Cercò di spingersi in su, ma lui le afferrò i polsi, bloccandoglieli dietro la schiena. La sua presa era la stessa che avrebbe avuto con delle manette di ferro.
Appoggiò la mano sulla coscia, premendo col palmo enorme appena sotto il sedere, le abbassò le mutandine.
-"Konstantin è proprio necessario?"
-"zitta! Ora ti sculaccerò" la informò con voce calma e profonda.
-"Ricordati mi hai promesso che non mi avresti fatto male" disse debolmente.
-" stai tranquilla, so quello che faccio!" la assicurò. "Forse sarai un po' indolenzita dopo, ma non ti farà male."
La sua mano si spostò lungo la sua coscia esterna, poi risali sul fianco accarezzando la nuda schiena, fino a infilare le dita sotto l'orlo del reggiseno e lo sganciò.
Sofia s'irrigidì.
-"Non farò nient'altro che sculacciarti."
Sofia si morse il labbro, quell'attesa la stava uccidendo. Inoltre era imbarazzata per la posizione e per le strane sensazioni che il suo tocco le stavano dando. Lui continuò ad accarezzarla, su e giù, poi le sue dita, s'intrufolarono tra le sue gambe.
Sofia iniziò a ribellarsi, -"Konstantin smettila, cosa stai facendo?"
-"Zitta! Lasciami fare!" le toccò l'apertura della vagina, compiendo dei lenti cerchi , poi scese giù e le sfiorò il bocciolo. Sofia sentì il calore liquido tra le sue gambe farsi piu vischioso, e il suo sesso prese a pulsare a ritmo con il battito cardiaco.
Arrossì di vergogna e di piacere, il suo corpo e la sua mente stavano combattendo una battaglia. Si arrese la schiena s'inarcò in automatico, offrendosi alle sue mani.
-"Konstantin cosa stai fa-facendo? Vuoi punirmi una volta per tutte così la finiamo?"
-"ho detto che devi stare zitta!"
Le pizzicò il clitoride e iniziò a tintilarlo, -"ti stai bagnando per bene Sofia , ti piace!"
Sofia arrossì, poi averti qualcosa di lungo e duro pulsare contro la sua pancia.
Le abbassò di colpo le mano, Sofia si dimenò sulle sue ginocchia, sussultando per lo shock.
SCIAFF !Il rumore della sua mano enorme che schiaffeggiò il suo sedere per la seconda vokta risuonò nella stanza. Sofia trattenne il fiato, e prima che avesse la possibilità di rilasciarlo con un grido acuto, lui la sculacciò di nuovo e di nuovo ancora. Sofia di dimenò sopra le sue ginocchia, cercando di scostarsi dall'impatto del suo palmo.
-"Konstantin !" protestò, strattonando contro la sua presa di ferro, che aumentò la stretta tenendola bloccata, mentre continuava a riversare
colpi brucianti sulla sua carne tenera.
Un altro schiaffo. -"Sei pentita di essere scappata?"
-"Sì." disse tra le lacrime Sofia .
Konstantin riprese ad accarezzarla, e lei tremò sotto le sue mani. Il tocco tenero delle dita percorse il segno delle mani sulle natiche.
-"Promettimi che non lo rifarai e non metterai mai più la tua vita in pericolo."
-"Lo prometto!" giurò singhiozzando -"Prometto che non cercherò più di scappare. Però adesso basta ti prego"
Ma lui continuò ad accarezzarla, tornando a stimolarla, accarezzandole il bottoncino, i suoi movimenti erano sicuri, nemmeno un po' titubanti. Sa esattamente cosa fare per farla eccitazione, come toccarla. Sofia detesta questo, ma non riesce ad opporre resistenza a quella sensazione, che trova maledettamente bella.
A ogni colpo delle sue abili dita, la tensione dentro di lei aumenta e si intensifica, mentre la pressione insidiosa inizia ad accumularsi nel basso ventre. Geme, con i fianchi che spingono involontariamente verso di lui, mentre lui continuava a giocare con il suo sesso fino a farla impazzire.
-"Oh, sì" il gemito sfuggi a Sofia, i muscoli interni iniziarono a contrarsi e l'orgasmo l'attraversò con la stessa forza di un uragano.
Prima di riuscire a riprendere fiato, Konstantin la sollevò in piedi, il reggiseno cadde non più sostenuto.-"Bozhe moy, kakaya ty krasivaya, ti voglio e non vedo l'ora di sposarti per poterti possedere."
Passata la tempesta, Sofia cercò di coprirsi, imbarazzata raccogliendo la sua biancheria, non sopportando di stare nuda davanti a lui. La faceva sentire troppo vulnerabile.
-"rimani nuda! Voglio guardarti mentre mi tocco, non voglio andare a finire da solo in bagno come le altre volte, non pretendo ancora che mi soddisfi tu, perché sei ancora tanto innocente, ma voglio che rimani qui davanti a me. Getta a terra gli indumenti!"
Sofia era ferma con la biancheria intima in mano premuta sul petto.
-"Sofia !"
La ragazza chiuse gli occhi e li lasciò andare.
Konstantin si aprì l'asciugamano e iniziò a toccarsi, -"guardami! guardami mentre mi do piacere"
La ragazza aprì gli occhi e lo guardò, rimase sconvolta dalla grandezza, anche se quando lo sentiva addosso le pareva enorme, non pensava che lo fosse veramente.
Vide il movimento delle mani che andavano su e giù e poi lo sentì gemere e infine esplodere.
Sofia vide lo schizzo bianco partire e colpirla sul ventre, lo sentì caldo sulla pelle e lo vide colare e scendere verso i riccioli scuri tra le gambe.
-"sei uno spettacolo, vieni andiamo a fare una doccia!"

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Imperator
ChickLitSofia parte con sua sorella Emily, per Pietroburgo, dove devono raggiungere Melany, la sorella maggiore che convolerà a nozze con Vladimir, uno dei fratelli Petrov. Qui conoscerà Konstantin, il capo famiglia... ⚠️attenzione ⚠️ Presenti scene di sess...