19. novias?

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- academia.

alicia's pov.

"Ma noi, cosa siamo?"

Una semplice domanda.
Non sapeva come rispondere.
Raquel si irrigidì come una statua e afferrò la mia mano intrecciando le nostre dita.
Eravamo sdraiate in un prato verde dietro la struttura immensa dove avevamo appena finito le lezioni e il sole accarezzava i nostri visi ed ero così in pace.
La mora al mio fianco stava formulando un discorso concreto perché mi accorgevo da come aggrottava le sopracciglia, dalle sue labbra serrate e la sua mascella era così evidente.
Cazzo, forse avevo sbagliato a chiederglielo così di punto in bianco.
"Beh, solo amiche non di certo dato che scopiamo." disse pensandoci e gemette dal dolore perché le diedi un colpo sul braccio intimandole di abbassare la voce, mi guardò male e mi voltai verso di lei sistemando il telo nella quale eravamo sdraiate.
"Sto solo chiedendo, rilassati." dissi facendo spallucce e mi guardai attorno, anche se non c'era nessuno sotto a questa siepe enorme avevo sempre quella paura che qualcuno ci stesse guardando o peggio ancora, spiando.
"Tu lo vorresti? Insomma, molte cose cambierebbero perché se facciamo questo passo non saremo più libere come prima." spiegò cauta con la paura di sbagliare qualcosa con la sottoscritta e le guance mi andarono in fiamme perché non avevo mai avuto una relazione seria in tutta la mia vita.
Ero la classica persona che non si voleva impegnare proprio per niente con un'altro individuo e sopratutto nonostante avessi avuto degli incontri occasionali con delle donne, Raquel era l'eccezione dove dava vita al nostro rapporto che a quanto pare, stava continuando.
E appunto, si stava evolvendo.
"Non mi sei irrilevante pecas, non è stato rilevante un cazzo da quando è iniziato tutto questo e ritengo che, tutto deve avvenire da sé come abbiamo sempre fatto. Ci stiamo frequentando da mesi certo, quasi un anno se ci pensi." disse parlando seriamente e mi voltai verso di lei, distesi le mie gambe lunghe e appoggiai una mano sul mio stomaco cercando di regolarizzare il mio respiro molto accelerato, c'era sempre questa agitazione che mi faceva un pochino stare male quando dovevo aprirmi con qualcuno.
Però hey, davanti a me avevo Raquel, la mia migliore amica.
Perché non sarebbe mai stata un'estranea indipendentemente dalla piega che avrebbe preso il nostro rapporto in questo momento, infatti le sorrisi rassicurandola un pochino dato che andava subito in tilt quando si trattava di me e si guardò un'attimo attorno.
Si abbassò lentamente accarezzando il mio viso e cercò le mie labbra baciandomi dolcemente stando sempre sull'attenti, eravamo abbastanza coperte in questo punto e non appena la sua lingua si intrecciò con la mia strinsi il suo viso staccandola piano.
"Calmati, siamo in un luogo pubblico." le ricordai severa e incurvò subito le labbra in una smorfietta infastidita, mi misi seduta facendomi scappare una risata e le lasciai un'altro lunghissimo bacio non vedendo l'ora di passare del tempo con lei stasera.
Era sempre così.
Non ne avevo mai abbastanza.
"Andiamo? Ti ricordo che tu devi mangiare, io invece devo allenarmi e stasera voglio andare a bere qualcosa nel nostro solito locale con gli altri. Che ne pensi?" disse alzandosi e mi porse la mano, l'afferrai al volo e mi tirò su come niente, circondai il suo collo con le mie braccia esili mentre le sue mani girovagavano nei miei glutei che strinse dolcemente.
Doveva sempre marcare il territorio come un segugio.
"Dimentichi che sono una donna dipendente con il potere tra le mani che può fare ogni singola cosa, lo sai? Comunque accetto, non farti troppo bella stasera perché anche se non stiamo insieme, ricordati che vengo a letto con te." mormorai stuzzicandola un pochino e mi porsi lasciandole un bacio veloce raccogliendo poi il telo, Raquel mi guardava scioccata e risi mentre mi puntava un dito contro ma poi scosse la testa alzando gli occhi al cielo.
"Ecco perché mi piaci, tanto, joder." disse venendomi dietro mettendosi la borsa in spalla e prima di andare nelle nostre rispettive macchine mi lasciò un bacio sull'angolo della bocca dato che Monica stava venendo nella sua direzione con il suo fidanzato.
Misi in moto e Raquel mi seguì con lo sguardo fino a quando non mi diressi a casa mia.

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