❝<<Pedro?>>
<<Sono nei guai. Nei guai fino al collo>
Shōyō si spostò di lato per farlo entrare in casa. Era da solo in casa. I bambini erano usciti con i suoi genitori per una giornata all'insegna del divertimento più sfrenato. Indossava una maglietta lunga e larga del Hard Rock Cafè di Amsterdam, una delle poche vacanze che era riuscito a fare con i suoi amici prima della gravidanza di Dalai. <<In che guai ti sei cacciato?>>
Pedro prese un respiro profondo per poi voltarsi verso l'amico di vecchia data. Shōyō si chiuse la porta alle spalle, aveva i capelli scompigliati e la faccia di chi voleva dormire ma di chi non poteva farlo a causa della campagna elettorale. <<Come mai non sei in ufficio oggi?>>
Shōyō scrollò una spalla tirando su con il naso. <<Decimi di febbre. Hitoka mi ha minacciato di non presentarmi e di organizzare il tutto in via telematica, altrimenti sarebbe stata contenta di farmi tornare a casa a calci in culo. Mi ha fatto paura e quindi ho deciso di rimanere a casa>>
Pedro annuì con diversi cenni della testa. Si schiarì la gola spostando il peso da un piede a un altro, come quando era bambino e doveva chiedere a suo padre il permesso di poter andare a giocare in giardino con i fratelli. <<Senti, volevo chiederti un favore>>
<<Ovvero?>>
<<Non è che potremmo anticipare quello scherzetto super divertente che volevi fare a tuo marito?>>
Shōyō inarcò un sopracciglio. <<Perché?>>
Pedro si grattò la nuca nervosamente, ridacchiò leccandosi il labbro superiore con la lingua. Era nervoso, agitato, non avrebbe mai creduto possibile di dover arrivare a fare quello per un po' di quieto vivere. <<È possibile che ci sia la figlia di un imprenditore amico di mio padre che vorrebbe tantissimo salire sulla mia giostra privata, non so se mi spiego. Ma a me non piace perché è... strana. Mi guarda sempre come se volesse chiudermi in camera e non farmi più uscire, come se volesse sposarmi per poi tradirmi con il giardiniere e ammazzarmi per prendersi l'eredità>>
Shōyō si passò una mano tra i capelli e poi sul viso... ma di che cazzo stava blaterando quell'idiota? E perché lo stava dicendo a lui, che in relazioni amorose faceva davvero schifo. <<A proposito di quello... io non credo di volerlo più fare. Non ne vale la pena. Ormai Tobio si è messo sul piede di guerra e per quanto sarebbe stato appagante vederlo bollire nel suo brodo... — sospirò sonoramente. — Non ne ho più molta voglia. Ho la campagna a cui pensare, devo vincere le elezioni e mettere fine al regno subdolo di Hirohito. Se dovessi perdere tempo dietro a queste cazzate da adolescente ormonato trascurerei il lavoro e soprattutto i bambini. E io non voglio trascurare più del dovuto i bambini, già li vedo poco o nulla a causa della campagna. Non voglio eliminare altro tempo che potrei dedicare a loro>>
<<Puoi farlo per me? Solo una volta. Alla festa di beneficenza di questa sera, ci sarà anche quella psicopatica. E i miei genitori. Ma soprattutto la psicopatica>>
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ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀ
Fanfic| 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 | • | CAPITOLI REVISIONATI: 23 | [...] sʜᴏ̄ʏᴏ̄ ᴇʀᴀ sᴛᴀᴛᴏ ʟ'ᴀᴍᴏʀᴇ ᴅᴇʟʟᴀ sᴜᴀ ᴠɪᴛᴀ, ϙᴜᴇʟʟᴏ ᴄʜᴇ ɢʟɪ ᴀᴠᴇᴠᴀ ғᴀᴛᴛᴏ ʙᴀᴛᴛᴇʀᴇ ɪʟ ᴄᴜᴏʀᴇ, sᴜᴅᴀʀᴇ ʟᴇ ᴍᴀɴɪ, ᴀᴛᴛᴏʀᴄɪɢʟɪᴀʀᴇ ʟᴏ sᴛᴏᴍᴀᴄᴏ ᴄᴏᴍᴇ ᴜɴᴏ sᴛʀᴀᴄᴄɪᴏ. ᴇ ᴅᴀʟᴀɪ, ᴅᴀʟᴀɪ ᴇʀᴀ ɪʟ ᴄᴏɴᴄᴇɴᴛʀᴀᴛᴏ ᴅɪ ᴛᴜᴛᴛᴏ ϙ...