CHAPTER 32 || #i'm telling you with my heart

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❝<<Papà perché sei tornato a vivere qui?>> Dalai inarcò un sopracciglio spostando il peso da un piede all'altro; si stava mordendo il labbro inferiore guardandosi attorno come se vedesse quell'appartamento per la prima volta, e non ci avesse passa...

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❝<<Papà perché sei tornato a vivere qui?>> Dalai inarcò un sopracciglio spostando il peso da un piede all'altro; si stava mordendo il labbro inferiore guardandosi attorno come se vedesse quell'appartamento per la prima volta, e non ci avesse passato lì tutti i pomeriggi passati con suo padre.

Tobio sospirò un sorriso, appoggiò entrambe le mani sulle guance figlio per poi lasciargli un bacio sulla punta del naso. Dalai sorrise incassando la testa tra le spalle e arricciando il naso divertito. <<Mi serviva un posto vicino casa per andare a lavoro. I turni che mi hanno assegnato questo mese sono davvero, ehm, impegnativi>>

<<Ma la nostra casa è molto più vicina all'ospedale a differenza del tuo appartamento>>

Oikawa battè le mani alzandosi dalla sedia sulla quale si era seduto, e tutto per cercare di togliere quell'idiota del figlio dal casino enorme in cui si era cacciato con Shōyō. Fece qualche passo avvicinandosi al nipotino prediletto.
Era andato a prendere lui i bambini a scuola, ed approfittando che Shōyō non poteva vederlo perché a lavoro e impegnato con la campagna, aveva deciso di portare i bambini da Tobio per farglieli vedere. Ovviamente si sarebbe fatto promettere dai due che non avrebbero detto nulla al loro papà. Aveva decido di immischiare in quella situazione anche l'ex-marito perché se affondava lui l'altro doveva precipitare a fondo con lui.
Hajime invece sedeva sul divano. Haruiki sedutogli in braccio gli stava spiegando come prendersi cura della sua fattoria — aveva convinto l'uomo a scaricare sul suo cellulare il gioco della fattoria digitale. Aveva però inserito i dati della sua fattoria, così che Hajime avesse più animali di cui occuparsi.

Quello era stato il primo giorno di scuola di Haruiki.
E non gli era piaciuto per niente.
Si era annoiato così tanto.

La maestra lo aveva fatto giocare quasi tutto il tempo.
Gli altri bambini piangevano e urlavano che volevano tornare a casa dalla loro mamma e dal loro papà. Ad Haruiki aveva fatto male la testa per tutta la mattinata.
Il bambino aveva chiesto alla maestra se poteva osservarla scrivere qualche kanji (aveva ancora il braccio rotto) o imparare a leggere. Le aveva chiesto se poteva andare a studiare con i bambini più grandi perché lui si stava annoiando, ma la maestra gli aveva sorriso e lo aveva mandato a giocare con gli altri bambini con i giochi della scuola. Haruiki aveva sbuffato e si era seduto in un angolino a guardare qualunque cosa stessero facendo gli altri bambini, ma non facendo nulla in una piccola forma di protesta.

Tōru continuò a sorridere spostando lo sguardo dal nipotino al piccolo squaletto della famiglia. <<Bambini che ne dite di andare all'acquario? Dopo l'acquario potremmo andare al McDonald's per mangiarlo tutti insieme, che ne dite? Facciamo spendere un po' di soldini a quel brontolone di nonno Hajime?>>

Dalai sorrise entusiasta dall'idea. Era già stato all'acquario con Shōyō, Haruiki e Atsumu ma non ci era mai stato con i nonni. Sarebbe stato divertentissimo, anche perché i nonni quando battibeccavano erano davvero divertenti. Lo facevano ridere tantissimo. <<Ci portate all'acquario? Andiamo all'acquario tutti insieme? Nonno Hajime?>>

ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora