59. ɪ ᴅᴏᴅᴏ

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RAGAZZI CHIEDO PERDONO
PER L'ASSENZA!!!

è un periodo di fuoco, il mio
corso di formazione sta
terminando e quindi sto preparando
le diverse prove pratiche

lo studio mi ha tolto molto tempo
alla scrittura. PERDONATEMI 😭😭😭

vi andrebbe un'altra social media? :)

vi andrebbe un'altra social media? :)

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• 1 anno dopo •

❝Shōyō sedeva in ginocchio davanti alla vasca da bagno.
Rideva sonoramente, mentre i due bambini battevano le manine in acqua schizzandosi in faccia, arricciavano il naso infastiditi per poi provarci nuovamente. Il più grande dei due alzò lo sguardo verso la parete opposta ridendo sonoramente quando vide diverse bolle di sapone prendere vita nella stanza.
Il gemello spostò lo sguardo nella direzione del fratello per poi ridere anche lui muovendo le braccia su e giù. Shōyō rise a sua volta accarezzando la testa dei bambini con una mano.

Era passato un anno da tutti gli avvenimenti che l'avevano scosso e avevano scosso le persone accanto a lui.
Era passato un anno da quando era diventato capobranco.
Era passato un anno da quando i suoi suoceri si erano risposati.
Era passato un anno da quando i suoi genitori erano partiti in giro per il mondo, seguiti dai loro inseparabili amici.
Era passato un anno da quando Kei era diventato vicepresidente e aveva sposato Tadashi. Hitoka era diventata la prima premier donna della storia del branco.
Era passato un anno da quando Izuku era partito per Londra con la sua famiglia; l'uomo aveva provato a contattarlo, chiamarlo e chiedere di vederlo per dargli delle spiegazioni ma Shōyō aveva sempre rifiutato.
Era passato un anno da quando Atsumu aveva preso in mano la sua vita, mandando a fanculo i suoi genitori e facendo il missionario in Africa. Quella scelta di vita dell'ex-compagno aveva sorpreso molto Shōyō, e non poco.

Era passato un anno da quando aveva annullato il divorzio.
Era passato un anno da quando Tobio lo aveva portato in una piccola cattedrale e, chiedendo a due parrocchiane, lì per la celebrazione della lode alla dea, di fargli da testimone, l'aveva sposato. Di nuovo.
Era passato un anno da quando Dalai aveva detto di voler praticare la pallavolo e che non ne voleva sapere nulla di politica.
Era passato un anno da quando Haruiki aveva deciso che sarebbe diventato lui un capobranco perché voleva la sua faccia sui soldi, che avrebbe poi utilizzato per comprare tutti gli squali del mondo.
Erano passati sei mesi da quando Katsuki e Kazuki avevano deciso di far parte della loro vita.

All'inizio della gravidanza non era stato facile. Shōyō era impegnato con il suo nuovo ruolo di capobranco mentre Tobio si divideva tra il suo lavoro, la cura della casa e dei bambini. Ma era un inizio. Un nuovo inizio.
Dalai era stato il primo a saperlo. Ne era risultato entusiasta affermando che babbo natale sapeva anche leggere il pensiero, a quanto pareva quell'anno voleva chiedere come dono un altro fratellino. Haruiki, beh, Haruiki non sopportava i gemelli. Non aveva preso bene la gravidanza e neppure la nascita dei fratelli. Il piccolo squaletto era geloso del padre, si sentiva sempre messo in secondo piano... era per questo che ogni mattina spediva una lettera di lamentele alla cicogna affermando che aveva fatto un errore e che doveva riportarli nella magica terra dei bimbi.
Era adorabile in questa sua impresa. I kanji delle lettere erano tutti storti e le lamentele sempre più lunghe; Tobio gli aveva detto che prima o poi gli sarebbe passato ma Shōyō non ci avrebbe sperato più di tanto. Haruiki era testardo, molto molto testardo.

ʀᴇᴘʟᴀʏ || ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ, ᴀᴛsᴜʜɪɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora