Perchè?Perchè il Signor.Malik mi aveva appena aggiunto quelle parole, per lo più, vicino al mio orecchio come un sussurro...?
"Buon proseguimento di serata, Venere!" Esclamò, ma senza concedermi il tempo di focalizzare la situazione.
Ebbi diciamo un blocco mentale.
Ha senso?
Vabbè...Mi voltai verso il Signor.Malik facendomi involontariamente perdere lo sguardo al suo mezzo sorriso spuntato sulle labbra, mentre fissò prima me (o meglio le mie gambe), per poi portare lo sguardo verso Harry che in quel momento stava ritornando da me, agitando tra le mani il suo cocktail di Martini.
E, di punto in bianco, come era apparso, quasi voltandomi le spalle (sempre con quello strano sorriso) il Signor.Malik andò via.
"Weed, chi era quello?" Sentii questa frase all'avvicinarsi di Harry."Cosa?" Chiesi voltandomi verso di lui per cercare di capire cosa avesse detto. "Ho chiesto, chi era quello?" Mi ripetè non appena tornò a sedersi sullo sgabello vicino al bancone, accanto a me. "Non saprei..." Risposi, fingendo ovviamente, mostrandogli un altrettanto finto sorriso. "Beh, pensavo stupidamente che stesse parlando con te..." Mi aggiunse, portando anche lui lo sguardo sulle mie gambe.
Avevano qualcosa che non andava...?
Timidamente strinsi di più le gambe sullo sgabello, poggiando nel mezzo la borsa, cercando però di non far capire ad Harry quanto mi stesse imbarazzando il suo sguardo.
"Ehm, ecco il caffè!" Aggiunse tossendo il barista, rivolto a me e ad Harry, notando forse anche lui l'innato imbarazzo da parte mia.
"Grazie Charles." Aggiunse Harry, sorridendo sott'occhio al barista."Grazie mille!" Esclamai anche io, dando un occhiata al mio caffè e anche al drink di Harry pronto già da prima.
"Cosa c'è dentro, Harry?" Chiesi spontaneamente per la mia curiosità. "È solo un drink forte..." Mi rispose agitando il drink tra le mani per poi perdersi nel guardare me.
Distolsi subito lo sguardo per non ricambiare. Mi aveva fissata negli occhi in un modo, ehm, come poter spiegare...
Si stava eccitando per me?
No, perchè notai un suo improvviso toccarsi delle parti intime dopo avermi, appunto, guardata..."Oddio..." Pensai tra me e me per quel suo gesto. Non sapevo se volergli ridere in faccia o voler scappare prima che Harry bevesse il suo drink e si ubriacasse.
Nel dubbio,
voltai il mio viso totalmente al lato opposto di Harry. Iniziai a sorseggiare il mio caffè mentre perdevo lo sguardo sulla serata delle persone presenti al locale.Involontariamente e ribadisco involontariamente, persi lo sguardo sul Signor.Malik.
Era seduto al tavolino con quattro persone, tutte giacca e cravatta, mentre se la ridevano con i loro cocktail tra le mani.
Il Signor.Malik teneva largo il nodo della sua cravatta, mentre sorseggiava il suo drink tra un tiro e l'altro della sigaretta. Se la rideva con quei suoi "colleghi"...
E che sorriso che aveva...
"Ma cosa vado a pensare?" Aggiunsi subito tra me e me. Spalancai gli occhi per quanto fossi stupita dai miei pensieri.
Non voglio pensare che lui percepì il mio guardarlo fisso, eppure in quell'istante, il Signor.Malik voltò lo sguardo verso di me. Potè sembrare quasi che ci stavamo fissando negli occhi da lontano.
Pochi attimi dopo fortunatamente ritornai in me, voltandomi, per l'imbarazzo, di nuovo verso Harry.
"Ma ciao Weed!" Mi esclamò non appena di scatto tornai a guardare lui, ora, decisamente troppo vicino a me.
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Call me Daddy.
RomanceLui: uomo trentenne e avvocato di successo. Lei: ragazzina sfigata di Brooklyn. ~Storia in continuo aggiornamento e in correzione di eventuali errori che commetto sotto effetto di una canna. Evitate di fare le maestrine e di correggere, a quello ci...