Stavo svenendo.Sembrava tutto perfetto.
Tutto così straordinariamente come nelle favole.Un fidanzato perfetto,
una casa perfetta,
la sua famiglia era perfetta.
Il padre di Harry era perfetto.Era bellissimo.
Mi sembrava improvvisamente di vivere in una favola.
Ma la cosa cosa un po' mi spaventava...
Avevo smesso e rimosso tutti i miei problemi e pensieri. Tutta la mia vita a New York.
Problemi di cuore compresi.
Ero felice, già...
Ma quella felicità quanto sarebbe durata?Meno di quanto avrei sperato...
In me che non si dica, la serata continuò.
Dopo le presentazioni e il resto delle mie pessime figure, il tempo scivolò via velocemente quella sera.La famiglia di Harry per tutto il tempo continuò a lusingarmi e a trattarmi carinamente, come anche lo stesso Harry aveva sempre fatto.
Eravamo giunti a Los Angeles comunque già a tarda serata, quindi inutile dettagliare ciò che accadde in quel poco tempo.
Quel tempo breve che precedeva me e Gemma camminare per giungere in una delle camere di quella villa immensa.
Già, mi ritrovai da sola con Gemma.
Harry ci tenne a dirmi che mi avrebbe fatta riposare per bene per il giorno seguente."Questa sarà la tua camera. Ovviamente mio padre su alcune cose è molto preciso. Non voleva che dormissi con Harry in casa con noi, quindi questa sarà la tua stanza!" Ella mi affermò, mostrandomi gentilmente la camera.
Lei stessa dopo avermi appunto parlato, si avvicinò alla porta della camera e la aprì.
"Prego!" continuò poi guardandomi, facendomi segno di entrare prima di lei.Con passo lento, stupita da tutta quella situazione, entrami in camera e:
"CAZZO!" Imprecai improvvisamente, urlando alla vista di quella camera. Era tre volte il mio appartamento messo assieme. "Cazzo, non è il gergo che mi aspettavo, ma lieta di averti resa stupita!" esclamò poi Gemma in risposta alle mie parole e ai miei gesti, ridacchiando alla fine.
"Ovviamente io la vedo un'idea stupida." continuò la ragazza, portandosi una ciocca dei capelli dietro all'orecchio. "Cioè papà potrebbe stare al sicuro con te ed Harry nella stessa camera, cioè dai!" le ultime parole le aggiunse cambiando tono. Inizialmente sembrava essere seria, ma sul finale scoppiò in una rigorosa risata.
Cosa intendeva con quelle parole...?
"Ovviamente tu ci ridi più di me, lo so. Solo che sei ancora un tantino imbarazzata dopo esserti presentata come la sua fidanzatina!" ancora lei ci tenne a stupirmi, continuandomi quel discorso che io personalmente non stavo capendo...
Quindi Gemma sapeva che non ero realmente la fidanzata di Harry...?
Che mi aveva chiesto di fingere per quei giorni?
Sapeva che c'era qualcosa tra noi ma nonostante ciò eravamo ancora in fase di "conoscenza"?
"Come fa mio padre a non rendersene conto, io ti giuro che ci rido troppo!" lei parlò e lei di nuovo scoppiò a ridere.
"No, seriamente! Quanti abiti Chanel ti ha regalato Harry per convincerti ad interpretare la sua finta fidanzata?" mi aggiunse poco dopo aver smesso di ridere.
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Call me Daddy.
RomanceLui: uomo trentenne e avvocato di successo. Lei: ragazzina sfigata di Brooklyn. ~Storia in continuo aggiornamento e in correzione di eventuali errori che commetto sotto effetto di una canna. Evitate di fare le maestrine e di correggere, a quello ci...