{Oh no Baby...} Parte Due.

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"Tutto bene?" Chiese Harry. Forse notò che improvvisamente mi persi nei pensieri. Stava ricevendo dei baci quasi freddi, dati giusto così, per dare.

Mi ero solo spiazzata per quella scena apparsa così a mente lucida nei miei pensieri.

Effetti collaterali di una pasticca?
Volevo sperare di sì!

Ma io dovevo darmi una regolata, non potevo dar sempre cosi retta ai pensieri.

Chiusi gli occhi, di nuovo.
Misi le mani sulle guance di Harry, portando il suo viso stretto di nuovo al mio. "Baciami..." Mormorai sulle sue labbra, ricevendo subito le sue di labbra sulle mie.

Volevo solo darmi una spiegazione.
Improvvisamente sentii il corpo tremare, sotto il suo, che si muoveva in un modo così eccitante sul mio.

Harry spostò le sue labbra, baciando il mio collo in modo lento, con le sue labbra umide di saliva. Volevo morire!

Mi piacevano troppo quei baci, quel suo profumo, quei suoi splendidi ricci che sfioravano il mio viso.

"Tutto okay?" Mi ripetè con un sottile filo di voce, che contribuì molto al prolungar dei brividi sul mio corpo.

Ma nulla era okay in quel momento.

Stavo davvero desiderando un rapporto?

Di perdere la mia verginità?

Perché mi ero cacciata in due situazioni diverse, diverse ma pur sempre uguali. Stavo morendo sotto alle carezze di Harry, ma pensavo...pensavo al Signor.Malik...
Non era okay perché mi sentivo in uno sbaglio. Ma se il Signor.Malik mi portava sempre sul punto di farlo, perché non preferire la delicatezza di Harry?

Il mio ragionamento non faceva una piega? Forse, forse aveva un suo perché.

Ma non ci riuscivo...

"Ti-ti prego Harry, fermati!" Ci volle tutto il mio coraggio per dirgli quelle parole. "Perché...?" Mi chiese con quella dannata voce più roca. Harry continuava a lasciarmi teneri baci sul collo, nonostante stesse scomodo sopra di me nella macchina. Ero ad un punto di sbagliare qualcosa, anche se sentivo come un'esigenza di dover perdere la verginità. Pensavo: "Meglio Harry che il Signor.Malik". Allora lo lasciavo fare. Gli lasciavo darmi quei baci sul collo, adoravo il modo in cui mi stavo rabbrividendo. Ma dovevo almeno dirgli qualcosa. "Ok-okay, facciamolo! Piano, però..." Deglutii cercando il suo sguardo. Lui alzò la testa, portando i suoi occhi fissi ai miei. "Io so-sono ver..."- "Shh!" Interrompette Harry. Mise l'indice della sua mano sulle mie labbra, mi fissò negli occhi e mi riprese a baciare.

Iniziai a ricambiare quei baci, mettendo le mani sulla sua schiena, accarezzandola lentamente. Sfioravo o quasi ci giocavo a scambiare contatti con la sua lingua. Doveva saperlo però Harry che sorridermi era una cosa illegale. Lo vidi chiudere gli occhi e lasciarmi un sorriso accompagnato da quei baci. Non seppi resistergli più. Strinsi di più le mie mani sulla sua schiena; stringendo il suo petto al mio. Continuavo a non stancarmi di baciarlo e venne spontaneo chiudere gli occhi.

Déjà vu:

Appena si alzò totalmente dal divanetto assunse una faccia come qualcuno che non fece caso a ciò che avrebbe dovuto sapere. Si sedette sul divanetto alla fine dei miei piedi, vedendolo ora masturbarsi per giungere al piacere anche lui. Si sedette sul divanetto con il suo membro ancora estremamente eretto. "Questo cos' è...sangue?" Parlò ad un tratto, non appena notai che vide del sangue sul suo membro. Guardò stranito per alcuni secondi e poi guardò me.

Un subdolo sorriso attraversò il suo viso, mentre si scaraventò di nuovo sopra di me. "Così...eri vergine...?" Mi parlò stretto ora alle mie labbra, non riuscendo a togliere quel sorriso dal suo viso.  Aveva capito.

"Beh...ora non lo sei più!"

Mi manca il respiro...

Aprii di nuovo di scatto gli occhi.
C'era ancora Harry, ma quella seconda scena tra i pensieri mi spaventò. Mi spaventò al punto che misi le mani sul petto di Harry per allontanarlo.

Lui non parlò; mi guardò.
Mi guardò con uno sguardo di chi sapeva benissimo che lo avrei fermato. Forse per questo non aggiunse parola lì per lì. "Scu-scusami..." Provai a parlare senza sembrare una stupida. Lui tirò un respiro mentre ammiccava un fottuto sorrisetto. Passò lentamente una mano tra i suoi ricci e ritornò a sedersi sul suo sedile. Rimasi per alcuni secondi spiazzata, ma fu meglio così!

Rialzai lentamente il mio sedile e mi sedetti in modo composto. Mi sistemai la stropicciatura della maglia, passandomi poi le mani tra i capelli per sistemarli.

Desideravo una sigaretta.
Mi serviva qualcosa da fumare per alleviare il mio nervosismo. Nervosismo su tutto. Pensavo a tutto, o forse a nulla.
No, io pensavo a lui...
Pensavo a Zayn...

Non mi importava se ora Harry fosse nervoso nei miei confronti, o cosa. Io volevo solo vedere il Signor.Malik. Mi sarei sognata il coraggio di raccontargli quel mio "Déjà vu", ma almeno qualcosa avrei fatto. Non so di preciso cosa, o se tutti questi pensieri erano tutte scuse e io volevo semplicemente vederlo.

"Ha-Har..." Stavo tentando di parlare, quando ad un tratto ad interrompere le mie coraggiose parole fu: il mio cellulare. Partì l'incessante fastidio della mia suoneria e di scatto lo presi dalla borsa. Non pensai a chi mi stesse chiamando, ma speravo che fosse qualcuno presente tra i miei pensieri.

"Pr-pronto..?"

"Dove sei, bimba?"

"Si-Signor.Malik?"

"Sì piccola...sono io! Dove sei?"

"Non...non sono a casa."

"Per questo te lo sto chiedendo. Sono fuori al bar del tuo 'amico' Frank. Tu!dove sei?"

"Cosa sta facendo fuori al Bar?"

"Ti sto aspettando...ho voglia di te!"

"Con chi stai parlando?" Chiese quasi snervanto Harry in quello stesso momento.

"Ah...sei con il tuo fidanzatino? Torna subito e non mi salirà la voglia di spaccargli la faccia!"

E riattaccò. Telefonata breve!ma intensa. Ancora con il cellulare riportato al mio orecchio, mi voltai verso Harry e quasi deglutii di imbarazzo.

"Ho capito!" Mi esclamò quasi per la prima volta innervosito. Aveva ragione, o forse no.

Mise in moto la macchina, sotto quel temporale che ancora non cessava. Harry aveva capito benissimo con chi avevo parlato al telefono, eppure preferì accompagnarmi.

Non so descrivere ciò che la mia mente pensò in quel tragitto, ma il tutto mi procurò un insensata ansia.

Più Harry sfrecciava per le vie di Brooklyn e più aumentava l'ansia di giungere dal Signor.Malik.

Harry guardava in modo fisso l'asfalto sulla strada, concentrandosi sulla velocità della sua guida. Cosa era successo? Di sicuro avevo sbagliato molto nei suoi confronti.

Ero immersa sulle riflessioni dei miei pensieri, che continuavo a guardare incantata ogni qual minimo particolare di quello splendido ragazzo che mi stava riportando da Zayn.

Sentii per tutto il tragitto la stessa ripetizione dei Rolling Stones nello stereo di Harry. Da lui non sentii una minima parola e né tanto meno lui sentì le mie.

Credo che l'unico scambio di sguardo ci fu non appena Harry sostò.

Si voltò verso di me, distogliendo varie volte lo sguardo dal mio: "Siamo arrivati!" Mi fece così cascare nuovamente dai pensieri, facendomi portare lo sguardo sulla strada davanti.

Non mi interessai nel guardare molto, mi soffermai sull'unica macchina parcheggiata nella zona del bar di Frank: la macchina del Signor.Malik.


All the love.V

Call me Daddy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora