"LOS ANGELES, STIAMO ARRIVANDO!"
Non appena raggiungemmo l'aeroporto si poterono udire queste mie parole urlate come una bambina felice nel giorno del suo compleanno.Io ed Harry eravamo giunti in aeroporto in taxi, avendo lasciato la sua macchina a Frank.
Frank che avevamo visto ed avvisato prima di andare via. Sì, gli avevo lasciato detto di avvisare Jen. Dopo l'accaduto della storia in macchina col Signor.Malik ancora temevo un confronto con mia madre.
Quella donna mi faceva imbestialire sempre!
In ogni momento!Fatto sta che tutti i brutti pensieri volevo lasciarli lì a New York. Non avrei voluto portare nessuno dei miei pensieri a Los Angeles, specie quelli riguardanti il Signor.Malik.
Dopo i suoi ultimi messaggi, decisi di fare la cosa più saggia; spegnere il cellulare. Non volevo esistere per nessuno, non volevo esistere per quel pezzo di merda.
"Weed dobbiamo andare verso sinistra, vedi...voleremo con un Jet Privato fino a Los Angeles!" esclamò Harry, stringendo la mia mano e trascinandomi verso la direzione da lui stesso indicata.
"Un-un Jet Privato?" chiesi sempre più sbalordita, ricominciando a dar attenzione ai miei pensieri. "Calma Weed, insomma, ha un Jet Privato, cosa vuoi che sia? Cioè insomma!" straparlai con me stessa, perdendo lo sguardo sulle cose banali ma bellissime che potevano esserci in un aeroporto.
Nell'aeroporto di New York poi...
Mi sentivo improvvisamente catapultata in un'altra vita, in un'altra dimensione.
Non avevo Zayn tra i piedi.
Non avevo i miei dramma.
Non avevo Jen.
Non avevo la mia monotonia.
Non avevo i pensieri "come faccio a fregare i soldi a Jen per fare colazione".IO RAGAZZA DI BROOKLYN, STAVO PER VOLARE SU UN JET PRIVATO.
UN JET PRIVATO DI UN RAGAZZO STRA RICCO CHE PROVAVA QUALCOSA PER ME.UNO DEI MIEI TRE DESIDERI DELLA LAMPADA STAVA PER ESAUDIRSI!
Desiderio uno:
Trovare ragazzo milionario da amare.
Desiderio due:
Ritorno di Mickey Milkovich in Shameless.
Desiderio tre:
Possedere la fabbrica di Willy Wonka.
Quello che sembrava essere impossibile, stava diventando realtà.
"Si-Siamo arrivati!" D'un tratto Harry mi aggiunse, fermandosi, facendo riportare la mia attenzione al Jet...
"Harry, per favore, dammi uno schiaffo. Io sto sognando!" Esclamai incredula ed entusiasta. Il ragazzo dinanzi a me mi guardò carinamente, facendo nascere un dolcissimo sorriso sul suo volto. "Magari...per farti capire che è reale potrei darti un bacio..." aggiunse.
Non a me!
Cioè sì, a me, ma io ero già corsa sul Jet, salutando, prima di entrare, la folla che non c'era a mo di regina Elisabetta. "Grazie miei amati seguaci. Prometto che conquisterò Los Angeles, portando il successo a Brooklyn. Fuck YEAH!" Con tanto di serietà, alzando le mani al mio insensato "Fuck Yeah".
Sentii una risata improvvisa da parte di Harry che mi fece un tantino imbarazzare in quel momento..."Cosa c'è...?" Dissi calando ora lo sguardo, intimidita come chi aveva capito che stava sbagliando un po' tutto.
La famiglia di Harry avrebbe realmente conosciuto una stupida mocciosa?
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Call me Daddy.
RomanceLui: uomo trentenne e avvocato di successo. Lei: ragazzina sfigata di Brooklyn. ~Storia in continuo aggiornamento e in correzione di eventuali errori che commetto sotto effetto di una canna. Evitate di fare le maestrine e di correggere, a quello ci...