{He, won't touch you like i do.} Parte due.

31.7K 864 182
                                    


Gli uomini?
Una razza troppo scontata.

Non avevo minimamente pensato ad Harry in quel momento, anzi, qualche giorno prima mi capitò l'esatto contrario; ero con Harry e pensavo al Signor.Malik!

Di Harry non mi importava nulla, di Zayn..beh iniziava a fregarmi fin troppo!

Iniziava a fregarmi fin troppo di quel padre di famiglia, quel padre di famiglia che mi fotteva! Non riuscivo a sottrarmi!

Stando ai suoi baci, al suo tocco di mani, io non avrei più avuto il minimo coraggio di fermarmi.

Sì!

Più il mio papino mi toccava, più mi saliva la voglia di farmi toccare, di diventare una cosa sola con lui.

Quella sensazione strana di aver già provato quegli attimi non mi abbanondava minimamente, anzi, mi preoccupava sempre di più.

Ma potevano semplici pensieri preoccuparmi?

Certo, anche se in realtà avrei dovuto iniziarmi a preoccupare di ben altro.

"Come cazzo mi hai chiamato?" il Signor.Malik ringhiò stretto alle mie labbra, guardandomi improvvisamente con uno sguardo cattivo...

Avevo semplicemente aggiunto il nome di Harry fra gli ansimi, così, sapevo che il Signor.Malik irritato si sarebbe fermato.

Come infatti...

Certo, ma non avevo pensato però alle conseguenze...

Weed, che razza di ragazza stupida!

Qugli attimi di pura eccitazione svanirono subito dopo le mie e le sue parole. Sgranai impaurita gli occhi, cercando di incastrarli nei suoi. Lui continuò a fissarmi, anzi, a ghiacciarmi con lo sguardo, portando velocemente una sua mano al mio collo.

"Lurida stronza!" Esclamò stringendo la presa al mio collo, facendomi mugolare sofferente.

Mi lasciò subito dopo...

"Mi porti subito a casa! Nom voglio più sapere nulla di lei, della sua famiglia e del lavoro! Voglio che sparisca in questo momento dalla mia vista!' Urlai istericamente presa dal panico. Mi ero decisamente spaventata questa volta.

Quell'uomo era più psicopatico di quanto pensassi.

Continuavo a respirare pesantemente mentre lui si riportò una mano sulla guancia dopo l'accaduto...

Non reagì.
Per mia fortuna non reagì!

Lo vidi trattenersi una qualsiasi risposta. Ma forse capì il mio spavento. Si tolse in modo quasi immediato da sopra il mio copro, ritornando al suo sedile. In fretta e furia mi ricomposi gli abiti stropicciati dopo quel momento ma non curando questa volta di sistemarmi altro.

Il Signor.Malik ancora non aggiunse parola, nulla, quel silenzio mi faceva ancor più paura.

Non capii cosa successe in realtà, ma per la prima volta sentii di aver tenuto testa a quell'uomo.

"Bene!" se ne uscì con queste parole...
Si passò una mano sotto al mento,grattandosi la barba in modo continuo.

"Scendi dalla macchina Venere, sparisci. Sei licenziata!"

Uhm,ehm..

Sentire queste parole da lui erano decisamente diverse da come le avevo dette io poco prima. Non pensavo che avrebbe davvero mandato tutto a quel paese e invece lo aveva appena fatto...

"Perfetto!" Continuai a rispondere a tono nonostante nella mia mente stessero passando milioni di altri pensieri.

Tra questi iniziò a tormentarmi uno in particolare: dove cazzo mi trovavo?

Call me Daddy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora