Un attimo...Ehm...
Non so perchè ma dal forte imbarazzo mi venne da tossire.
Sentii una mano del Signor.Malik attraversare lentamente il mio fianco destro.
"Pa...ino!" Interrompette Tayla quel momento con questa specie di parola.
Tentò di aggiungere "papino" non appena vide suo padre lì, insieme a noi.Il Signor.Malik si allontanò da me, avvicinandosi ai piccoli; diede un bacio sulla guancia a Tayla e uno a James.
"Io me ne vado...Venere!" Aggiunse poi, voltandosi verso di me, guardandomi in strano modo dalla testa ai piedi.
Per quella guardata imbarazzante mi venne da toccarmi con la mano destra sul braccio sinistro e di calare la testa senza rispondere alle sue parole.
"Hai capito?" Continuò con un tono come se volesse farsi sentire solo da me. "Torno comunque verso l'una!" Ancora continuò ma facendo passi verso di me.
"Mi raccomando,
non bagnarti troppo..."
Mi bisbigliò passando vicino al mio orecchio. "Ovviamente, intendo la maglia..." Concluse, camminando via da me.Andando via, ma definitivamente da quella casa, non come pensavo già prima, questa volta era andato via.
"Pa..i..pa..ino!" Sentii di nuovo frignare quella mocciosa non appena il Signor.Malik chiuse la porta per andare via.
"Ti prego, il tuo papino no!" Esclamai spalancando gli occhi, ripensando a quel momento appena passato.
Guardai quella bambina con uno sguardo spaventato, spaventando di nuovo forse anche lei.Lei che smise di frignare e quasi per evitarmi, ritornò a guardarsi i cartoni animati alla tv.
"Ah..." Sospirai. Sospirai per tutto.
Mi scaraventai sul divano, poi, sedendomi in mezzo a Tayla e James."Oh, ma chi stiamo guardando qui?"
Aggiunsi ancora con un tono da ebete, volendo l'attenzione di James.James che mi guardò per poco, spostando poi di nuovo la sua attenzione sulla tv.
"Ti hanno mai detto che hai la simpatia di tuo padre?" Gli aggiunsi neanche stessi parlando con un adulto.Riprenditi Weed, ha solo due anni!
"Ah ma voi lo sapete che io amo questo cartone animato?" Aggiunsi di nuovo come un ebete, alzando il tono per cercare l'attenzione di entrambi.
"Udi!" Esclamò a mio stupore James con la sua tenera vocina. Aveva cercato di aggiungere "Woody", il nome del cowboy di Toy Story dato che stavano guardando quel cartone animato, proprio in quel momento.
"Si, Woody!" Gli aggiunsi sorridendo, indicandolo in tv. "Ca...caivo!" Aggiunse Tayla, portandosi le sue piccole mani davanti agli occhi non appena inquadrarono Buzz Lightyear , pensando che fosse "cattivo".
"No amore, lui è il giocattolo di: verso l'infinito e oltreeeeeeeee!" Aggiunsi giocandoci su, imitando sia la voce che i gesti di Buzz.
Quello divenne forse il momento della nostra "amicizia". Ai miei gesti Tayla e James iniziarono a ridere ingenuamente, forse non avendomi neanche capita, ma li avevo divertiti.
Allora lo feci di nuovo e di nuovo loro risero con me. Feci di nuovo gli stessi gesti e ancora una volta li divertivo.
In quel momento posso affermare con certezza che non c'era cosa più bella del loro sorriso. Nacque fra me e quei bambini un momento di divertimento. Iniziai a cimentarmi con loro nel mondo della fantasia e dei cartoni animati.
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Call me Daddy.
RomanceLui: uomo trentenne e avvocato di successo. Lei: ragazzina sfigata di Brooklyn. ~Storia in continuo aggiornamento e in correzione di eventuali errori che commetto sotto effetto di una canna. Evitate di fare le maestrine e di correggere, a quello ci...