Chapter 4: "First Lesson"

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"La prima lezione".

"Di già?" chiedo, inarcando un sopracciglio mentre Ashton si limita a sorridere e passare una mano tra i suoi capelli.
É strano il fatto che non l'abbia mai notato a scuola, perchè non si puó negare il fatto che sia bello, ma probabilmente siccome é sempre con Luke sarò stata distratta dal ragazzo dagli occhi azzurri.
"Quindi, cosa devo fare?" Chiedo, sedendomi sul letto, ma il riccio mi prende per mano e mi porta davanti allo specchio a figura intera.
Mi sento a disagio, troppo esposta, perchè noto tutti i difetti che sicuramente ha visto anche lui.
"Dimmi cosa vedi" chiede, a bassa voce, ed io sospiro mentre i miei occhi vagano sul mio riflesso.
"Sii sincera" aggiunge, restando dietro di me senza toccarmi, e dopo qualche secondo di silenzio in cui mi limito a guardarmi comincio a parlare.
"Vedo un corpo sproporzionato. Troppo basso. Vedo dei capelli di un colore insignificante e ribelli. Vedo un incarnato troppo pallido. Vedo delle labbra troppo piccole per il mio viso. Le cosce troppo grandi..." dico, facendo una pausa tra una frase e l'altra per pensarci, perchè é come se stessi dicendo a me stessa quando mi odio.
Sento una mano sul mio bacino, e solo adesso mi ricordo della presenza di Ashton che mi fa arrossire.
"Il problema è che non hai sicurezza in te stessa. Vedi solo i problemi, e non riesci ad accorgerti che molti difetti esistono solo nella tua testa" spiega, ed io osservo il nostro riflesso allo specchio.
"Non sei sproporzionata, sei giusta, ed anche se non sei altissima vai bene come sei" comincia a dire, facendo salire la mano man mano che parla, finché non la ferma tra i miei capelli.
"I tuoi capelli non sono di un colore insignificante, sono scuri e belli, pieni di riflessi. E sono ribelli, é vero, ma su di te stanno bene" continua, passando una mano tra i capelli facendomi arrossire leggermente.
"La tua pelle non é pallida, é semplicemente chiara, e per molti è un segno di perfezione. Hai mai visto le bambole di ceramica?" Mi chiede, passando delicatamente una mano sulla mia guancia, e sorride quando mi vede annuire.
"Le tue labbra vanno bene così come sono, sono ben disegnate" va avanti, passando un dito sulle mie labbra, e quasi mi spavento al tocco sconosciuto, ma mi rilasso subito dopo, quando la sua mano scende fino ai miei fianchi nuovamente, finendo sulle mie cosce ed arrossisco, perchè le cosce sono la parte che più odio di me...dopo la pancia, ma questo non deve saperlo.
"Ti assicuro che ai ragazzi piacciono le ragazze più formose, e le tue cosce sono perfette. Vedi troppi difetti che non esistono" conclude, e sto per girarmi e togliermi da davanti allo specchio quando Ashton mi ferma e mi fa guardare nuovamente allo specchio.
"Dimmi due cose che ti piacciono di te, adesso"chiede, e sto per protestare quando lui stringe il mio fianco.
Sospiro e mi concentro sul mio riflesso, cercando qualcosa che possa essere decente, e, sarà un clichè, ma trovo la risposta guardandomi negli occhi.
"I miei occhi" rispondo, a bassa voce, e quando vedo il suo riflesso annuire ricomincio a guardarmi, per poi continuare: "le mie lentiggini".
Ashton sorride e questa volta mi gira: "sei stata brava. Adesso hai più coscienza del tuo corpo, ma abbiamo da lavorare. Più che altro ho notato che arrossisci spesso, quindi lavoreremo su ciò" dice, con un sorriso, ed io ricambio perchè grazie a lui forse avrò una speranza con Luke.

Virgin Virgo || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora