Chapter 13: "I Bet"

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Apro lentamente gli occhi, sbattendoli più volte per abituarmi alla luce del sole che entra dalla finestra posta insolitamente alla mia destra, quando, guardandomi attorno, mi rendo conto che non sono nella mia stanza, e cerco di tirarmi a sedere velocemente ma finisco per dare una testata al ragazzo sotto di me.
"Ahi! Cazzo...Cara!" Esclama Ashton, svegliandosi di soprassalto per la mia testata, ed io mi giro a guardarlo mentre si porta una mano sulla mascella, massaggiandola piano.
Arrossisco per l'imbarazzo, allontanandomi leggermente dal suo corpo.
"Scusa...non mi ricordavo di essermi addormentata qui" mormoro, con il senso di colpa chiaro nella mia voce, quando mi ricordo che oggi c'è scuola.
"Ashton! Che ore sono?" Quasi grido, alzandomi in piedi e prendendo il cellulare dal comodino, scoprendo che sono già le sette.
"Merda...mia madre mi ucciderà" sbuffo, passandomi una mano tra i capelli incasinati, appuntandomi mentalmente di andare dal parrucchiere prossimamente.
"Esci dalla finestra ed entra nella tua, tanto è aperta" propone il riccio, alzandosi e passandosi una mano tra i ricci scomposti, e mi chiedo come faccia a sembrare impeccabile anche alle sette di mattina.
Dna, direi.
"E se cado?" Chiedo mordendomi leggermente il labbro, valutando i pro ed i contro della decisione da prendere.
Ashton scuote la testa, posandomi una mano sulla spalla: "non cadrai, Cara, stai tranquilla...ora muoviti, tua madre sarà preoccupata e tra un'ora dobbiamo andare a scuola" dice, ed io annuisco prima di affacciarmi alla finestra, e dopo aver preso un respiro profondo mi aggrappo al ramo dell'albero camminando sul ramo più grosso fino ad arrivare alla mia finestra, fortunatamente aperta.
Il cellulare vibra nella mia tasca e lo tiro fuori, sorridendo al messaggio di Ashton: "vedi? Ancora viva. Se ti sbrighi vinci un passaggio".
Guardo l'ora un'altra volta e rabbrividisco prima di afferrare dei vestiti, senza preoccuparmi minimamente di abbinarli, e corro in bagno, sorpassando per un pelo Michael.
"Stronza!" Lo sento urlare da fuori e ridacchio prima di cambiarmi, sollevando un sopracciglio alla maglietta a rigne blu e bianche, ma è troppo tardi per cambiarmi perció decido di uscire dal bagno, scontrandomi contro Michael in maglietta e boxer.
"Copriti, scostumato" esclamo, coprendomi gli occhi con una mano, ma lui me la toglie, facendomi notare il suo sorrisino malizioso.
"Hai dormito da Ashton, eh?" Chiede con tono ovvio, ed io alzo gli occhi al cielo prima di annuire alla sua domanda ovvia.
"Mh, forse non sei più vergine del tutto..." continua, dandomi un leggero colpetto con la spalla mentre io gli tiro uno schiaffetto sul braccio.
"E invece, mi dispiace per te, ma sono vergine. In tutti i sensi" rispondo, andandone quasi fiera, ma è solo finzione, e cerco di superarlo quando lo sento dire: "scommetto dieci dollari che entro la fine del mese il caro Irwin si prenderà la tua verginità".
Mi giro verso di lui con le labbra socchiuse dallo stupore e le guance rosse per la vergogna quando, animata da un coraggio che non mi appartiene, gli rispondo: "preparati a perdere".
Torno nella mia stanza senza lasciargli il tempo di aggiungere altro, legando i capelli in una coda più o meno decente e prendendo lo zaino purtroppo pieno di libri e scartoffie varie...oltre che carte di caramelle.
"Cara, vuoi dirmi dove sei stata tutta la notte? E quando diamine sei tornata?" Sono le parole con cui mi accoglie mia madre non appena arrivo in cucina, ed io mi limito a guardarla con occhi innocenti, ma lei non mi dà tregua ed inarca un sopracciglio perfettamente disegnato, facendomi sbuffare ed infine rispondere.
"Mi sono addormentata da Ashton guardando un film, e sono entrata stamattina dalla finestra" rispondo cercando di mostrarmi il più naturale possibile mentre taglio un pezzo di quella che sembra essere una torta di pasticceria, ringraziando tutti i santi che non l'abbia fatta mia madre.
Mi mancherebbe solo più una gita all'ospedale per avvelenamento dopo gli eventi di ieri.
"Tu cosa? Hai dormito con un ragazzo? Devo portarti dal ginecologo? Vado a prenotare l'appuntamento" straparla guardandomi e gesticolando prima di lasciare la cucina di gran carriera, probabilmente per andare a prenotare davvero una visita ginecologica.
"Mamma, sono vergine!" Urlo verso il salotto, cercando di farla ragionare, ma non appena non sento risposta sbuffo e infilo lo zaino, pronta ad uscire.
Esco di casa e per l'ennesima volta mi scontro contro qualcuno che si rivela essere Ashton.
"Grazie per aver informato il vicinato che sei vergine" esclama salutandomi, ed io alzo gli occhi al cielo mentre camminiamo fino alla sua utilitaria rossa, e mentre infilo la cintura di sicurezza, noto il riccio osservarmi.
"Oggi vieni al mio tavolo, d'accordo? E ricordati di seguire le mie istruzioni" spiega, guardandomi in attesa di risposta, ed io annuisco mentre mette in moto, facendomi sospirare non appena ricordo cosa ho in programma di fare oggi.
"Ashton, non è che per caso verresti con me dal parrucchiere dopo scuola?" Chiedo, arrossendo alle mie parole mentre lui mi guarda confuso.
"Io? Dal parrucchiere?" Chiede, sembrando sorpreso, e sorrido alla sua espressione.
"Non ho amiche femmine e...beh, tu sei il primo amico che ho da...anni, credo...quindi...ehm, sì" biascico, spostando lo sguardo verso il basso, e lo sento ridacchiare prima di rispondere.
"E parrucchiere sia".

Virgin Virgo || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora