"Perchè vuoi il suo numero?" Chiede Michael sospettoso, guardandomi con un cipiglio mentre mette in pausa il videogioco.
"Non sono affari che ti riguardano, Mike. Ti prego, dammi il suo numero" lo prego, facendo anche il labbruccio nel tentativo di convincerlo, ma la mia risposta vaga lo rende solo più sospettoso.
"Andiamo, vuoi davvero che parli con te o con Ashton di ciclo ed assorbenti? Se vuoi possiamo chiaccherare anche di smalti per le unghie e di quando è sexy Billie Joe" spiego, trattenendo una risata quando vedo la sua espressione disgustata alla parola ciclo.
"Va bene, va bene, ti darò il numero di Anna, imbranata" sbuffa, passandomi il suo cellulare, ed arrossisce mentre dice: "lo trovi sotto 'Amore'".
Scoppio a ridere per la sua dolcezza improvvisa e salvo il numero sul mio telefono, lasciando un bacio sulla sua guancia prima di uscire dalla sua stanza, intercettando purtroppo mia madre.
"Dei pantaloni da basket di Michael? Cosa devo fare io con te?" Sospira, osservandomi con disappunto, ed il mio sguardo cade sui pantaloncini che sto indossanto facendomi arrossire violentemente, perché non sono di Michael, sono quelli di Ashton.
"Sono troppo giovane per tacchi e gonne" rispondo, correndo verso la mia stanza, ed entro giusto in tempo per sentirla bofonchiare: "almeno avessi tenuto i capelli lunghi".
Alzo gli occhi al cielo, chiudendomi in camera, e comincio senza quasi rendermene a camminare su e giú per la stanza, pensando a cosa potrei dire ad Anna.
"Hey, ciao, sono la sorella imbranata del tuo ragazzo, ho bisogno di consigli in amore, ti va di aiutarmi?" non credo sia il modo migliore per presentare il problema.
"Decisamente non lo è" sento dire alla mia destra, e sobbalzo trovando, seduto sul cornicione della finestra aperta, Ashton, che mi osserva da dietro le lenti spesse dei suoi occhiali.
"Un messaggino? Una chiamata? Almeno evito di prendermi un infarto ogni volta" esclamo, temporeggiando mentre sento le guance farsi rosse, e noto il suo sopracciglio inarcarsi alle mie parole.
"Cara, stai temporeggiando. Ti conosco. Parla con me, spiegami, fammi capire. Sono a tua disposizione" dice, sembrando quasi ferito dal fatto che volessi parlare con qualcun'altro, ed io maledico me stessa ed il mio vizio di pensare a voce alta.
"Non...non so cosa dire" confesso, ed Ashton si avvicina, stupendomi quando avvolge le braccia intorno a me, stringendomi a lui, e lentamente mi lascio andare al suo abbraccio, ringraziando mentalmente il calore del suo corpo e le sue mani che passano tra i miei capelli ad un ritmo estremamente rilassante.
"Andrà tutto bene, piccola, te lo prometto" mormora tra i miei capelli, ed arrossisco al nomignolo, stringendomi però al suo petto, e rimaniamo così per qualche motivo, senza parlare, l'unico rumore creato dal vento che soffia fuori.
"Stai meglio?" Chiede, staccandosi leggermente in modo tale da guardarmi negli occhi, ed annuisco, sentendomi effettivamente meglio.
"Ti va di andare avanti con le nostre lezioni?" Propone, togliendosi dalla testa la felpa blu che indossa, scompigliando di più i suoi capelli ricci e disordinati.
Arrossisco leggermente, tormentando il bordo della mia maglietta: "cosa avresti in mente?".
"Beh, ho notato da come ti comportavi nel vestito di ieri che hai ancora problemi con il tuo corpo, quindi direi che ora io scelgo qualche vestitino per te, tu li indossi e poi me lo fai vedere" comanda, mantenendo comunque il sorriso tutto fossette sul suo viso, e nonostante la titubanza e l'insicurezza annuisco, facendo aumentare il suo sorriso.
Entra nella cabina armadio, ordinandomi di restare fuori, e comincio a fissare la puntata rimasta in pausa da ieri ancora sullo schermo del mio computer, che dimentico sempre di spegnere.
Giuro che domani sera finisco la terza stagione, non posso tradire così Nate.
"Ecco" esclama la voce squillante di Ashton, che esce dalla mia cabina armadio con quattro grucce.
"Oh, no. No, no, no" dico, spalancando gli occhi e scuotendo la testa quando riconosco i vestiti attillati e corti che, ovviamente, ha comprato mia madre.
"Non ti puoi opporre, Cara. A cambiarti, su. Cominciamo dal vestito bianco" dice, posando i vestiti sul mio grembo, e scoccandogli un'occhiata assassina mi alzo, entrando nella cabina armadio dove velocemente mi vesto, evitando accuratamente lo specchio.
Questo vestito mi ha sempre fatto dei fianchi enormi, lo sapevo.
Prendo un respiro profondo ed esco, trovando Ash impegnato ad osservare la mia stanza incuriosito, quando si gira, spalancando gli occhi e passando la lingua sulle sue labbra, probabilmente per trattenere l'impulso di vomitare.
"Lo so, sono orribile" sbuffo, abbassando la testa e facendo scivolare il ciuffo sugli occhi, quando due dita lunghe afferrano il mio mento e mi costringono a guardare due iridi nocciola che alla luce sembrano quasi verdi: "sei bellissima, Cara. Girati" dice Ashton, facendomi girare velocemente verso lo specchio, ed arrossisco vedendo le mie gambe così in mostra.
"È il tipo di abito che Luke adora" mormora, facendomi arrossire mentre entrambi fissiamo il mio riflesso, quando mi manda a provare gli altri abiti.
Tre abiti e tre rossori incontrollabili dopo, finalmente riesco a rimettere i pantaloncini e la maglietta, sentendomi improvvisamente meglio, e quando esco dalla cabina armadio rimango sorpresa quando Ashton dice: "con i vestiti sei bella, ma vestita così sei anche più bella".
Sorrido, ringraziandolo con uno sguardo, e lui si dirige verso la finestra, pronto a tornare a casa, ma un secondo prima di uscire si gira verso di me e dice, facendomi arrossire più violentemente di prima: "sai, continuo a pensare che i miei vestiti stiano meglio a te che a me, volevo dirtelo prima ma sei scappata troppo velocemente".
Questo ragazzo è una costante sorpresa.
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Virgin Virgo || Ashton Irwin
FanfictionCara Sandler non è esattamente disinvolta, Luke non è esattamente il ragazzo dei suoi sogni e Ashton non è esattamente sincero.