Chapter 14: Hair Cut

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"Smettila di fare la bambina e varca quella porta".
"No, no, no...e se poi mi pentissi?".
Ashton sbuffa ed alza gli occhi al cielo, continuando a passarsi le mani tra i capelli per il nervoso, mentre io comincio a mordicchiarmi le unghie, una cattiva abitudine che non ne vuole proprio sapere di andarsene.
"Se ti penti aspetti e tutto tornerà come prima" mi rassicura, e senza aggiungere altro afferra il mio polso e mi trascina letteralmente dentro il negozio del parrucchiere.
"Salve, abbiamo bisogno di un taglio di capelli" dice sorridendo alla receptionist che comincia a guardarlo con gli occhi a forma di cuore per poi scoccarmi un'occhiataccia.
Cavolo, tigre, frena le tue unghie.
"Certo, accomodatevi sulle poltrone, un parrucchiere sarà subito da voi" dice con voce tutta zucchero e miele mentre continua ad osservare Ashton, ed io sento un pizzico di gelosia impadronirsi di me mentre poso la mia mano sulla spalla del ragazzo.
"Andiamo a sederci, Ash" dico, sorridendo falsamente alla ragazza, e quasi trascinando di peso Ashton lo porto fino alle poltrone, gettandomi quasi di peso su una di esse.
"Vuoi spiegarmi?" Chiede, inarcando il sopracciglio, ed io prendo la mia bottiglietta d'acqua dallo zaino facendo finta di niente, quando qualcuno dietro di me si schiarisce la gola.
"Oh mio Dio, tesoro, sono tutto tuo" esclama con voce acuta un parrucchiere dai capelli fucsia ed il trucco in faccia più spesso del mio, e rimango basita a guardarlo qualche secondo mentre lui continua a mordersi il labbro e fissare Ashton.
"Allora, amore, cosa facciamo a questi ricci? Colpi di sole?" Domanda avvicinandosi al mio amico e cominciandogli a toccare i capelli, mentre Ashton spalanca gli occhi e schiaffeggia via la mano inopportuna, provocandomi una risatina soffocata.
"No! Cioè...ehm...siamo qui per lei" dice con tono incerto per poi indicarmi, e non appena il ragazzo che sembra appena uscito dalla casa di barbie si gira a guardarmi noto i suoi occhi spalancarsi.
"Oh santo cielo, tesoro! No! N-O! I tuoi capelli sono un disastro" esclama, guardandomi come se fossi un mostro a tre teste...beh, le tre teste non le ho.
"Scusa, dolcezza, ma devo occuparmi di questo caso disastroso" continua, rivolgendo un sorriso ad Ashton, e prima ancora che io possa scoppiare a ridere questo mi ha già presa per un braccio e fatta sedere alla postazione.
"Che ne dici di fare un taglio radicale? Una lunghezza che tocca le spalle, sfoltiamo ed accorciamo il ciuffo" spiega, gesticolando notevolmente, ed io decido di fidarmi completamente di lui.
Scocco un'ultima occhiata ad Ashton, che comincia a scrivere qualcosa sul suo cellulare e subito dopo il parrucchiere comincia il suo lavoro.
Dopo una ventina di minuti ha già cominciato ad asciugarmi i capelli, e stringo gli occhi cercando a tutti i costi di non guardare i miei capelli le cui punte ora solleticano il mio viso, finchè non sento il phon spegnersi ed il parrucchiere mi dice di alzare la testa.
La alzo, facendo volare i capelli all'indietro, ed invece di sentirli sbattere sulla schiena sento solo più le punte sulle spalle, e titubante apro gli occhi.
Un caschetto sbarazzino contorna il mio volto con fare disordinato eppure adatto a me, e sorrido vedendo il mio ciuffo notevolmente più corto tentare di coprirmi gli occhi.
"Ca...wow" lascia la bocca di Ashton, e non appena mi giro sorridendo lo vedo con le labbra socchiuse e le guance rosse, e come per riflesso arrossisco anche mio, mentre il ragazzo dai capelli fucsia sorride fiero del suo lavoro.
"La prossima volta mi aspetto di trovare te su questa sedia, tesoro. Potrei farti divertire" dice con un occhiolino prima di andarsene, e mentre Ashton rimane congelato e scioccato da quelle parole io scoppio a ridere, afferrando dalle mani del mio amico il mio zaino e correndo a pagare dalla receptionist, che mi squadra con un sopracciglio inarcato.
"Allora c'è proprio speranza per tutti" dice, allungandomi un foglio, ed io decido di fingere di ignorarla nonostante il suo commento mi faccia male, allungandole i venticinque dollari e girandomi verso Ashton prima di uscire.
"Non sono pentita" affermo, portando il ciuffo corto dietro l'orecchio, ed Ashton si limita a farmi un sorrisino della serie 'te l'avevo detto' prima che una voce conosciuta non lo faccia girare.
"Amico! Chi è la sventola con cui..." comincia a dire una voce molto famigliare, e non appena mi giro incontrando gli occhi blu di Luke questo si ferma, sgranando gli occhi.
"Cara?" Chiede, sembrando scioccato, ed io abbasso lo sguardo sui miei piedi in imbarazzo mentre dentro di me festeggio per la mia vittoria personale.
Sembra che "verginella" sia stato superato.
Una mano grande mi afferra la vita, tamburellando leggermente le dita, ed in un soffio Ashton mormora: "su la testa, rispondigli".
Titubante alzo lo sguardo, incontrando nuovamente gli occhi di Luke, che mi regala la cosa più vicina ad un sorriso che mi abbia mai fatto, e confortata dalla vicinanza di Ashton gli rispondo.
"Ciao, Luke" lo saluto, cercando di mostrarmi sicura mentre un rossore mi tradisce, ma so di aver fatto la cosa giusta quando Ashton mi stringe leggermente, e Luke mi sorride pienamente.
È già un passo avanti.

Angolo Autrice
Hello people!
In questo momento sto impazzendo perchè questa storia con solo tredici (adesso quattordici) capitolo ha quasi 1.900 visualizzazioni, e per me sono davvero moltissime con così pochi capitoli quindi grazie mille, davvero.
Barattoli di nutella per tutti!
Scherzi a parte, siccome oggi ho finito una storia, ho deciso di iniziarne una nuova, la cui trama non è stata ideata da me ma da adidvas, che ringrazio ancora per avermela ceduta.
Si chiama Heavenly Hell e...beh, vi lascio immaginare su chi sia. Sono una persona davvero prevedibile.
Se vi andasse di farci un salto, mi fareste felicissima, sennò ci vediamo domani con un nuovo capitolo.
Amore e biscotti a tutte,
Chiara.

Virgin Virgo || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora