Chapter 18: Sleepy

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Sento che c'è qualcosa di sbagliato, di profondamente sbagliato.
Ho dato il mio primo bacio meno di ventiquattr'ore fa, dovrei essere felice, euforica, raggiante, eppure sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco, che potrebbe essere fame, ma non mi sembra affatto.
Il soffitto bianco che continuo a fissare da almeno un'ora si tinge di varie scene che rivivo, come la figuraccia in mensa, tre settimane fa, la scommessa con Michael, il pomeriggio dei complimenti di Ashton.
Un vortice di pensieri inarrestabile che mi ha fatto dormire meno di tre ore stanotte, e sbuffo prima di rigirarmi nel letto, preda della frustrazione.
Cavolo, sono inaccontentabile. Ho dato il mio primo bacio al ragazzo per cui ho una cotta da praticamente una vita, eppure non lo sento giusto, non sento di aver preso la decisione giusta.
Il mio subconscio continua ad urlarmi di andare da Ashton e parlargli, eppure sono ancora combattuta.
Siamo amici, ed io neanche so come funziona tutta questa cosa dell'amicizia, ho paura di sembrare poi appiccicosa, e non voglio perderlo.
Il diavoletto sulla mia spalla ha la meglio e mi alzo dal letto, rabbrividendo in mancanza di coperte, e mi cambio, infilando il primo paio di pantaloni e la prima felpa che trovo, passando semplicemente una mano tra i capelli.
Sono le otto di mattina, non mi si puó chiedere di più.
Apro la finestra e tiro un sospiro di sollievo notando che quella di Ashton è aperta, e prendendo un respiro profondo salgo sull'albero, aggrappandomi saldamente a lui senza guardare giù.
Passo dopo passo arrivo alla finestra, e con un leggero rumore entro nella camera in penombra. Devo aver fatto progressi con la mia leggiadria.
"Mmmh" sento bofonchiare da un ammasso di coperte blu e ricci sparati sul cuscino, e guardo Ashton addormentato per qualche secondo prima di stendermi accanto a lui, abbracciando la sua schiena e sentendo il calore del suo corpo contro il mio, che piano piano mi porta in uno stato di torpore.
"Ma che...Cara?" Sono le prime parole che sento quando riapro velocemente gli occhi, non accorgendomi di averli chiusi, e li sbatto leggermente prima di mettere a fuoco un Ashton semi addormentato con i capelli arruffati e gli occhi pieni di sonno.
Mi metto a sedere, passando una mano sugli occhi prima di parlare: "scusa per l'intrusione".
"Quando sei arrivata?" Chiede invece lui, svegliandosi di più mentre si alza e chiude la porta della sua stanza, ed io scrollo le spalle prima di guardare lo schermo del cellulare sul suo comodino.
"Sono le dieci...quindi due ore fa" rispondo, facendo un veloce calcolo molto approssimato, e Ashton si ferma a fissarmi dallo spitite della porta, le braccia incrociate al petto che mettono in risalto le braccia.
"Non potevi svegliarmi?" Chiede nuovamente, afferrando dalla scrivania una bottiglietta d'acqua, e deglutisco a vuoto osservandolo.
"Non...non volevo disturbarti" dico, la voce incerta mentre sono concentrata a fissare ipnotizzata il suo pomo d'adamo che va su e giù mentre beve.
Non dovrei avere di questi pensieri, affatto.
"Cosa succede, Cara?" Chiede, staccando le labbra dalla bottiglietta, e, Dio, non avrei mai creduto che bere dell'acqua potesse essere un'esperienza erotica.
"Non mi giudicherai per quello che sto per dire, vero?" Chiedo, titubante, ed il riccio annuisce, sembrando leggermente confuso.
"C'è qualcosa di sbagliato in quello che è successo ieri. Voglio dire, Luke mi ha baciata, eppure non mi sento felice, mi sento come se sia stato sbagliato. Non con il ragazzo giusto" confesso, ributtando la testa sul cuscino che ha lo stesso odore dei capelli di Ashton, e subito lui si sdraia accanto a me, sospirando leggermente prima di parlare: "magari...devi solo provare a baciare qualcun'altro" propone, ed io mi giro, guardandolo cercando di trattenere un sorrisino amaro.
"Certo, perchè io ho la fila di ragazzi fuori casa disposti a baciarmi, e poi non voglio baciare una persona che neanche conosco" spiego, portandomi un braccio sugli occhi e sospirando.
"Bacia me" mormora Ashton, e immediatamente tolgo il braccio, guardando incredula.
"E la ragazza che ti piace?" Chiedo, abbastanza incerta, mordendomi il labbro mentre valuto i pro ed i contro, quando lui scuote la testa.
"Non è un problema, ormai ci ho già messo una pietra sopra" risponde, uno strano scintillio negli occhi, e nonostante la testa mi dica di non farlo, nuovamente dò retta al diavoletto sulla mia spalla ed annuisco, rimanendo sorpresa quando Ashton mi afferra per un polso e mi trascina nel suo bagno in punta dei piedi.
Apre un armadietto e ne tira fuori dopo una rapida ricerca uno spazzolino ancora confezionato e me lo porge, un sorrisetto sulle sue labbra.
"Un galantuomo, niente parole esplicite" dico, alzando gli occhi al cielo e facendolo ridacchiare mentre afferra il suo spazzolino, coprendo le setole con la pasta dentifricia bianca.
"Vale per entrambi" risponde, facendo spalline, e per un paio di minuti ci laviamo i denti in silenzio, fissando il nostro riflesso allo specchio, e devo dire che siamo davvero una coppia buffa. Lui così alto, ed io così bassa. I suoi capelli ricci e chiari, e miei lisci e scuri. I suoi occhi color nocciola, i miei grigio-azzurri.
Eppure, nonostante la mia autostima sotto i piedi, riconosco che siamo una bella coppia...di amici, si intende.
Dopo un altro paio di minuti abbiamo finito e torniamo nella sua stanza, mentre il nervosismo comincia a farsi largo in me, spingendomi a mordere il labbro sempre più forte, quando Ashton si gira, avvicinandosi e togliendo con il pollice il labbro dai miei denti.
"Stai tranquilla, Cara, sono solo io" mormora, vicino, troppo vicino a me, e senza un secondo di titubanza le sue labbra sono sulle mie, dolci ma decise, delicate, fresche.
E vorrei negare a me stessa il batticuore all'interno del mio petto, ma non posso, e quando Ashton si stacca da me, facendomi percepire il freddo dove prima c'era il suo corpo, un sospiro di confusione lascia le mie labbra.
"Come...come è stato?" Chiede dopo qualche secondo di silenzio, e lo guardo dritto negli occhi, alla ricerca della risposta.
L'esperienza migliore della mia vita, vorrei rispondere.
"Come quello di Luke" rispondo, spaventata come sempre dalle mie stesse emozioni, e mi giro, uscendo immediatamente dalla finestra, cercando di far passare questo maledetto batticuore e cercando di dimenticare le sensazioni che ho appena provato.


Angolo Autrice
Hello people!
Dopo questo capitolo probabilmente tutte voi vorrete uccidermi, e vi capisco, ma diamo tempo al tempo.
Ho il piacere di dirvi (o ridirvi, nel caso lo sapeste già) che ho cominciato una nuova storia, su Michael, e si chiama Pick Me Up. È una storia un po' strana, ma non vi dico altro, se vi andasse di passare ne sarei molto felice, altrimenti ci vediamo con il prossimo capitolo.
Last but not least: grazie mille, come sempre, per tutto, avete portato questa storia a dei risultati davvero incredibili, quindi grazie mille e biscotti per tutte!
Love,
Chiara.

Virgin Virgo || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora