Un disastro.
Nella mia stanza sembra che improvvisamente sia esplosa una bomba, disseminando vestiti, scarpe e monili vari dappertutto.
"Meringhe" ripeto per la centesima volta, cercando il sottile braccialetto color oro che ho ricevuto per natale due anni fa.
"Cara, vuoi...che diamine è successo qui?" Chiede Michael, entrando senza bussare, e sospetto lo faccia per vendicarsi di quella volta che ho colto sul più bello lui ed Anna.
"Hai visto il mio braccialetto? Quello che uso sempre" chiedo, cercando disperatamente sotto una pila di magliette.
È il mio portafortuna, e non ho intenzione di uscire senza.
"È sul lavandino in bagno, imbranata. L'ho salvato mentre stava per cadere" risponde, e percepisco il suo sorriso nonostante non riesca a vederlo.
"Grazie a Dio" sospiro, togliendo le mani dalla pila di vestiti.
"Grazie a Michael, semmai" replica, scoppiando a ridere e facendo ridacchiare anche me nonostante il nervoso.
"Come sto?" Chiedo, girandomi all'improvviso ed indicando i vestiti che indosso.
Non ho mai avuto un appuntamento, non ho la più pallida idea di cosa mettere, e credo di aver fatto la scelta sbagliata soprattutto quando noto il mio fratellastro osservare con una leggera smorfia i pantaloni attillati neri che indosso.
"Mettiti un abito, Cara" interviene qualcuno dietro di Michael, e quando questo si sposta Ashton fa capolino in tutta la sua bellezza.
"No. Ti prego, no. Poi mi prenderà in giro" protesto, cercando di intenerirlo con il mio sguardo, e mentre Michael si defila dalla situazione con un sorrisino sul volto Ashton si avvicina, afferrando una gruccia dall'anta dell'armadio a cui è appesa.
"Il rosa cipria ti dona" constata avvicinando l'abito al mio corpo, ed arrossisco leggermente notando quando sia corto.
"Indossalo, dai" mi esorta, e davanti ai suoi occhi non posso dire di no, quindi con uno sbuffo afferro il vestito e mi chiudo nella cabina armadio, cambiandomi velocemente.
Sento la stoffa morbida avvolgere il mio corpo, e per quanto sia confortante, come un abbraccio, non posso evitare di sentirmi a disagio, soprattutto quando esco e noto che gli occhi di Ashton si soffermano sulle mie gambe.
"È perfetto" "Faccio schifo" diciamo nello stesso momento, ed il riccio si alza, osservando tutta la mia figura dall'alto.
"Non fai schifo, Luke adorerà questo vestito" risponde, e noto come al nome di Luke la sua testa si abbassi, come se stesse nascondendo qualcosa.
Mi avvicino, afferrando il suo viso tra le mie mani delicatamente e costringendolo a guardarmi: "Ashton, cosa succede?".
"Nulla, ho avuto degli allenamenti extra di basket e sono stanco" risponde meccanicamente, ed io osservo attentamente i suoi occhi che sembrano spenti prima di lasciar perdere.
"Quando vorrai parlare io sono qui" mormoro abbracciandolo sulle punte dei piedi, e lo sento sospirare tra i miei capelli mentre le sue braccia mi avvolgono.
Rimaniamo in questa posizione qualche istante prima che mi stacchi, afferrando un paio di ballerine nere ed infilandole ai piedi per poi guardarmi allo specchio, passando un dito sul polso ancora sprovvisto di braccialetto.
"Sei felice, Cara?" Chiede improvvisamente Ashton, arrivandomi dietro, ed osservo il nostro riflesso allo specchio, sentendo qualcosa dentro di me contorcersi in maniera strana, ma annuisco, mormorando un flebile "sí".
"Allora sono felice anche io" sospira, tirando più su la bretella del vestito.
"È tutto merito tuo, Ashton. Se sono felice adesso è merito tuo" dico sinceramente, osservando nello specchio il movimento della mascella di Ashton che si serra.
"No, Cara. Se sei felice è merito di Luke. È lui la causa della felicità, io ho solo fatto come la fata madrina con Cenerentola" risponde, lasciandomi a bocca aperta davanti al suo pensiero.
Mi giro, guardandolo fisso negli occhi, cercando di capire cosa gli stia succedendo, quando lui parla nuovamente: "promettimi che peró non mi dimenticherai. Promettimi che rimarrai mia...amica" dice, il tono incerto quasi come se avesse paura, ed io sono incredula davanti alle sue parole.
"Non posso dimenticarti, sei il primo ed unico amico che ho da tutta una vita" rispondo, posando la mano sulla sua guancia, ed un piccolo sorrisino increspa le sue labbra, prima che sfili qualcosa dalla giacca di jeans che indossa.
"Non sapevo se ti piacesse o meno...sei libera di dirmi che ti fa schifo" dice, mostrandomi un piccolo braccialetto di fili intrecciati rossi, ed osservo meravigliata l'intreccio mentre lo lega al mio polso, stringendolo leggermente.
"È bellissimo, Ash" mormoro, sincera, e lui sorride prima di alzare una manica e mostrarmi il suo polso, a cui è legato un braccialetto uguale blu.
"Insieme creiamo il viola...so che è una cosa un po' stupida ed infantile ma..." comincia a dire, ma io lo interrompo dicendo: "è bellissimo, davvero".
Ashton sorride, e sembra stia per dire dell'altro quando un clacson si fa sentire da fuori e lui indietreggia, tornando serio come prima.
"È Luke, detesta aspettare, farai meglio ad andare" dice, passandomi la giacca nera sulla sedia, ed io lo ringrazio con uno sguardo prima di scendere, sentendo di aver lasciato qualcosa di importante in camera mia.Angolo Autrice
Hello people!
Lo so che rompo le scatole un giorno sì e l'altro pure, ma per favore non uccidetemi.
Ho cominciato due giorni fa una nuova storia su Ashton, Fable, e se vi andasse di passare a darle un'occhiata mi farebbe davvero piacere.
Inoltre, con la mia partner in crime slytherhood abbiamo deciso di cimentarci con un Michael psicologo e da quest'idea nasce Double Identity, che potete trovare sul mio profilo da adesso.
Last but not least, vi ringrazio davvero tantissimo per tutti i voti, i commenti e le visualizzazioni che Virgin Virgo sta ricevendo, siete davvero uniche.
Scusate l'angolo autrice lungo e noioso.
Amore e biscotti per tutti,
Chiara.
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Virgin Virgo || Ashton Irwin
FanfictionCara Sandler non è esattamente disinvolta, Luke non è esattamente il ragazzo dei suoi sogni e Ashton non è esattamente sincero.