Chapter 10: "Wow"

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"Cara" sento mormorare vicino al mio orecchio, ma sono troppo stanca per fare il benchè minimo sforzo per capire chi parli o per aprire gli occhi, e premo di più il mio viso nel cuscino.
"Cara" ripete la voce, ed io stavolta mi giro, mettendomi su un fianco cercando di dormire ancora qualche minuto.
"Cara!" Urla stavolta la voce, e sobbalzo mettendomi a sedere, gli occhi spalancati per lo spavento.
"Grazie a Dio, pensavo fossi morta nel sonno" sbuffa Michael alzandosi dal mio letto e sollevando la tapparella, permettendo al sole di penetrare nella mia stanza.
"Vaffanculo, Michael. Perchè non mi lasci dormire in santa pace? È sciopero, fammi riposare" mugugno riposando la testa sul cuscino, ma lui scuote la testa e toglie le coperte dal mio corpo.
"Alzati, imbranata. Tua madre vuole che tu venga al lavoro con me, così poi ti potrò presentare Anna" spiega, posando le mani sui fianchi ed inarcando la schiena come a stirarsi, mentre io lentamente mi sollevo dal letto.
"L'ho già conosciuta. Mentre era sotto di te. Nuda." Rispondo, stropicciandomi gli occhi e sistemandomi i capelli in una coda fatta alla bell'e meglio con uno degli elastici al mio polso, mentre il mio fratellastro arrossisce per poi sbuffare.
"Devi solo imparare a bussare, sorellina. A proposito, sei ancora vergine, vero?" Mi chiede, non trattenendo un sorriso a quelle parole mentre io alzo gli occhi al cielo e mi alzo dal letto, dirigendomi verso il bagno seguita da Michael.
"Sì, non posso cambiare segno zodiacale, non lo sapevi?" Rispondo, sapendo che non è quello che intendeva, ed infatti torna subito alla carica.
"Sai cosa intendevo" dice, ed io sbuffo prima di annuire.
"Sai, non è così male essere vergini" constata, ed io entro in bagno chiudendogli la porta in faccia.
Sì, provi lui ad esserlo a diciassette anni e poi ne riparliamo.
Da quanto ne so, Michael ha perso la verginità a quindici anni in un bagno pubblico, e la cosa mi ha scioccata, perchè non mi aspettavo che lo facesse in un bagno.
Chissà quanti germi.
Scuoto la testa dai miei pensieri e mi preparo, ringraziando il cielo di tenere sempre un paio di jeans ed una maglietta nell'armadietto sotto il mio lavandino, perchè non poche volte mi capita di dimenticarmi di portare i vestiti in bagno, come stavolta.
Pettino i capelli pensando a come abbiano bisogno dell'aiuto di un parrucchiere ed esco, trovando con mia grande sorpresa Michael ad aspettarmi, appoggiato allo stipite del bagno.
"Voi maschi siete davvero inquietanti" gli dico, ripensando anche a come Ashton mi sia praticamente comparso in camera ieri sera.
"Andiamo, tra venti minuti devo essere in negozio" esclama, afferrandomi per un polso non appena prendo la borsa, ed io lo guardo confusa mentre mi trascina quasi di peso giù per le scale.
"Aspetta...non ho fatto colazione!" Dico, e Michael scuote la testa mentre usciamo di casa.
"È mezzogiorno, Bella Addormentata. Mangeremo poi pranzo, ora andiamo" risponde, facendomi cenno di entrare nella sua macchina, e sbuffo prima di sedermi.
Come puó pretendere che non mangi appena sveglia?

"Wow" è l'unica parola che riesce a lasciare le mie labbra appena entriamo nel negozio d'usato dove lavora il mio fratellastro, e noto un sorrisino complice increspare le sue labbra.
"È bellissimo, non è vero?" Chiede, guardandosi intorno velocemente mentre io mi soffermo sui particolari, finchè non mi lascia per dirigersi dietro la cassa.
Libera di esplorare, cammino lentamente per il negozio, ammirando con stupore i grammofoni leggermente impolverati e vittime dei segni del tempo, i vinili con gli involucri rovinati ma bellissimi, i colori sgargianti delle borse e dei vestiti sullo stile degli anni settanta, finchè il mio sguardo non viene catturato da un giradischi in ottime condizioni.
Allungo una mano, desiderandone toccare la punta ed il piatto, quando una voce dietro di me esclama: "è prenotato".
"Da chi?" Chiedo, girandomi verso Michael che scrolla le spalle.
"Un certo Luke Hemmings, vuole regalarlo alla madre per i suoi cinquant'anni" risponde, e a quelle parole il mio cuore perde un battito.
Sembra che Luke mi segua ovunque vada, e queste parole non potrebbero essere più vere quando la campanella del negozio suona, facendoci girare entrambi, e subito tre figure a me famigliari entrano nel negozio.
"Neanche a farlo apposta, lui è Hemmings" mi sussurra Michael, ed io sorrido scuotendo la testa, perchè pensa che non lo conosca.
Alzo lo sguardo sui tre e noto Calum e Ashton sorridermi, mentre Luke mi rivolge uno sguardo di sufficienza prima di sorridere a Michael.
"Ciao...Michael, giusto?" Chiede con la sua voce melodiosa, staccandosi dai suoi amici e cominciando a parlare con il ragazzo dai capelli colorati, mentre Ashton e Calum mi si avvicinano.
"Buongiorno, vomitina" mi saluta Calum con un sorriso, ed io arrossisco per l'imbarazzo prima di ridacchiare.
"Vomitina mi è nuova, ma ciao anche a voi" rispondo, sorridendo prima al moro e poi al riccio, che mi guarda sembrando fiero di me, forse perchè sono riuscita a parlare con Calum senza fare figuracce o cose strane.
Questi sono i traguardi della vita.
"Allora, cosa ci fate qui? Avete accompagnato Luke per il giradischi?" Chiedo, rivolgendomi più che altro verso Ashton, che annuisce sembrando sorpreso.
"Come sai del giradischi?" Mi chiede Calum, spostando lo sguardo su Luke e Michael che parlano animatamente davanti all'oggetto dei miei sogni, ed io spiego loro di come Michael me lo abbia detto e soprattutto il fatto che avrei voluto comprarlo io.
"Ti piacciono i giradischi?" Chiede sorpreso Calum, e non appena annuisco lancia un'occhiata strana ad Ashton, che arrossisce leggermente, quando non vedo Michael scomparire da qualche parte e Luke avvicinarsi ai suoi amici.
"Verginella, che piacere" esclama, l'ironia chiara nella voce, ed io abbasso lo sguardo notevolmente imbarazzata, mentre Ashton mi si fa più vicino, tanto da sussurrarmi: "rispondigli a tono".
Il disagio prende il sopravvento, ma sento la mano di Ashton sulla mia schiena e la sua voce è stata convincente, tanto che mi ritrovo a dire: "anche per me è un piacere. Mal di testa post sbornia?".
Le labbra di Luke si socchiudono per lo stupore, così come quelle di Calum ed Ashton, ma presto Luke, rispettando a pieno il suo personaggio, risponde con un sorrisetto: "Nulla di eccessivo, sono stato peggio. Beh, ci vediamo, Cara" dice, e dopo avermi salutata lui ed i suoi amici se ne vanno, non prima che Ashton mi abbia promesso sottovoce di venirmi a trovare più tardi, ed io sorrido tra me e me, quando mi accorgo di un particolare che mi fa sorridere ancora di più: Luke mi ha chiamata Cara.

Angolo Autrice
Hello people!
Vi prometto che questo angolo autrice sarà corto, lo giuro, giusto un paio di cosette.
Prima di tutto, grazie mille per tutte le letture, i voti ed i commenti, con solo nove capitoli sono già quasi mille visualizzazioni, e sono davvero tantissime, inoltre i vostri commenti sono molto dolci, quindi grazie davvero, non so cosa fare per farvi capire quanto vi sono grata.
Inoltre, volevo dirvi che, nel caso a qualcuno interessasse, ho cominciato una nuova storia dopo averne eliminata un'altra per ragioni che non sto ad elencarvi perchè sono noiose.
La nuova storia si chiama Dancing Havana ed è su Calum Hood (lo so che vi aspettavate su Ashton, soprattutto chi mi conosce). Ho già pubblicato il prologo, se vi andasse di passare mi fareste molto felice, altrimenti ci vediamo con il prossimo capitolo.
Grazie ancora!
Love,
Chiara.

Virgin Virgo || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora