Virgin Virgo || Ashton Irwin

Chapter 35: For The First Time

Attenzione: presenza di smut het dettagliata. Nel caso in cui ciò vi desse fastidio, potete saltare al prossimo capitolo, non è fondamentale per la storia...cioè in realtà sì, ma capisco se non vi sentite a vostro agio.
Buona lettura♡
Chiara.

Un rombo di tuoni esplode all'improvviso, svegliandomi di soprassalto, ed immediatamente mi alzo a sedere, trovandomi al buio con il respiro pesante.
Immediatamente mi giro, trovando Ashton ancora addormentato con i ricci sparpagliati sul cuscino, le labbra socchiuse e le braccia che prima mi stringevano stese sul materasso.
Emetto un leggero sospiro di sollievo e, in punta dei piedi, mi alzo, guardando fuori dalla finestra dove la tempesta impersevera, forte ed inarrestabile, ed improvvisamente vedo un ragazzo incappucciato di nero correre sotto la pioggia, ma non ci presto caso, semplicemente mi domando cosa lo spinga a correre in questo modo sotto la pioggia.
Chissà, forse un'emergenza, una tragedia...o un amore.
Passo qualche minuto così, con la fronte poggiata sul vetro freddo della finestra, immaginando la storia di Cappuccio Nero, pensando e semplicemente osservando l'opera d'arte che è il cielo in questo momento quando, improvvisamente, mi sento abbracciare da dietro, e sobbalzo leggermente prima di accorgermi che è soltanto Ashton.
"Cosa ci fai sveglia?" Chiede con voce assonnata nel mio orecchio, ed io scrollo semplicemente le spalle, posando la testa sulla sua mentre le sue mani finiscono sulle mie braccia scoperte.
"Cara, stai gelando! Vieni" esclama, improvvisamente più sveglio, e con un leggero sorriso sulle labbra mi lascio trascinare verso il letto, accoccolandomi poi al suo petto sotto le coperte.
"Mi piace il calore del tuo corpo" confesso, nascondendo maggiormente la testa nel suo petto per nascondere il rossore, ed Ashton scoppia a ridere prima di stringermi di più al suo corpo, lasciando baci sulla mia testa.
"Lo vuoi sapere un segreto?" Mormora, passando pigramente le dita sul mio braccio ed io annuisco leggermente, tracciando forme imprecise e confuse sulla sua maglietta.
"Non sei l'unica 'verginella' in questa stanza" confessa, ed io immediatamente alzo la testa, guardandolo negli occhi nella penombra.
"Davvero? Come è possibile?" Chiedo, meravigliata, perchè non avrei mai immaginato che anche Ashton potesse essere vergine...voglio dire, con un solo sorriso potrebbe avere orde di ragazze ai suoi piedi, me compresa.
"Stavo aspettando te" risponde semplicemente, e non poteva darmi risposta migliori.
In un secondo mi sollevo, mettendo le gambe ai lati del suo corpo, e piano piano mi avvicino alle sue labbra, facendole poi coincidere con le mie in un bacio lento e calmo, fatto di dolcezza, ma questa è solo la calma prima della tempesta, ed in poco tempo il bacio si fa più appassionato, tanto che le mani di Ashton finiscono tra i miei capelli lasciati ricci mentre le mie giocherellano con i lembi della sua maglietta finchè, con un leggero schiocco, mi scosto leggermente, guardandolo negli occhi quasi chiedendogli il permesso.
Il riccio sorride e mi lascia un bacio sulla guancia prima di sussurrare al mio orecchio: "se sei pronta tu lo sono anche io".
E da quel secondo tutto si fa più veloce e fatto di passione.
Le mie labbra ritrovano le sue, morbide, e le mie mani finiscono sul suo petto liscio e caldo mentre le sue accarezzano piano la mia schiena da sotto la maglietta.
Piano piano sollevo il suo indumento e, con l'aiuto di Ashton, lo rimuovo, lasciandolo cadere sul pavimento presto seguito dalla mia maglietta, e rilascio un sospiro quando inverte le posizioni, mettendosi sopra di me e cominciando a lasciare piccoli baci umidi sul mio collo, mordicchiandolo di tanto in tanto facendomi ridere per poi emettere un ansito quando comincia a succhiare un lembo di pelle mentre le mie dita tracciano indisturbate la sua schiena.
Le sue dita corrono sue per i miei fianchi fino ad arrivare al mio reggiseno, ed un'altra volta Ashton si solleva a guardarmi negli occhi, a chiedermi se ne sono sicura, ed io annuisco sinceramente, inarcando poi la schiena per aiutarlo a toglierlo, e non appena il reggiseno raggiunge il pavimento le sue labbra sono di nuovo sulle mie e le mie mani tra i suoi ricci.
Presto anche i nostri pantaloni sono per terra, abbandonati e dimenticati, mentre i nostri corpi continuano a cercare la vicinanza che sembrano tanto volere, e quando anche l'ultimo indumento viene rimosso, sento una scarica di brividi percorrermi la spina dorsale, ma non è paura, semplicemente felicità.
"Cara" interrompe il bacio, sollevando leggermente le sue labbra, ed io lo guardo, facendogli cenno di continuare.
"Non ho...uhm...il coso...insomma...il preservativo" balbetta, improvvisamente in imbarazzo, e se fossimo in un'altra situazione probabilmente riderei ma in questo momento riesco solo a scuotere la testa.
"Non...non serve, prendo la pillola" mormoro, sentendomi adesso io in imbarazzo, soprattutto sotto il suo sorriso furbetto.
"Già intuivi che saremmo finiti a letto insieme, Sandler?" Chiede, giocoso, ed io scoppio a ridere, colpendogli piano il braccio.
"La pillola non serve solo a quello, scemo. Ora zitto e baciami" rispondo e senza lasciargli tempo afferro il suo collo, portando nuovamente le sue labbra sulle mie mentre la sua catenella dondola tra i nostri corpi.
"Ti amo" mormora, staccandosi leggermente, e non appena afferra la mia mano nella sua, intrecciando le nostre dita, so che sta per succedere.
Ed in un secondo, divento sua, per sempre di Ashton Irwin.
Tutti descrivono il dolore, l'ansia e la paura ma no, io non provo nulla di tutto ciò. Saranno le labbra di Ashton che sono l'antidoto perfetto per ogni cosa, o il fatto che è la prima volta per entrambi, eppure sento solo il piacere e la felicità che pervade il mio corpo, tanto che non mi accorgo se non alla fine che le mani che teniamo intrecciate per tutto il tempo sono quelle con il braccialetto rosso per me e blu per lui, ed adesso posso dire che abbiamo davvero creato il viola.