CAPITOLO 22 • Awake

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CAPITOLO 22
Awake

Dopo l’aggressione a Jimin, Yoongi non si era più fatto vedere alla vecchia scuola.
Aveva preferito accertarsi di mettere al sicuro il ragazzo prima, dal momento che le cose sembravano sfuggirgli di mano ogni giorno di più, prendendo una piega del tutto imprevista.

Ultimamente, si sentiva un leader inutile e un fallito.
Una delusione per i suoi compagni e un fallimento per Kim Seung, che puntualmente non dimenticava mai di ricordargli che il termine del mese stava arrivando, e lui era ben lontano dal possedere la cifra richiesta dall’uomo per risarcirlo del furto della Regina Bianca.

Kim, quei giorni, si trovava fuori Paese e il corvino venne a sapere solo in un secondo momento che l’uomo si fosse recato personalmente al cospetto di Torres.
Non gli erano ben chiari i motivi. Probabilmente voleva convincerlo a procurargli dell’altra RB, ma non sarebbe mai arrivato ad ottenere lo stesso quantitativo di “polvere bianca” che era stata rubata dagli Exo la notte di Capodanno.

Questa volta, non aveva chiesto a Suga di fargli da tramite, lo aveva escluso da ogni sua decisione, ma la cosa non dispiacque affatto al corvino, anzi, si sentiva piuttosto sollevato di non essere costretto a fare qualcosa di cui fosse contrario.

Il suo unico pensiero ora era trovare la somma di denaro da restituire al Grande Capo e poi chiudere per sempre quel lungo capitolo della sua vita.

Per questo, dopo giorni di assenza, era tornato al rifugio dei Bangtan, seduto sulla poltrona girevole dell’ex aula presidenza della scuola -adesso diventata il suo ufficio personale- circondato da scartoffie, cercando di rivedere i bilanci degli ultimi guadagni ricavati dall’Omelas.

D’accordo con i ragazzi, avevano aumentato i prezzi della droga che vendevano al locale e sorprendemente il loro giro d’affari continuava ad accrescere sempre di più.

Dopotutto, non era da tutti detenere illegalmente, in casa propria, una coltivazione privata di Erythroxylum coca e nessuno poteva vantare di possedere il genio di Changbin, che da quella pianta era stato in grado di ricavare della Cocaina purissima in laboratorio.
Neppure le competenze di Baekhyun, il giovane chimico degli Exo, erano tali da reggere il confronto.

I ragazzi si erano dati un gran da fare per aiutare Yoongi, persino Hyunjin, perchè si sentivano responsabili quanto lui per ciò che era successo e non era giusto che fosse solo lui a pagarne le conseguenze.
Erano pur sempre una squadra.

*Toc Toc*

<<Come procede?>> Bangchan dal capello bruno, sempre ben sistemato, fece il suo ingresso nell’ufficio.

<<Oh, Christopher, entra pure>>

Yoongi strofinò gli occhi dalla stanchezza e la scarsa illuminazione dell’aula non aiutava ad alleviarne il fastidio.

<<Stavo facendo un po’ di conti>> lo informò il corvino.

<<Sai che quello è compito mio e di Han>> sottolineò il più alto.

<<Lo so. Volevo solo controllare di persona se per caso.. se- >>

<<Se fossimo vicini alla somma da restituire a Kim?>>

Il corvino annuì sospirando.

<<Lo sai meglio di me che siamo ben lontani dal raggiungere quella cifra, ma manca ancora qualche giorno. Qualcosa ci inventeremo>>

Yoongi abbozzò un sorriso, ma entrambi sapevano che sarebbe stato impossibile raccogliere il denaro mancante per la fine del mese.

Il corvino piombò di nuovo in uno stato di malessere che ormai si stava protraendo da troppo a lungo e si sentiva davvero esausto, fisicamente e mentalmente.

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