CAPITOLO 41
Burn it!<<Cazzo, Choi, Jeonju, mi state lasciando nella merda!!!>>
Quella era solo una delle tante imprecazioni che riecheggiò nella camera da letto del moretto con gli occhiali, intento a inveire contro il resto degli Wooga Squad tramite microfono, mentre un Hoseok piuttosto sconvolto, si tappava le orecchie con le mani nell’udire il linguaggio colorito del ragazzo.
<<Yah Taehyungie, modera i termini!>> lo invitò caldamente il rosso posandogli una mano sulla coscia, ma quel gesto non fece altro che urtare ancora di più i suoi nervi.
<<Come faccio a calmarmi quando i miei compagni di squadra mi hanno lasciato da solo a morire contro un Carry del cazzo e il suo Support*!
[Yah, anche Paekboy ha bisogno del mio aiuto. Lo stanno praticamente massacrando!]
[V, hai ancora più di 200 punti salute nella tua barra verde. Sono più che sufficienti per arrivare fino alla Torre e salvarti il culo!]
Quelle voci, provenienti dall’altoparlante del computer di Taehyung, contribuivano ad aumentare il mal di testa del rosso che si sentiva abbastanza confuso e inetto a sentire tutti quei termini a lui sconosciuti. In più, tutto quel trambusto di suoni, lame, lotte, esplosioni e uccisioni, stavano diventando troppo per le sue povere orecchie.
L’unica cosa che era stato in grado di capire era che, all’interno del suo team, il nome di battaglia di Taehyung era “V”!
Eppure era uno abbastanza abituato alle situazioni caotiche e chiassose, ma forse, il vedere svanire la speranza di poter passare del tempo, da solo, insieme al suo nerd del cuore, lo aveva un pochino deluso, ma sapeva quanto fossero importanti quegli allenamenti per lui; sapeva quanto lui ci tenesse a vincere quel torneo e ora doveva recuperare ore e ore di gioco che nell’ultimo periodo aveva abbandonato per occuparsi del suo migliore amico.
Taehyung voleva vincere a tutti i costi l’International, ma non l'avrebbe mai anteposta alla sua amicizia con Jimin e ora che si era ormai rassegnato a lasciarlo nelle mani di Yoongi, aveva di nuovo il tempo per potersi dedicare ai suoi interessi e Hoseok, in parte si pentì di essersi preso quel pomeriggio libero per passare un po’ più di tempo insieme a lui, anche se, doveva ammettere che era esilarante e bello vederlo nel suo habitat naturale.
Hoseok si era messo l’anima in pace a doversi sorbire tutta quella baraonda di urla e strane creature che lottavano tra loro, godendosi così tutte le sfumature d’espressione del minore, da quella più concentrata a quella più furiosa e strategica.
<<Stai per morire, Taehyungie?>> domandò il maggiore, giusto per il gusto di infierire.
<<Axe non muore. Anche se il mio Support infame mi ha abbandonato a combattere da solo nella top*, ma non morirà. Cascasse il mondo!>>
Per Taehyung, quel gioco sembrava davvero questione di vita o di morte. Tutte le sue energie erano completamente incanalate su quel campo di battaglia e al rosso scappò un sorriso nel vedere, quanto una cosa così apparentemente banale ai suoi occhi, potesse essere così importante invece per il ragazzo al suo fianco.
<<Se uso il blink* posso raggiungere facilmente la Torre e mettermi al sicuro dagli attacchi dei nemici!>>
Il rosso ormai, stava seguendo con passione i massacri che si stavano compiendo su quello schermo, puntando, ovviamente, la sua attenzione sul personaggio controllato dal moro.
Non seppe spiegarsi cosa successe in quel momento, ma, l’attimo prima, il suo personaggio veniva inseguito da due mostriciattoli agguerriti e l'attimo dopo, un bagliore era apparso illuminando tutto lo schermo e in pochi istanti, Axe era stato catapultato in un altro punto della mappa, molto più lontano dai nemici, ma meno distante dalla fatidica Torre.
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SURVIVORS
FanfictionUn gangster a capo di una banda di criminali a servizio di uno dei più potenti mafiosi della Corea del Sud e un giovane studente universitario al primo anno, aspirante ballerino incroceranno i loro destini. ll diavolo e l'acqua santa; Lo In e lo Yan...