CAPITOLO 45 • Hate you

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  CAPITOLO 45
Hate you

La notizia della morte di Kim Seung aveva sconvolto tutti. 
In auto era calato il gelo. Si udivano solo lievi mugolii di Jimin.
Nessuno ebbe il coraggio di fare domande. 
Erano bastate poche, agghiaccianti parole per far piombare i 4 giovani nel silenzio.

Hoseok si limitò a guidare, come richiesto, fino all'appartamento del corvino, il più in fretta possibile, e quando provò a chiedergli di poter restare con lui, ricevette un secco rifiuto in risposta.

Yoongi invitò tutti ad andare via in fretta e a lasciarlo solo e il rosso, seppur controvoglia, era già pronto, insieme a Taehyung, ad eseguire quello, che a tutti gli effetti, sembrava un ordine, e probabilmente sarebbero stati già sulla strada del ritorno se Jimin non avesse cominciato a dare di matto sulla soglia d’ingresso, per nulla intenzionato ad andare via da lì. 

Non ci fu verso per il corvino opporsi e costringere gli altri a trascinarlo via con loro. Non aveva tempo da perdere e lasciò quindi, che il grigio restasse con lui.

Aprì la porta di casa, ma ancora prima di richiuderla, sentì una forte presa al polso, tale quasi da non sentire più il sangue circolare nelle vene. 
Si voltò trovando due occhi sgranati e preoccupati. 

<<Yoon..>>

<<È tutto okay, Hobi. Ho tutto sotto controllo>>  

No, non era tutto okay. 
Hoseok sapeva quando Yoongi gli mentiva. Era sempre stato un pessimo bugiardo, fin da bambino, e anche in questa circostanza, vedeva chiaramente i suoi occhi vacillare perchè niente sarebbe andato bene.

Sapeva quali fossero le intenzioni del corvino; sapeva che non avesse altra scelta, per questo fu ancora più difficile lasciarlo andare, soprattutto dopo che Yoongi rivolse a lui quel sorriso idiota che avrebbe reso debole chiunque. 
Le loro mani si strinsero tra loro per pochi brevi attimi con l’intento di rassicurarsi a vicenda. 

Un cenno con la testa, un ultimo sorriso e poi Yoongi sparì dietro la porta di casa sua con Jimin a presso a lui che finalmente sembrava essersi calmato.

<<Seokie, dovremmo andare>> parlò Taehyung dai sedili posteriori mentre osservava il maggiore fissare la porta chiusa davanti a sé.

Il rosso bloccò subito la lacrima che minacciava di uscire e annuì al moro. 
Tornò al posto di guida e mise in moto diretti verso l'appartamento di quest’ultimo, senza ulteriori commenti.

Una volta arrivati all’abitazione del più giovane, Hoseok andò dritto verso il divano e si lasciò cadere a peso morto, mentre con le mani si portò indietro la sua chioma rossa, che non tagliava più da un paio di mesi, emettendo un sospiro dopo l’altro.

<<Che succederà adesso?>> ruppe il silenzio il moro.

<<Non lo so. È tutto un dannato casino!>> si strofinò gli occhi con le dita.

S’era fatta un’ora piuttosto tarda e la stanchezza iniziava ad avere la meglio su di lui.

<<Tu sai cosa ha in mente Yoongi, non è così?>> continuò a domandare l’altro.

Hoseok guardò Taehyung con lo sguardo accigliato. 

Era tutto così sbagliato. 

Niente stava andando come previsto e non aveva davvero idea che pesci pigliare in quel momento. Aveva solo una gran voglia di urlare, correre dal suo migliore amico per restargli accanto, come aveva fatto 10 anni prima e come aveva fatto negli anni successivi, ma stavolta non poteva, non lo avrebbe fatto perchè..

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