La mia nuova casa.

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Eccola l'ultima volta che dovrò attraversare questo portone che per tanti anni ho chiamato casa, mi mancherà, mi mancheranno gli abbracci delle piccoline, i litigi con le medie e le uscite con le più grandi.
Ricordo la prima volta che varcai questa porta ero nella mia fase di negazione, negazione verso il mondo che mi portò via la mia famiglia, ero piena di odio e rabbia che non è stato facile gestirmi perché ne combinavo una ogni secondo. Ma poi ripenso a cosa sono diventata adesso e ringrazio le mie tutrici che nonostante i mille casini e le mille tragedie non si sono mai arrese con me.
Mi hanno insegnato che nella vita si cade, si cade sempre anche per molto tempo ma una volta caduto non puoi andare più in basso quindi non ci resta che risalire, io sono risalita.
Io e Holly ci conosciamo da sempre lei è entrata prima di me in casa famiglia perché i suoi genitori non riuscivano a badare a lei troppo impegnati a drogarsi o a bere come spugne. Saperla qui mentre io avrò una nuova vita mi distrugge il cuore, voglio che anche la sua vita abbia una svolta, una di quelle che ti fanno desiderare di migliorare per ottenere quella svolta perché per quelle come noi non c'è speranza.
Ci diamo forza a vicenda in questo mondo che reputiamo di merda.

Tiro sul col naso e entro, il profumo di casa invade le mie narici mentre guardo per l'ultima volta la zona comune dove noi tutte ci ritrovavamo per vedere film, giocare, compleanni ecc. Ad accogliermi sono sempre le piccoline che saltellando mi vengono a salutare, dopo i saluti tra mille pianti vado diritta nella mia stanza, apro la porta e mi trovo Holly, Scott e tutti gli altri miei amici, quando i loro sguardi incontrano i miei mi viene da piangere ma cerco di trattenermi e gli vado vicino e saluto uno ad uno mentre ricambiano il mio saluto sento anche in sottofondo i loro buona fortuna, una volta terminato i saluti vedo una piccola scatoletta blu con un nome di una gioielleria sul mio vecchio letto e quando alzo lo sguardo con gli occhi lucidi e le mani tremanti trovo il coraggio di avvicinarmi e prendo la scatola. Dentro si trova un ciondolo a forma di puzzle, ormai non riesco più a trattenere le lacrime li guardo sorridendo ma è un mix tra dolore e felicità. Loro sono la mia famiglia non li abbandonerò nemmeno nella mia nuova vita.
-"Grazie ragazzi, vi adoro"- dico tra un singhiozzo e un altro, è partito un mega abbraccio di gruppo che serviva a tutti noi, quando ci stacchiamo vedo che ognuno di loro caccia una collanina uguale alla mia, non posso crederci sono davvero bellissime insieme formiamo un puzzle, il puzzle della nostra famiglia.
-"Saremo sempre insieme perché come tu hai un pezzo del nostro cuore, noi ne abbiamo un pezzo del tuo"- a parlare è Scott venendomi incontro mi prende tra le sue braccia possenti e mi stringe in un forte abbraccio.

Certo, non ho avuto una famiglia un padre una madre ma in questi anni  loro sono stati la cosa più vicina per esserlo, sono il mio pilastro nella vita. E questa adozione non ci dividerà, sarà forse e spero solo una famiglia più allargata oppure non sarà affatto una famiglia e me ne andrò prima del previsto.
Non pensate che ho preso l'adozione alla leggera, ho mille dubbi ma voglio pensarla in modo positivo cosi da potermi godere quest'esperienza qualsiasi cosa mi potrà capitare non sarà mai peggiore di quello che ho dovuto subire.

Nell'esatto momento che penso a godermi gli ultimi momenti con i miei amici però la direttrice ha la brillante idea di venire nella mia stanza. Mi annuncia che è ora di andare a conoscere la mia nuova famiglia, saluto per l'ultima volta tutti ma in particolare Holly e Scott che piangono a dirotto, prendo la mia roba e esco chiudendo la porta alle mie spalle, chiudo il mio passato e apro una porta che porta al mio futuro. Scendendo mi ritornano in mente tanti ricordi tra queste mura, ricordi che non portò mai cancellare, soprattutto uno in particolare.

'Mi trovo in questa casa da 5 mesi non ho ancora detto nemmeno una parola, la mia tutrice ci prova ogni giorno a farmi dire anche solo una parola ma io non ci riesco, non posso parlare direi cose che non voglio che si sappiano. Seduta sulle scale dell'edificio vedo la mia tutrice sedersi con un muffin.
-"tieni Charlotte spero che ti piaccia"- dice porgendomi il dolce e senza accorgermene mi scende una lacrima so che è difficile gestirmi ma questa donna non si arrende mai, ha gli stessi atteggiamenti di mia madre.
Prova ad asciugarmi la lacrima ma istintivamente mi allontano, mi succede ogni volta che qualcuno prova ad avvicinarsi ho paura che mi facciano di nuovo del male. Vedo nel suo sguardo tanta tristezza.
-"oh piccola non voglio farti del male, voglio solo prendere un po' del tuo dolore e aiutarti a superare questo momento buio"- dice in tono dolce e in quel momento vedendo il suo viso che scoppio a piangere, un pianto liberatorio dove caccio via tutto il mio essere.
La guardo e senza dire nulla per la prima volta l'abbraccio crollandogli addosso le mie infinite lacrime, senza aggiungere altro mi accoglie nelle sue braccia mentre inizia ad accarezzarmi.
Non so dopo quanto tempo trovo la forza di parlare per la prima volta. Al suono della mia voce la sento saltare.
-"Ho paura del mondo perché è cattivo proprio come il mio papà che diceva di volermi bene ma mi faceva sempre male, mi faceva fare cose che io non volevo fare. Odio mio padre doveva morire lui e non mia madre e mio fratello"- continuo a singhiozzare.
-"Piccola mia andrà tutto bene"- continua con le sue infinite carezze ma la sua voce è rotta dal pianto lo sento.'

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora