Capitolo 29

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"Ragazze siamo quaa" urlò Ty alzandosi in piedi per farsi vedere nella sala dove dovevamo cenare con me c'erano Vicky e Megan, avevamo fatto amicizia e mi sono ricordata che in Italia la mia famiglia aveva degli amici stretti ma niente di più.

"Dai andiamo, vieni Megan ti presento il gruppo dei pazzi" dissi avvicinandomi al tavolo.

"Ragazzi lei è Megan una mia vecchia amica, Megan loro sono Morgan e Ty che già conosci, Aaron e mio fratello Nash" dissi io indicando i ragazzi.

"Piacere di conoscerti" dissero i ragazzi e cosi ci sedemmo e iniziammo a mangiare

"Allora come vi conoscete tu e la mia sister" chiese Ty

"La tua sister?" disse lei non capendo

"La mia famiglia biologica erano amici stretti dei loro genitori" dissi rispondendo io alla domanda di Ty

"Ah, sei nella nostra classe vero?" disse Ty pensieroso e Megan annuì

"Sei la nuova" disse Morgan ricordandosi all'ultimo e Megan continuò ad annuire arrossendo

"Si ora ricordo" disse Ty con un sorriso e vidi che Vicky lo fulminava con lo sguardo, la ragazza è proprio cotta.

Guardai Aaron, era bellissimo e mi faceva male quella distanza, vorrei essere almeno sua amica.

'Si amica di letto' arrivò la mia vocina

-Ma che cazzo dici?!-

'Dico la verità, lo spogli con gli occhi e vorresti le sue mani sul tuo corpo, porcellina' continuò i film mentali la mia vocina, sembrava che era una persona a parte dentro il mio corpo

-Ma ti fumi qualcosa?-

'No è la verità'

-Fottiti-

Iniziai a mangiare e non degnando nemmeno uno sguardo a Aaron dovevo dimenticarmene, io ora stavo con Ash, chattavamo ogni secondo e lui mi dava mille attenzioni, era un ragazzo perfetto.

"Ragazzi domani alle 10 andiamo a vedere Parigi e poi avete il pomeriggio libero" disse il professore avvicinandosi al tavolo.

"Va bene" rispondemmo in coro

Mentre stavamo mangiando e scherzando mi arrivò un messaggio. Era Ash:

"Quanto mi manchi non vedo l'ora che torni. Divertiti piccola mia."

A quel messaggio sorrisi, era dolce e credo proprio che con lui posso finalmente dimenticare Aaron, potevamo essere solo amici e avevo un bisogno di chiarire.

Mi alzai e uscì fuori dall'hotel per poter fumare una sigaretta ne avevo bisogno, quando sentì dei passi dietro di me non mi curai di vedere chi era ero persa nei miei pensieri.

"Hai l'accendino?" la sua voce, era inconfondibile, l'avrei riconosciuta anche se fossi cieca, sorda o muta. Aaron.

"Si tieni" dissi porgendogli l'accendino senza nemmeno voltarmi.

"Grazie, a che pensi?" disse lui e solo allora mi girai a guardarlo, quei occhi color ghiaccio. Era il colore perfetto pure per il suo cuore che era di ghiaccio.

"A nulla" dissi voltandomi di nuovo ma lui mi prese per il mento e mi fece voltare per guardarlo di nuovo

"A cosa pensi?" ridisse la domanda

"Aaron non sono affari tuoi" sputai acida

"Dimmelo" alzò il tono di voce e divenne assolutamente serio

"Che vuoi sapere? Che mi fa male questa situazione di merda?" dissi facendo la vaga con la mano

"Che non mi rivolgi nemmeno la parola? Si ok, mi sono pentita per quello che ho ti ho scritto e ho frainteso tutta la situazione e me ne pento, voglio solo esserti amica perché fa male questa situazione lo capisci?" dissi urlando e agitandomi.

Lui mi prese le mani e le bloccò nelle sue.

"Già siamo amici" disse calmo e io feci una risata isterica

"Già amici? Se nemmeno mi degni di uno sguardo come fai a dire di essermi amico?" sputai velenosa

"Si lo so e mi dispiace ma possiamo sempre recuperare" disse sorridendo e io annuii calmandomi.

"Allora amici?" chiese e io annuii poi ci abbracciammo.

Tornammo dentro e la serata trascorse perfettamente e io e Aaron scherzavamo e ci divertivamo insieme come due veri e propri amici.

******la mattina seguente*****

"Ragazze siete pronte?" urlò per la terza volta Nash da dietro la porta

"Si" dicemmo in coro e dopo aver preso le cose uscimmo dalla camera

"Finalmente, avete fatto morire anche le mummie" disse Morgan

"Ah ah ah divertente" disse Megan

"Andiamo ho fame" disse Aaron dandomi uno spintone

"Hei" dissi guardandolo male

"Sei tu che ti metti avanti" disse ridendo e incamminandosi a fare colazione e noi lo seguimmo.

Stavamo visitando Parigi con il professore e già non ne potevo più. Erano da più di due ore che giravamo e avevo fame e sete.

"Bene ragazzi per oggi abbiamo finito, ricordatevi il copri fuoco. A 00 tutti in albergo" disse serio e tutti annuirono.

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Spazio autrice
Eccomi con un nuovo capitolo, è un po' piccolo ma mi farò perdonare. Lasciate un mi piace e un commento.

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora