Capitolo 30

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Erano le 5 e noi stavamo continuando a vedere Parigi e a divertirci come non mai, ero davvero felice di avere degli amici così, mi facevano stare bene, il mio telefono iniziò a suonare cosi lo presi e senza vedere chi era accettai la chiamata

"Pronto?" dissi

"Piccola" disse Ash, con quella voce che mi faceva sorridere solo al pensiero

"Ash come stai?" dissi sorridente

"Bene tu?" disse lui tranquillo

"Bene è bellissima Parigi peccato che non ci sei" dissi tristemente, ci eravamo messi da poco insieme e già eravamo separati.

"Lo so, mi manchi un casino" disse lui sospirando

"Anche tu" dissi io ormai sentendo davvero la sua mancanza

"Quando vieni sarai tutta mia" disse ridendo e un sorriso mi comparse sul mio volto

"Va bene" dissi ormai sorridendo come una scema

"Ora devo andare, ciao piccola" disse per poi riattaccare senza nemmeno aspettare una mia risposta.

"Ragazzi paparino ha attaccato che il divertimento inizi" urlò Aaron per farsi sentire da tutti e io lo fulminai con lo sguardo e tutti scoppiarono a ridere.

Entrammo in uno starbucks molto carino, era molto rustico e molto accogliente, era intonato sul giallo e il verde.

Ci sedemmo in un tavolo e io capitai vicino a Nash e Aaron, Vicky, Morgan e Megan vicini di fronte a noi e Ty a capotavola.

Quando ordinammo iniziammo a scherzare e a divertirci, anche se facevamo molto rumore non ci importava, pensavamo solo a divertirci.

"Angel sei davvero tu?" una voce alle mie spalle mi fece bloccare e intorno al tavolo calò il silenzio, riconoscevo quella voce, Leonardo, uno della mia ex gang, così mi girai e incontrai quei occhi neri che mi avevano sempre rassicurato e mi avevano protetta.

"Leo" dissi saltandogli addosso e abbracciandolo

"Oddio Angel non cambierai mai" disse ridendo, quanto mi era mancata la sua risata, la sua voce, le sue braccia che mi hanno sempre fatto sentire a casa come il resto dei ragazzi della gang.

"Lo sai non cambio mai" dissi ridendo anche io

"Ah la mia Angel nemmeno mi rivolge uno sguardo" disse una seconda voce e io sapevo a chi proveniva, Joshua, lui era quello che mi faceva i dispetti ma ci volevamo un bene dell'anima, infondo con lui avevo pochi mesi di differenza.

"Josh, bastardo mi sei mancato" dissi staccandomi da Leo e fiondandomi nelle braccia di Josh che subito mi afferrò e mi vece girare su se stesso.

"Anche tu Angel" disse lui sorridendo, quel nome mi portava dei ricordi sia belli che brutti e averli davanti a me li rendono vivi come non mai.

Mi erano mancati, infondo loro sono stati la mia famiglia, mi hanno aiutata e salvata da tutto, a loro devo tutto e nonostante tutto io li voglio un bene immenso.

Mi avvicinai al tavolo con loro e tutti mi fissavano non capendo, a primo impatto Josh e Leo potevano sembrare minacciosi e paurosi con quell'aria da duro che hanno e il corpo ricoperti di tatuaggi ma infondo sono dolcissimi e sono la mia vita.

"Ragazzi loro sono i miei uomini Josh e Leo, Leo Josh loro sono i miei amici Ty, Morgan, Megan, Vicky, Aaron e mio fratello Nash" dissi presentando e tutti ricambiarono tranne Aaron che sembrava infastidito della loro presenza ma a me non importava avevo loro che mi erano mancati e volevo recuperare il tempo perduto, così si sedettero vicino a me al tavolo con i miei amici e iniziammo a parlare.

Inciso nel mio cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora